– Magnifico – Il pastore d’Islanda di Gunnar Gunnarsson (Iperborea) è un racconto che so già diventerà una tradizione. Mi immagino ogni dicembre pronta a leggere la storia di Benedikt e dei suoi compari. Il pastore d’Isalnda è un racconto delizioso, arricchito dalla postfazione di Stefànsson che aiuta a collocare l’autore nella storia della letteratura…
– Favola – La porta delle stelle di Ingvild Rishøi (Iperborea) è una favola malinconica. Perfetta per l’atmosfera natalizia (chi mi segue sui social sa che questa è stata la terza lettura a tema), è una fiaba che si legge in un pomeriggio. Ronja vive nella periferia di Oslo e capiamo subito che la sua…
– Speranza – Il libro di Natale di Selma Lagerlöf (Iperborea) è il libro perfetto per gli amanti del Natale. Una raccolta di racconti che non fa distinzioni tra grandi e piccini. Un libro da leggere con le lucine dell’albero accese e il rumore del fuoco in sottofondo. Almeno, io è così che l’ho affrontato.…
– Solitudine – Con Saghe familiari controcorrente abbiamo terminato Abbandono di Elisabeth Åsbrink (Iperborea). Se la prima parte ci ha conquistato (non eravamo proprio tutte d’accordo), a lasciarci perplessa è stata l’ultima. Ma procediamo con ordine. Ci sono tre generazioni di una famiglia che vengono presentate, il filo conduttore è l’autrice che indaga sulle proprie…
– Imprevedibile – La prima volta che il dolore mi salvò la vita di Jón Kalman Stefánsson (Iperborea) è una raccolta di poesie originale e spiazzante. Conoscevo Jón Kalman Stefánsson solo come romanziere e mi ha stupito leggere le sue poesie che sono precedute da una dettagliata introduzione dell’autore stesso. In La prima volta che…
– Memoria – Io non mi chiamo Miriam di Majgull Axelsson (Iperborea) è un romanzo che difficilmente scorderò. Incalzante, duro e delicato allo stesso tempo. L’argomento non è certo tra i più felici ma voi ormai sapete che sono un’appassionata di storie ambientate durante la Seconda Guerra Mondiale. Quando io non mi chiamo Miriam si…
Autunno tedesco di Stig Dagerman è stato uno dei miei primi Iperborea. Mi sono bastate pochissime righe, in particolare quelle dell’incipit per capire che non avrei più lasciato questo autore. Ho infatti in programma di recuperare gli altri libri! Nell’autunno del 1946 gli alberi della Germania sono rimasti spogli per la terza volta dopo il…
– Atto di coraggio – La lettera di Gertrud di Björn Larsson (Iperborea) è un libro sull’identità, sulla cultura, sui rapporti umani. Sono rimasta colpita dalla particolarità della trama e dalla sua appendice. La storia è quella di Martin Brenner, un genetista di successo, marito di Cristina e padre di Sara. La lettera di Gertrud…
-Lotta – L’ora di Agathe di Anne Cathrine Bomann (Iperborea) è un libro che mi ha colpito subito per la copertina. Non sapevo se mi sarebbe piaciuto: immaginavo atmosfere cupe e aria pesante e in effetti stato così. Ma la copertina mi ha suggerito ben altro: l’arrivo della luce. Forse non vivace come speriamo, come meritiamo,…
– Tormento – Tu l’hai detto di Connie Palmen (Iperborea) è un libro che racconta la storia d’amore, seppur romanzata, tra Sylvia Plath e Ted Hughes, la coppia maledetta della letteratura moderna Ricordavo molto bene la storia della Plath, conoscevo, almeno superficialmente, le sue ossessioni e i suoi tormenti. Le inquietudini, la sofferenza e il tragico…