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RECENSIONE: Stoner (John Edward Williams)

stoner
RECENSIONE: Stoner (John Edward Williams)

Stoner

Valutazione:
five-stars
Autore:
Traduttore:
Pubblicato da:
Data uscita:
28/05/2012

Pagine:
336
Genere:
ISBN:
9788864116433
Acquista:

La trama

Stoner è il racconto della vita di un uomo tra gli anni Dieci e gli anni Cinquanta del Novecento: William Stoner, figlio di contadini, che si affranca quasi suo malgrado dal destino di massacrante lavoro nei campi che lo attende, coltiva la passione per gli studi letterari e diventa docente universitario. Si sposa, ha una figlia, affronta varie vicissitudini professionali e sentimentali, si ammala, muore. È un eroe della normalità che negli ingranaggi di una vita minima riesce ad attingere il senso del lavoro, dell’amore, della passione che dà forma a un’esistenza.

– Perfetto –

Stoner è il romanzo perfetto. Almeno per me. John Williams descrive la vita di un uomo mediocre,  che non si allontana mai da casa e a cui sembra non succedere nulla. Un’esistenza ordinaria: infelicemente sposato, non riesce a instaurare un rapporto con la figlia. Ha pochi, anzi, un solo amico ed è praticamente un estraneo per i suoi genitori che non l’hanno mai compreso.

[amazon_link asins=’8864112367′ template=’ProductAdDESTRA’ store=’lalettricecon-21′ marketplace=’IT’ link_id=’2a6239d8-a806-11e7-a1ee-d14f8475d635′]Chi mai scriverebbe un romanzo su un uomo di mezza età senza ambizioni, sogni e avvenimenti degni di nota? Come è possibile rendere perfetto un romanzo con queste premesse? Williams ha creato un capolavoro con Stoner. Ma come dice Cameron nella prefazione, la verità è che si possono scrivere libri bruttissimi sugli argomenti più avvincenti e bellissimi su quelli che non promettono nulla di buono.

Un racconto ricco di dettagli, proprio come piace a me. Viene descritto il mondo universitario e la storia degli Stati Uniti nei primi anni del secolo. Madre, moglie, figlia e amante ruotano intorno a Stoner che, nonostante l’amore per loro, non riuscirà a costruire un rapporto soddisfacente con nessuna.

Si ritrovava a chiedersi se la sua vita fosse degna di essere vissuta. Se mai lo fosse stata. Sospettava che alla stessa domanda, prima o poi, dovessero rispondere tutti gli uomini. Ma si chiedeva se, anche agli altri, essa si presentasse con la stessa forza impersonale.

Il professore è un incompreso, ma è anche un uomo che subisce gli eventi senza nemmeno provare a cambiarli . “C’è un po di Stoner in ognuno di noi”, almeno a volte e in determinati periodi della vita.  Però, il protagonista qualche certezza ce l’ha.

L’amore per la letteratura, per il linguaggio, per il mistero della mente e del cuore che si rivelano in quella minuta, strana e imprevedibile combinazione di lettere e parole, di neri e gelidi caratteri stampati sulla carta, l’amore che aveva sempre nascosto come se fosse illecito e pericoloso, cominciò a esprimersi dapprima in modo incerto, poi con coraggio sempre maggiore. Infine con orgoglio.

Chi ama la letteratura, le storie intense fatte di dettagli che superficialmente possono anche sembrare insignificanti  e i romanzi di formazione, non potrà restare indifferente di fronte alle gesta di questo “eroe della normalità”.

Stoner è…

Perfetto. Vi chiederete come si fa a consigliare un libro in cui non succede praticamente nulla. Secondo me però, in questo libro succede tutto. La trasformazione del protagonista, i suoi pensieri, le sue remore, le sue mancate prese di posizione rendono Stoner così reale che, durante la lettura gli ho rivolto la parola, gli ho consigliato cosa fare  e l’ho implorato affinchè prendesse una strada piuttosto che che un’altra. Sul finale non ho potuto fare altro se non commuovermi perchè sì, quel professore a tratti mi ha fatto indispettire,  ma non ero pronta a dirgli addio.

five-stars

Alcune note su John Edward Williams

John Edward Williams

Nato nel 1922 in una famiglia di modeste condizioni economiche del Texas, si iscrisse all’Università di Denver solo dopo la fine della seconda guerra mondiale, durante la quale fu di stanza in India e in Birmania dal 1942 al 1945. Rimase a Denver per tutta la vita, dove insegnò Letteratura inglese presso l’Università del Missouri e dove morì nel 1994. Poeta e narratore, John Williams è stato finalmente riscoperto negli ultimi anni, diventando un vero e proprio fenomeno di culto a livello internazionale. Tra i romanzi più celebri, oltre ad Augustus,  StonerButcher’s Crossing  e Nulla, solo la notte.

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9 COMMENTI

  • Vincenzo

    Dopo averlo letto i libri seguenti sembrano deludenti. Qualche consiglio di lettura per provare le emozioni di Stoner? Grazie

  • ROTONDO RENATO

    HO NOVANT’ANNI, HO LETTO NELLA MIA VITA QUALCHE MIGLIAIO DI LIBRI, UNA DECINA DI ESSI MI HANNO COMMOSSO; ” STONER ‘ DI J. WILLIAMS HO TERMINATO DI LEGGERLO CON LE LACRIME NEGLI OCCHI; STATO D’ANIMO CHE NELLA MIA VITA, DOPO UNA LETTURA, .NON MI ERA MAI ACCADUTO

  • nicola

    semplicemente eccezionale!

  • Sandro Esposito

    Un libro che racchiude la vita di un uomo normale, in 300 pagine dalla nascita alla morte. Una vita ordinaria, anzi, forse ancor meno che ordinaria, perche in questa vita di cose straordinarie non ne succedono mai. Una vita piatta, con rapporti affettivi nulli e freddi, un uomo che non si capisce se è appassionato di quello che fa(il professore), oppure l ha scelto perché si è trovato, spinto anche da un Professore anziano, che tra l altro a sua volta svolgeva il ruolo in maniera modesta, senza slanci. Un uomo che si prende una donna e capisce dal giorno dopo che quel matrimonio sarebbe stato un fallimento, una donna, Edith che è un oggetto, apatico e quando è attiva sembra essere posseduta dal male, che la spinge a mettere Stoner in un angolo, sia della loro casa (Stoner passa il tempo in una veranda) sia nella loro vita coniugale, sia allontanandolo da quella figlia, verso la quale i primi anni sopratutto nutriva un sincero affetto. Un uomo che perde di vista la figlia, che non abbraccia mai nessuno ed è stato estraneo anche per i suoi genitori, estranei per lui a loro Volta. L unico momento di follia e quando conosce l amore per una sua allieva, Katrin, una passione forte, ma descritta in modo misurato, e anche con lei non va affondo, fa un passo indietro,preferisce che la sua vita prosegua cosi, in modo mediocre, priva di emozioni. E si trova sul letto di morte a desiderare qualcosa che in realtà non sa neanche lui, perché non sa darsi risposte, perché per tutta la vita non se ne ha date….cosi doveva andare.Un libro che racchiude la vita di un uomo normale, in 300 pagine dalla nascita alla morte. Una vita ordinaria, anzi, forse ancor meno che ordinaria, perche in questa vita di cose straordinarie non ne succedono mai. Una vita piatta, con rapporti affettivi nulli e freddi, un uomo che non si capisce se è appassionato di quello che fa(il professore), oppure l ha scelto perché si è trovato, spinto anche da un Professore anziano, che tra l altro a sua volta svolgeva il ruolo in maniera modesta, senza slanci. Un uomo che si prende una donna e capisce dal giorno dopo che quel matrimonio sarebbe stato un fallimento, una donna, Edith che è un oggetto, apatico e quando è attiva sembra essere posseduta dal male, che la spinge a mettere Stoner in un angolo, sia della loro casa (Stoner passa il tempo in una veranda) sia nella loro vita coniugale, sia allontanandolo da quella figlia, verso la quale i primi anni sopratutto nutriva un sincero affetto. Un uomo che perde di vista la figlia, che non abbraccia mai nessuno ed è stato estraneo anche per i suoi genitori, estranei per lui a loro Volta. L unico momento di follia e quando conosce l amore per una sua allieva, Katrin, una passione forte, ma descritta in modo misurato, e anche con lei non va affondo, fa un passo indietro,preferisce che la sua vita prosegua cosi, in modo mediocre, priva di emozioni. E si trova sul letto di morte a desiderare qualcosa che in realtà non sa neanche lui, perché non sa darsi risposte, perché per tutta la vita non se ne ha date….cosi doveva andare.Un libro che racchiude la vita di un uomo normale, in 300 pagine dalla nascita alla morte. Una vita ordinaria, anzi, forse ancor meno che ordinaria, perche in questa vita di cose straordinarie non ne succedono mai. Una vita piatta, con rapporti affettivi nulli e freddi, un uomo che non si capisce se è appassionato di quello che fa(il professore), oppure l ha scelto perché si è trovato, spinto anche da un Professore anziano, che tra l altro a sua volta svolgeva il ruolo in maniera modesta, senza slanci. Un uomo che si prende una donna e capisce dal giorno dopo che quel matrimonio sarebbe stato un fallimento, una donna, Edith che è un oggetto, apatico e quando è attiva sembra essere posseduta dal male, che la spinge a mettere Stoner in un angolo, sia della loro casa (Stoner passa il tempo in una veranda) sia nella loro vita coniugale, sia allontanandolo da quella figlia, verso la quale i primi anni sopratutto nutriva un sincero affetto. Un uomo che perde di vista la figlia, che non abbraccia mai nessuno ed è stato estraneo anche per i suoi genitori, estranei per lui a loro Volta. L unico momento di follia e quando conosce l amore per una sua allieva, Katrin, una passione forte, ma descritta in modo misurato, e anche con lei non va affondo, fa un passo indietro,preferisce che la sua vita prosegua cosi, in modo mediocre, priva di emozioni. E si trova sul letto di morte a desiderare qualcosa che in realtà non sa neanche lui, perché non sa darsi risposte, perché per tutta la vita non se ne ha date….cosi doveva andare.Altro che supereroi, questo protagonista non ha nulla di attrattivo, cosi come gli altri personaggi. Sembrano quasi degli zombi, che attraversano la loro esistenza con gli occhi pallidi, cercando di smorzare i sentimenti sul nascere. Ma allo stesso tempo, quando finisce, ti rendi conto che potrebbe essere la vita di chiunque, descritta in modo semplice senza slanci, ma in modo efficacemente veritiero e forte. Un libro che sicuramente è inusuale, senza eroi, senza colpi di scena. Ma alla fine, siamo noi che sentiamo il bisogno di eroi, proprio per rendere la nostra vita meno piatta.

  • Antonio

    Che bello! La vita di ognuno di noi può essere un romanzo, perché in ognuno di noi c è il mistero e la profondità dello spirito della vita.

  • Emilia Chiodini

    Stoner è un capolavoro di tristezza, una eloquente marcia funebre dal ritmo cadenzato. Lettura consigliabile a chi pensa che vivere sia stare sul podio.

    • Alessandra - La lettrice controcorrente
      AUTHOR

      E’ vero è un capolavoro di tristezza, ma quanto l’ho amato!

      • vito

        lo trovo educativo, fa riflettere sugli errori da non fare nella vita e di come possa essere deleterio non cambiare l’inerzia delle cose

      • mirella

        mi ha lasciata senza parole.Comunque stupendo

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