Cerca...
TOP

RECENSIONE: Il giardiniere e la morte (Georgi Gospodinov)

Il giardiniere e la morte di Georgi Gospodinov (Voland edizioni)
RECENSIONE: Il giardiniere e la morte (Georgi Gospodinov)

Il giardiniere e la morte

Valutazione:
four-stars
Autore:
Traduttore:
Pubblicato da:
Data uscita:
16/05/2025

Pagine:
208
Genere:
ISBN:
9788862435697
Acquista:

La trama

Un romanzo su quanto dobbiamo ai nostri padri, su cosa ci fa essere quelli che siamo e una dichiarazione d’amore struggente: un figlio assiste il padre durante una lunga e crudele malattia. Lo ricorda lavorare in giardino, curare le piante da frutto, i fiori… pian piano il campo visivo si allarga ai vicini, ai conoscenti, all’intera Bulgaria povera e dignitosa. Con l’abituale maestria Georgi Gospodinov ci racconta la vita di un uomo e le storie che compongono un’esistenza, ogni esistenza. Perché la fine dei nostri padri è la fine di un mondo.

– Malinconia –

Il giardiniere e la morte di Georgi Gospodinov (Voland edizioni) è l’ultimo romanzo dello scrittore bulgaro. La mia vita negli ultimi mesi è cambiata tantissimo, a una velocità che no, non credevo possibile. Come sempre i libri arrivano al momento giusto e Gospodinov in particolare è arrivato per riempirmi, come sempre il cuore e ha segnato un prima e un dopo.

Mio padre era giardiniere. Ora è giardino.
Non so da dove cominciare. Che questo sia l’inizio. Si parla di fine, ovvio, ma dove comincia la fine?

Comincia così questo romanzo sulla morte e sulla vita. La patina densa di malinconia che ricopre tutte le pagine di Gospodinov, anche quelle all’apparenza più ironiche, qui si appesantisce. In questo romanzo la morte del padre è una ferita viva, è una crepa da cui però entra tanta, tantissima luce,

Il giardiniere e la morte non è un romanzo lineare, chi conosce già Gaustin lo sa, specialmente chi ha affrontato Fisica della Malinconia (LEGGI QUI la mia recensione) sa che nella penna di Gospodinov c’è un tempo diverso, che non è lineare. Il flusso dei ricordi comanda e non sempre ubbidisce allo scrittore.

Lasciatemi dire da subito che alla fine di questo libro l’eroe muore. Neppure alla fine, già a metà, ma poi è di nuovo vivo, in tutte le storie di prima che se ne andasse o anche dopo. Perché, come diceva Gaustin, nel passato il tempo non va in un’unica direzione.

Il giardiniere e la morte di Georgi Gospodinov (Voland edizioni)Allora Il giardiniere e la morte è un libro sulla morte? Assolutamente no, come ha ricordato Simone Innocenti che ha intervistato Gospodinov in occasione dell’uscita: “Non un libro luttuoso, però, un libro di vita, in cui lettrici e lettori ritroveranno, in purezza, ciò che hanno amato in Fisica della malinconia”. Questo è un romanzo sulla vita, fatto di frammenti, alcuni dolorosi, altri buffi, altri ancora ci permettono di aprire una finestra sulla Bulgaria. Riesco a immaginare il papà di Gospodinov, perché non è tanto diverso dagli uomini anziani che ho conosciuto e vengono da paese. Silenziosi, stoici… pronti ad osservare tutto e a commentare poco.

In questo romanzo ci sono pagine strazianti: le notti di Georgi trascorse con il padre, le ore sdraiati nello stesso letto e il vano tentativo di trasmettere la vita a un corpo morente. Il desiderio di riunirsi per Natale… le storie, la redazione  di un albero genealogico, i vecchi diari ritrovati…e quella sensazione impossibile da scacciare, quel dolore così dolce a cui non riusciamo a non fare posto: la malinconia.

(…)Malinconia per la primavera in arrivo, quando apparirà tutto quello che lui ha seminato e lui non potrà vederlo.
Malinconia per il fatto che i suoi nipoti cresceranno alti co-me lui e lui non sarà con loro.
Un giorno verranno i pronipoti che aspettava ma loro non lo ricorderanno e lui non salterà alla corda con loro e non li farà divertire.
Malinconia per il ciliegio, che aveva piantato due-tre anni fa e che adesso darà i frutti per la prima volta.
È proprio nel futuro che l’albero della malinconia fiorirà, attecchirà e si arricchirà di rami.
La morte è un ciliegio che matura senza di te.

Quante lacrime ho versato su questo libro… La storia di Gospodinov non assomiglia alla mia, eppure è anche la mia. Ho perso anche io un genitore e conosco il dolore straziante che non fa mangiare, dormire… ma in Il giardiniere e la morte a prevalere è un sentimento diverso… c’è una sorta di consolazione nel constatare che in un mondo o nell’altro, viviamo tutti la stessa vita.

Il giardiniere e la morte è un libro dolce. Ho parlato di lacrime certo, ma ci sono stati anche i sorrisi e sono questi che sono rimasti impressi quando ho chiuso il libro.  Il dolore si può trasformare, sempre, e forse Gospodinov può aiutarci a farlo con più facilità.


Il giardiniere e la morte è…

Malinconia. Scontata come parola? Forse… ma se penso a Gospodinov non posso non usare questa parola. Regalatevi questo viaggio ma solo se vi sentite pronti. Gospodinov vi accompagnerà tenendovi la mano e non vorrete più lasciarla. Una sola domanda in testa… quando potrò leggere un altro Gospodinov?

Consigliato per chi è in cerca di una lettura commovente e intensa. Per chi ama lo stile poetico e leggero, un dolore leggero attraversa le pagine e arrivati alla fine sentirete una carezza. Io so che i più esigenti diranno: “Ecco l’ennesimo romanzo sulla propria vita” ma Gospodinov trasforma la propria esperienza in qualcosa d’altro… in letteratura. Leggere per credere.

ACQUISTA QUI il libro link affiliati. 

 

 

 

 

four-stars

Alcune note su Georgi Gospodinov

Georgi Gospodinov

Georgi Gospodinov nato a Jambol nel 1968, è poeta innovativo e raffinato, prosatore e studioso di letteratura, oggi considerato lo scrittore più talentuoso della Bulgaria. Con il suo esordio narrativo, Romanzo naturale (Voland 2007), accolto come una vera rivelazione, ha immediatamente incontrato il favore di critica e pubblico che ne hanno decretato lo straordinario successo, e ha ottenuto il primo premio del concorso Razvitie per il romanzo bulgaro contemporaneo. È tradotto in diciannove lingue.
Di Gospodinov Voland ha pubblicato la raccolta di racconti …e altre storie (2008) e il romanzo Fisica della malinconia (2013), con il quale nel 2014 è stato finalista del Premio Von Rezzori e del Premio Strega Europeo.
Di lui è stato detto: “Definito il Milan Kundera della Bulgaria per i suoi viaggi nel mondo interiore, potrebbe essere accostato anche a Friedrich Dürrenmat per la sua riscrittura del mito del Minotauro, ma a ben vedere Georgi Gospodinov è uno scrittore unico.”

«

»

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Segui @lalettricecontrocorrente