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RECENSIONE: Luccicante come una pentola (Amèlie Nothomb)

Luccicante come una pentola - Amelie Nothomb - Voland edizioni
RECENSIONE: Luccicante come una pentola (Amèlie Nothomb)

Splendente come una padella

Valutazione:
three-half-stars
Autore:
Traduttore:
Illustratore:
Pubblicato da:
Data uscita:
18/10/2022

Pagine:
112
Genere:
ISBN:
8862434898
Acquista:

La trama

Un principe, stanco della bellezza che lo circonda, decide di sposare una fanciulla bruttissima. Su un treno, uno strano passeggero parla tutte le lingue alla perfezione, anche quelle degli animali. Dopo aver gustato un buon Bordeaux, un serial killer decide di essere più selettivo nella scelta delle sue vittime. Un referendum indetto per scoprire se la popolazione è favorevole o contraria all’esistenza di Dio si trasforma in una catastrofe. Una bambina che vive tra i ghiacci dell’Antartide per Natale desidera l’acqua dolce di fiumi, laghi e torrenti… Cinque storie deliziose – di cui una inedita – che trascinano il lettore nel dissacrante mondo di Amélie Nothomb, impreziosite dalle eleganti illustrazioni di Kikie Crêvecoeur.

 – Gioiello –

Luccicante come una pentola - Amelie Nothomb - Voland edizioniLuccicante come una pentola di Amèlie Nothomb (Voland edizioni) è una mini raccolta di racconti folgoranti e sagaci. E prima ancora che mi facciate la domanda (la più ricorrente sui social) “Da dove partire con Amélie?”, vi rispondo già che questo può essere un bell’assaggio per capire se Amèlie fa al caso vostro oppure no.

Cinque racconti (in realtà erano già stati pubblicati nel 1999 e solo uno è inedito) che spiazzano e fanno sorridere. Quello che mi ha convinto di più è Leggenda forse un po’ cinese perché con le favole Nothomb ci sa fare: immagina Pin Yin, principe bellissimo e ricchissimo che è in cerca di una moglie. I ritratti di tutte le giovani dell’impero vengono portati a corte ma nessuno sembra convincerlo… tranne l’ultimo. Esasperato dalla perfezione, dalla bellezza perenne e inquietante, si innamora della ragazza più brutta mai esistita ma… c’è un ma e un colpo di scena che ribalterà tutto. Questa non è la prima volta in cui Nothomb parla della bruttezza in maniera così insolita, esaltandola. L’olandese ferroviario è ancora una volta un racconto che mette al centro la bizzarra: un uomo comincia a ripensare allo strano viaggiatore che ha incontrato due anni prima. Si trattava di un uomo in grado di parlare qualsiasi lingua.

Di migliore qualità è invece la grottesca storia di un serial killer che smette di accontentarsi. Ve l’ho già  detto che Nothomb può parlare di qualunque cosa senza farvi storcere il naso? Anzi, vi strapperà un sorriso amaro.

Il racconto che ho amato di più (insieme al primo) è senza dubbio L’esistenza di Dio. Dio esiste? Come facciamo a saperlo? Con un referendum!

Intanto, nonostante i sorrisi e le battutine, fu istituita una sottocommissione di redattori. La formulazione dei quesiti sollevò dibattiti burrascosi quanto quelli del Concilio di Trento. I membri della sottocommissione decretarono che bisognava agire per le vie traverse: chiedere direttamente alla gente se fosse pro o contro l’esistenza di Dio sarebbe stato troppo brusco.

Luccicante come una pentola - Amelie Nothomb - Voland edizioniAmaro e avvincente è un racconto di piena fantasia ma è difficile non scorgevi della realtà.

Conclude la raccolta Luccicante come una pentola e di nuovo qui Amèlie racconta una favola con protagonista una bimba che ha tutto il mondo a disposizione ma un unico desiderio.  Come bambini ci incanta facendoci sprofondare nelle illustrazioni particolarissime di Kikie Crevêcoeur.

Cos’hanno in comune queste storie? Tutto e niente, ovvio! Parliamo di Amèlie. Alcune hanno un humor nero, una è una favola, l’altra ancora è un’accusa. Un assaggio per entrare nel mondo della scrittrice belga, ma attenzione, crea dipendenza. Dopo vorrete leggere tutto.  Protagonisti i diversi che non escono sempre in maniera positiva… o forse sì, dipende dai punti di vista.


Luccicante come una pentola è…

Un gioiello. Anche la storia più semplice è ben costruita. Bravissima Di Lella a rendere la traduzione così piacevole e musicale. Sono fiabe da leggere ad alta voce, ideali per staccare la testa, divertirsi, ritagliarsi cinque minuti per rifiatare.

Le illustrazioni vanno di pari passo con la lingua: poche pennellate ma precise, nessun colore eppure tutti i colori possibili. Consigliato per chi è in cerca di una lettura ironica, leggera ma non sciocca. Questa mini raccolta c’entra ancora una volta con il padre di Amèlie, scomparso nel 2020. Una storia nella storie.

 

three-half-stars

Alcune note su Amélie Nothomb

Amélie Nothomb

Nata nel 1967 a Kobe, Giappone, trascorre l’infanzia e la giovinezza in vari paesi dell’Asia e dell’America, seguendo il padre diplomatico nei suoi cambiamenti di sede. A 21 anni torna in Giappone e lavora per un anno in una grande impresa giapponese, con esiti disastrosi e ironicamente raccontati in Stupore e tremori. Rientrata in Francia, propone un suo manoscritto a una solida e storica casa editrice, Albin Michel. Igiene dell’assassino esce il 1° settembre del ’92 e conquista subito molti lettori. Da allora pubblica un libro l’anno, scalando a ogni nuova uscita le classifiche di vendita. Ha ottenuto numerosissimi premi letterari tra cui il Grand Prix du roman de l’Académie Française e il Prix Internet du Livre per Stupore e tremori, il Prix de Flore per Né di Eva né di Adamo ‒ da cui nel 2015 è stato tratto il film Il fascino indiscreto dell’amore di Stefan Liberski ‒ e due volte il Prix du Jury Jean Giono per Le Catilinarie e Causa di forza maggiore. Oggi vive tra Parigi e Bruxelles.

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