Item: Con gli occhi chiusi
Author: Alessandra - La lettrice controcorrente

Con gli occhi chiusi

Autore:

Edurne Portela, Giulia Di Filippo

Pubblicato da:

Voland

Data uscita:

30/06/2023

Pagine:

161

Genere:

Narrativa contemporanea, Narrativa straniera

ISBN:

886243524X

ASIN:

B0CBW415PL

Acquista:

Libro | Ebook

La trama

Pueblo Chico è un villaggio perso nell’entroterra spagnolo e abitato solo da uno sparuto gruppo di anziani. Sembra un paese sonnolento e pacifico, ma le voragini di cui sono costellate le sue montagne e la nebbia densa, impenetrabile che spesso lo invade occultano antichi segreti, vendette che risalgono all’epoca della guerra civile. Quando Ariadna ed Eloy, una coppia in crisi alla ricerca di un nuovo inizio, vi si trasferiscono, certi incubi riemergono a tormentare i sogni di Pedro, il più strano degli anziani di Pueblo Chico. Pedro e Ariadna si studiano da lontano, non si conoscono ma sanno di avere un conto in sospeso da saldare, una vecchia storia che riguarda tutto il villaggio e forse la Spagna intera, che per troppo tempo ha chiuso gli occhi di fronte ai crimini della dittatura.

– Intenso –

Con gli occhi chiusi di Edurne Portela (Voland edizioni) è stata una lettura intensa e non facile. Libro arrivato durante settimane difficili per la lettura, mi ha catturato fin dall’incipit. Non fatevi ingannare dallo spessore del libricino perché in realtà Con gli occhi chiusi è una storia corale, densa e soprattutto con diversi di livelli di lettura. I fili che all’inizio faticavo ad allacciare hanno cominciato a muoversi, e a incastrarsi magicamente, dopo una manciata di pagine. Complice l’ambientazione familiare: un paese dell’entroterra spagnolo. E l’entroterra, è entroterra dappertutto.

“Appartengo a questo posto”.
“Non ricominciare con questa storia. Saremmo potuti finire in un altro paese identico a questo convinti che fosse quello di tuo padre e ti sentiresti esattamente allo stesso modo”.

Con gli occhi chiusi - Edurne Portela - Voland edizioni

Questo è quello che Ariadna dice al compagno Eloy. Lei ha trovato il suo posto, lui decisamente no. Sono una coppia in crisi che ha deciso di provare a salvare il rapporto cambiando radicalmente la routine: lontani dalla città e dalla frenesia avranno tempo e modo per impostare nuove abitudini e forse per trovare il coraggio di guardarsi dentro. Entrambi lavorano da casa e forse dietro a questo si impegno si nascondono per non parlarsi.

Con gli occhi chiusi si apre però con un personaggio difficile da dimenticare: Pedro. Rimasto orfano da bambino, e custode dei segreti del paese, Pedro è il personaggio chiave attorno a cui ruotano tutti gli altri. Pedro anziano che fissa Ariadna appena arrivata, Pedro bambino chiuso nel suo mutismo dopo il trauma della perdita… ma non voglio correre troppo.

Pueblo Chico è il teatro, che sembra fatto di macerie, di questi personaggi anziani, stanchi e silenziosi. Una ventina di case difficili da raggiungere. A far compagnia al gruppo solo i ricordi e le conseguenze della Guerra Civile. Un passato rimosso e come tutti i palloni tenuti a forza sotto l’acqua pronto a riemergere.

Tutti guardano la coppia appena arrivata e Ariadna, che sta cercando di ricostruire il passato del padre, sente subito un legame con quella terra e con queste persone che si passano il testimone.

Pezzi di storie che ricostruiscono un puzzle doloroso e inquietante. Portela mescola voci e tempi: in un battito di ciglia il vecchio che parla con lo stesso libro da una vita, o con il secchio abbandonato dalla madre, si trasforma in un bambino accolto da Teresa, incapace di pronunciare una parola ma con determinate scene, e dolori, ben stampati in mente. E ancora Federico, il figlio preferito… Teresa la pazza (ma solo alla fine) e Adela, l’innamorata di Pedro.

Un paese isolato, chi se ne è andato non è mai più tornato. Forse a causa dei crateri che risucchiano chi varca i confini o forse perché la vita lontano da Pueblo Chico è davvero un paradiso. E intanto Pedro rimane bloccato lì mentre i volti e i segreti invecchiano.

I fantasmi che ancora abitano Pueblo Chico tenderanno una mano ad Ariadna e finalmente la nebbia si alzerà, per lei e per tutte le persone che non hanno paura della verità.

Non teme neanche i fantasmi né le persone scomparse. Non perché non ci creda, ma perché sa che si mostrano ai vivi solo per la resa dei conti e lei non ha conti in sospeso con nessuno. O almeno crede. Suo padre li aveva, invece, ed è proprio per questo che lei è qui, percorre gli stessi sentieri, abita gli stessi spazi, provando a scoprirvi, come se i suoi occhi potessero vedere attraverso il tempo, le storie di cui questi luoghi sono stati testimoni.

Con gli occhi chiusi è…

Intenso, denso, malinconico e cupo. Non c’è niente di scontato in questo romanzo a cui però non perdono la brevità. Sono arrivata nella vita di Pedro e qualche ora dopo ne ero già uscita. Avrei voluto stare ancora in compagnia (una compagnia scomoda certo) di questi personaggi. La parola fine, per me. è arrivata troppo presto e per questo non ho dato quattro stelle.

Consigliato per chi è in cerca di una storia dalle atmosfere pesanti, a tratti incredibili (la realtà supera spesso la fantasia) e per chi non si accontenta delle storie narrate in maniera tradizionale.

Primo libro di Portela che leggo e devo ammettere di essere rimasta molto colpita. Mi è piaciuto lo stile e la storia, mai scontata mai banale. E non è poco al giorno d’oggi.

Alcune note su Edurne Portela

Edurne Portela scrittrice basca, dopo aver lungamente vissuto negli Stati Uniti, dal 2019 risiede in un paesino della Sierra de Gredos, dove si dedica a tempo pieno alla scrittura. In Italia sono apparsi per Lindau Meglio l’assenza (2019) e Forme di lontananza (2020). Nel 2022 Con gli occhi chiusi le è valso il Premios Euskadi de literatura en castellano.

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