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RECENSIONE: Mercurio (Amèlie Nothomb)

Mercurio - Amelie Nothomb - Voland edizioni
RECENSIONE: Mercurio (Amèlie Nothomb)

Mercurio

Valutazione:
three-half-stars
Autore:
Traduttore:
Pubblicato da:
Data uscita:
27/08/2008

Pagine:
128
Genere:
ISBN:
8886586965
ASIN:
B06W56HJNL
Acquista:

La trama

Un'isola. Il capitano e la sua pupilla abitano in un castello da dove sono stati eliminati tutti gli specchi, perché la giovane Hazel non veda il suo viso. È prigioniera? L'infermiera Françoise, chiamata a curare la fanciulla, scopre gli elementi di un mistero. Doppio finale a sorpresa...


– Favola oscura-

Mercurio - Amelie Nothomb - Voland edizioniMercurio di Amèlie Nothomb (Voland edizioni) è stata una lettura piacevole e lo dico triando un sospiro di sollievo: dopo Ritorno a Pompei (LEGGI Qui la mia recensione), primo titolo di Nothomb ad avermi deluso, mi sono avvicinata a Mercurio con un po’ di timore e invece ho ritrovato quello che amo di lei: la penna tagliente, l’ironia e i colpi di scena.

La trama anche questa volta è all’apparenza molto semplice: un’infermiera viene chiamata per curare un vecchio che passa la vita rinchiuso in una sorta di castello. Ma il paziente da curare non è lui, bensì la sua giovane compagna.

Hazel sta per compiere 23 anni e Omer Lancours è il suo carnefice e il suo salvatore allo stesso tempo. Françoise capisce subito che in questo rapporto c’è qualcosa che non va: la ragazza è apatica, non esce mai, ha paura del suo aguzzino (anche se al tempo stesso lo ama) e soprattutto soffre di solitudine.

Mi trovo nella stessa situazione di Edmond Dantès al castello d’If. Dopo anni che non vedo un volto umano, scavo una galleria fino alla cella vicina. Lei è l’abate Faria. Piango dalla gioia di non essere più sola. Passiamo giorni a raccontarci le nostre storie, a dirci banalità che ci lasciano esaltati, perché quei discorsi semplicemente umani ci sono mancati al punto di farci ammalare.

Mercurio - Amelie Nothomb - Voland edizioniFrançoise sospetta da subito che le conversazioni vengano ascoltate dal vecchio Omer e quindi comincia a fare domande ma con circospezione.

Passano i giorni, la febbre (per finta) non si abbassa mai e Françoise mette insieme sempre più pezzi della vita di Hazel. Lui l’ha salvata dopo un bombardamento che ha ucciso i genitori e trasfigurato il suo volto. Da allora Hazel si rifiuta di uscire e non può specchiarsi su nessuna superficie.

Nothomb è abilissima a giocare con le parole e a ribaltare ogni situazione: tecnicamente Hazel non è davvero prigioniera, è lei a scegliere di non andarsene. La meravigliosa residenza in Normandia colma di libri, cibo a volontà e amore è di un’inquietante bellezza. Passano i giorni e il rapporto tra le due protagoniste diventerà sempre più forte.

Quando si ama davvero qualcuno, non ci si può impedire di fargli del male, anche e soprattutto se si vuole la sua felicità.
Mercurio è un gioco di specchi, e quelli si sa che non mentono mai… un gioco in cui è difficile distinguere colpevoli e innocenti, vittime e carnefici. L’infermiera, tenace e astuta proverà a salvare Hazel, ma si salva solo chi davvero vuole farlo… Nothomb ci trascina verso un finale che ci sorprenderà doppiamente.
Amore, ossessione e abusi riapriranno una ferita del passato per il capitano: Adele. E ancora una volta amore e dolore non possono separarsi… in nessun finale possibile.

Mercurio è

Favola oscura. Come spesso accade con Amèlie ho scelto di non dilungarmi sui particolari della storia. Non voglio rovinarvi la sorpresa e soprattutto voglio che vi godiate questo continuo rimescolare le carte in tavola.
Una favola dal ritmo incalzante, i dialoghi sono serrati e la storia prende sul finale una piega che a che fare con il misticismo… ma ve l’ho detto, non voglio dirvi nulla di più.
Consigliato per chi è in cerca di una lettura originale, brillante e breve. Amélie non scrive mai una parola in più o una in meno, anche questa volta l’architettura è perfetta.
Non ho dato quattro stelle perché ho trovato più potenti altri romanzi come Attentato (LEGGI QUI la recensione) o Le Catilinarie (LEGGI QUI la recensione) .
three-half-stars

Alcune note su Amélie Nothomb

Amélie Nothomb

Nata nel 1967 a Kobe, Giappone, trascorre l’infanzia e la giovinezza in vari paesi dell’Asia e dell’America, seguendo il padre diplomatico nei suoi cambiamenti di sede. A 21 anni torna in Giappone e lavora per un anno in una grande impresa giapponese, con esiti disastrosi e ironicamente raccontati in Stupore e tremori. Rientrata in Francia, propone un suo manoscritto a una solida e storica casa editrice, Albin Michel. Igiene dell’assassino esce il 1° settembre del ’92 e conquista subito molti lettori. Da allora pubblica un libro l’anno, scalando a ogni nuova uscita le classifiche di vendita. Ha ottenuto numerosissimi premi letterari tra cui il Grand Prix du roman de l’Académie Française e il Prix Internet du Livre per Stupore e tremori, il Prix de Flore per Né di Eva né di Adamo ‒ da cui nel 2015 è stato tratto il film Il fascino indiscreto dell’amore di Stefan Liberski ‒ e due volte il Prix du Jury Jean Giono per Le Catilinarie e Causa di forza maggiore. Oggi vive tra Parigi e Bruxelles.

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