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RECENSIONE: La ragazza scomparsa (Shriley Jackson)

La ragazza scomparsa - Shirley Jackson - Adelphi
RECENSIONE: La ragazza scomparsa (Shriley Jackson)

La ragazza scomparsa

Valutazione:
three-stars
Autore:
Traduttore:
Pubblicato da:
Data uscita:
2019-03-21T00:00:00+01:00

Pagine:
78
Genere:
ISBN:
9788845980589
ASIN:
B07PJ12PXL
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La trama

Il mondo di Shirley Jackson in miniatura: tre superbi racconti, uniti dal brivido di scoprire che l'orrore di cui leggi sta capitando «a te».

 -Sottile –

La ragazza scomparsa di Shriley Jackson (Adelphi) è una mini raccolta di racconti. È la prima volta che leggo qualcosa di Jackson e devo dire che non sono rimasta delusa, avevo grandi aspettative. Ho acquistato tempo fa Paranoia e Lizzie ma non ho ancora trovato il momento giusto per affrontarli.

La ragazza scomparsa si apre proprio con il racconto che dà il nome al libro.Siamo in un college femminile, due compagne di stanza stanno trascorrendo di malavoglia il tempo insieme fino a quando una delle due annuncia all’altra che sta per uscire…

«Non l’ho vista per tutto il giorno» disse Betsy. L’indomani, Betsy cominciò a preoccuparsi, soprattutto perché l’altro letto era ancora intatto. Le si affacciò alla mente il mostruoso pensiero di dover andare dalla direttrice del campo («Avete sentito di Betsy? Si è precipitata da zia Jane a dire che la sua compagna di stanza era sparita, quando la poveretta non si era mai mossa da…» ), e cominciò a chiedere in giro, curiosa, formulando ogni volta la domanda come se niente fosse; nessuno, venne fuori, l’aveva più vista dalla sera di lunedì, quando aveva detto a Betsy: «Ci vediamo dopo» e se n’era andata.

«Pensi che dovrei andare a dirlo a zia Jane?» Domandò Betsy il terzo giorno. «Be’…» L’altra ci penso su. Sai come potresti passare tu dei guai, se è scomparsa sul serio.

Che fine ha fatto quella ragazza e soprattutto, dopo le domande della preside e dello sceriffo, ci poniamo un altro interrogativo: E’ mai esistita?

In Viaggio con signora l’atmosfera è decisamente diversa. Qui il protagonista è Joseph, un bambino di nove anni che sta per prendere il treno per recarsi dai nonni. L’atmosfera di inquietudine che regna in stazione è sottile ma durevole… tra le raccomandazioni di papà e mamma il bambino sale sul treno. Prima osserva il paesaggio tranquillo e poi qualcuno interrompe il flusso dei suoi pensieri:

Qualcuno gli si era seduto accanto ansimando e, dall’improvvisa zaffata di profumo e dall’inconfondibile fruscio di un abito femminile, Joe si rese conto con un profondo senso di ingiustizia che il suo paradiso era stato invaso da una donna.

«Questo posto è occupato?» domandò.

Joe si rifiutò di riconoscere la sua esistenza e non mosse la testa per guardarla, ma le rispose sgarbatamente: «No, è libero». Certo che non è occupato, pensava, e secondo lei perché mai mi sono seduto qui? Non ci sono abbastanza posti liberi su questo treno, che deve venire a prendersi proprio il mio?

Incubo è forse il racconto più imprevedibile e che mi ha strappato un sorriso.  Miss Morgan, a causa della collega malata, deve andare a consegnare un pacco per il capo. Non sa che quel viaggio si trasformerà in un vero e proprio incubo. Tutto nasce dall’incontro con un poster, una pubblicità singolare…

TROVA MISS X diceva il poster a caratteri rossi urlanti. TROVA MISS X. TROVA MISS X. TROVA MISS X. Le parole erano ripetute ancora e ancora, ogni riga più piccola e di un colore diverso, l’ultima si leggeva  a malapena. «Cos’è quella cosa di Miss X?» chiese miss Morgan al giornalaio. Lui si voltò, guardò dietro di sè e scrollò le spalle. «Uno di quei concorsi a premi» disse.

Miss Morgan si diresse verso la fermata dell’autobus. Forse perché il poster aveva catturato la sua attenzione, colse subito la voce che usciva strepitando da un furgoncino con l’autoparlante: «Trova Miss X! Vinci una pelliccia di visione da dodicimila dollari, un viaggio a Tahiti! Trova Miss X!».

Ed è soprattutto qui che la quarta di copertina ha ragione:  “Tre superbi racconti, uniti dal brivido di scoprire che l’orrore di cui leggi sta capitando a te.”

La ragazza scomparsa è…

La ragazza scomparsa - Shirley Jackson - AdelphiUna piacevole scoperta. Il mio primo incontro con Jackson è stato piacevole. I racconti sono brevissimi eppure sono frizzanti, taglienti, acuti… non c’è l’orrore che siamo abituati a cercare nei libri di oggi. La penna della scrittrice è più sottile, affilata… l’inquietudine che semina e poi fa scomparire a sorpresa ci fa sentire un po’ come i personaggi dei racconti: siamo nelle sue mani. E ora mi chiedo cosa potrebbe fare con più pagine a disposizione… presto lo scoprirò! Il primo racconto forse è quello più da brividi ma gli altri hanno risvolti che non ti aspetteresti e l’originalità troverà sempre il mio parere positivo!

Consigliato per chi, come me, aveva una gran voglia di conoscere questa autrice dalle tinte oscure. Il libro è piccolo, meno di ottanta pagine, e lascia addosso tantissima curiosità: voglio leggere di più.

Della biblioteca minima  Adelphi ho letto anche  A Calais di Emmanuel Carrère  (Qui trovate la recensione),  La pazza di Itteville di Georges Simenon (Qui trovate la recensione) , Vite congetturali di Fleur Jaeggy (Qui trovate la recensione) , La ballata di Pearl Cook (Qui trovate la recensione), e La macchina in corsia undici di Charles Ray Willeford (Qui trovate la mia recensione).

three-stars

Alcune note su Shirley Jackson

Shirley Jackson

Shirley Jackson è stata una scrittrice e giornalista statunitense, nota soprattutto per L’incubo di Hill House del 1959 e La lotteria. Ha esordito scrivendo per il prestigioso «The New Yorker» nel 1948. Nella sua carriera ha scritto anche opere per bambini, come Nine Magic Wishes, e persino un adattamento teatrale di Hansel e Gretel, The Bad Children. Muore per infarto nel 1965, forse a causa della terapia a base di psicoformaci che stava seguendo.

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