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RECENSIONE: La risata del barbaro (Sema Kaygusuz)

La risata del barbaro - Sema Kaygusuz - Voland
RECENSIONE: La risata del barbaro (Sema Kaygusuz)

La risata del barbaro

Valutazione:
three-half-stars
Autore:
Traduttore:
Pubblicato da:
Data uscita:
10/09/2020

Pagine:
176
Genere:
ISBN:
9788862434065
Acquista:

La trama

All'Hotel Colomba Blu, sulle rive del Mar Egeo, l'idillio di un gruppo di vacanzieri è turbato da un evento singolare e disgustoso: una notte, tutta la biancheria dell'hotel viene sporcata. Da cosa, da chi? Uno sconosciuto? Un membro dello staff? Uno degli ospiti? L'indignazione si diffonde. Tra sospetti, accuse, insulti e ritorsioni, la scandalosa sfrontatezza del gesto serve a rivelare e a far emergere le tensioni, i conti in sospeso e i dolori più intimi... Tragicommedia dei tempi moderni, "La risata del barbaro", con la sua folla di giovani innamorati, famiglie numerose, coppie sposate, anziane solitarie e una moltitudine di bambini, tratteggia con umorismo spericolato un affresco in miniatura dell'odierna Turchia, con le sue divisioni, violenze e ipocrisie.

 – Ironia –

La risata del barbaro di Sema Kaygusuz (Volad) è un romanzo originale e spiazzante. Prima scrittrice turca che leggo e sono rimasta molto colpita dalla penna dell’autrice anche se all’inizio sono rimasta un po’ spiazzata.

I capitoli de La risata del barbaro potrebbero essere  tranquillamente dei racconti. Protagonista la Turchia ma in realtà ognuno di noi può riconoscersi nei ritratti di Kaygusuz perché con feroce ironia mette a nudo un genere di persone: le deride e forse le compatisce anche.

La risata del barbaro - Sema Kaygusuz - VolandL’hotel è abitato da diversi turisti, c’è la classica famiglia chiassosa e insopportabile, c’è una coppia  giovane e innamorata, ci sono anziani, personaggi strambi e ovviamente il personale dell’hotel. La tranquillità del Colomba Blu, sulle rive del Mar Egeo, viene interrotta da una pioggia di urina. Qualcuno nella notte ha fatto pipì su tutta la biancheria della struttura.

All’inizio i sospetti ricadono su uno degli ospiti sorpreso ad orinare in mare ma via via che le pagine scorrono, cambiano gli indiziati. Forse il giardiniere, forse altri ospiti, forse… il cameriere? L’unica certezza è che gli ospiti non scelgono di andarsene, ma rimangono nell’hotel e cercano di sfruttare al massimo la situazione facendosi offrire servizi e ottenendo sconti.

La rete dei sospetti che si attiva non fa altro che mettere in scena dubbi  e scatenare confessioni. Quella pipì, non è solo pipì, è qualcosa di più:

“Secondo me, nessuno prende in giro nessuno. Ognuno provoca tutti gli altri”.
“Per piacere, Ufuk, sei andato fuori di testa pure tu. Scambi un crimine banale per un’azione di massa.”
“Io non ci vedo alcun crimine. Al contrario, sento odore di protesta. Una protesta dal forte puzzo di piscio.”
“”Nobiliti troppo la cosa… Avessi detto isteria collettiva, capirei pure.”
“Ma considera cosa sta succedendo. Non si tratta di un affronto o simili, è poesia al grado di insulto. Ognuno a turno lascia all’altro il proprio odore. O meglio, l’unico odore comune a tutti.”

La risata del barbaro - Sema Kaygusuz - VolandSono tanti i personaggi che escono da queste stanze e non potrebbero essere più diversi tra loro. Ci sono amanti che non sanno di esserlo, bambini scatenati e anche una coppia pittoresca. Il capitolo intitolato Il clitoride dal lungo strascico è un inno alla libertà delle donne e fa sorridere parecchio. Eda è un’esuberante ragazza che a colazione ribalta la teoria  dell’invidia del pene. Perché mai le donne dovrebbero invidiare gli uomini?

“Sei risentito perché godo più di te. Tutto il mio corpo freme mentre facciamo l’amore. Il clitoride pulsa. Il seno diventa più sensibile. A volte, quando non riesco a controllare il respiro, ho i crampi ai piedi.  Anche il culo viene solleticato se vuoi saperlo! Quando ti mordo la spalla ho la bocca allappata…”
“Abbassa la voce, per piacere, ti ascoltano tutti”.

“i muscoli dello stomaco mi fanno male. Mentre guardo le vene sul tuo collo ingrossarsi mi sento il volto in fiamme. La bocca, la fica, l’ombelico, il sedere si bagnano. Il clitoride si lascia andare e scoppia ridere! Poi i muscoli profondi iniziano a contrarsi in anelli, uno dopo l’altro, sempre più giù. Uno strumento ad anelli…

E a proposito di personaggi pittoreschi troviamo l’anziana signora Simin che non faceva altro che scrivere sul suo quaderno, cosa scriveva? Beh, alcune pagine sono dedicate proprio alla pipì che è un antidoto per le punture di insetto o per il morso di un serpente, utile per disinfiammare o per creare una maschera viso. Ma non sono cose che si possono dire in pubblico, specialmente se il pubblico è composto da ipocriti.


La risata del barbaro è…

Una scoperta. Ironia e profondità si alternano in queste pagine dando vita a un ritmo serrato e scorrevole. All’inizio non è stato facile, i nomi sono molto diversi da quelli che sono abituata a sentire o a leggere ma una volta entrata in confidenza con la penna della scrittrice è stato tutto in discesa.

Chi ha paura della pipì? La pipì è chiaramente una metafora. I barbari sono gli invasori che vogliono rompere la tranquillità della classe media e sovvertire l’ordine raggiunto, magari in favore delle minoranze etniche. E così tra un sospettato e l’altro a tavola si parla di politica, di religione, dei massacri di un passato che così passato non è.

Non sono sicura di aver colto tutti i riferimenti. Non conosco la situazione turca ma so che l’ironia è un’arma infallibile. Consigliato per chi vuole sperimentare e sorridere mentre riflette. La risata del barbaro ci seppellirà.

three-half-stars

Alcune note su Sema Kaygusuz

Sema Kaygusuz

Sema Kaygusuz nata a Samsun nella regione del Mar Nero nel 1972, ha cominciato a pubblicare i primi racconti nel 1995, aggiudicandosi l’anno seguente il premio per giovani narratori Gençlik Kitabevi. I successivi romanzi, tradotti in varie lingue e acclamati dalla critica turca e internazionale, le sono valsi numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Balkanika 2009, il France-Turquie 2010 e il Friedrich-Rückert-Preis 2016. La risata del barbaro è il suo ultimo romanzo.

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1 COMMENTO

  • Kiara

    Splendida recensione! Ho piazzato questo libro sulla sommità della torre pericolante dei “da leggere” perché con queste tue note mi hai definitivamente convinta. Arguto il doppio livello di lettura, al di là dell’intreccio che suona davvero intrigante. Insomma, che dire. grazie 🙂

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