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RECENSIONE: L’ultima cosa bella sulla faccia della terra (Michael Bible)

L’ultima cosa bella sulla faccia della terra (Michael Bible) Adelphi edizioni
RECENSIONE: L’ultima cosa bella sulla faccia della terra (Michael Bible)

L’ultima cosa bella sulla faccia della terra

Valutazione:
three-stars
Autore:
Traduttore:
Pubblicato da:
Data uscita:
05/09/2023

Pagine:
135
Genere:
ISBN:
8845938115
ASIN:
B0CH3T3WYX
Acquista:

La trama

Mentre tutti sono raccolti in preghiera, dall’ultima fila Iggy avanza verso il centro della chiesa. Trema, e la benzina che ha portato con sé per darsi fuoco – come quei bonzi che ha visto in rete – si rovescia. Il fiammifero acceso gli cade di mano. Nel rogo muoiono venticinque fedeli. Diciotto anni più tardi gli abitanti di Harmony, una cittadina del Sud degli Stati Uniti, ancora si portano dentro quel lutto, ancora – come un antico coro – si interrogano e commentano l’accaduto. La loro versione si alterna a quella di altre figure direttamente coinvolte o appena sfiorate dalla tragedia, mentre su tutto si impone, ipnotico e straziante, il racconto del colpevole, rinchiuso nel braccio della morte. Ora che l’esecuzione si avvicina, a Iggy resta solo il rifugio nel sogno – o nel ricordo – di un’altra vita, di mille altre vite. Da dove è scaturita quella decisione estrema e inconsulta? Che cosa gli ha sconvolto la mente? Gli antidolorifici che sniffava, l’alcol e l’eroina? L’amore «selvaggio, cosmico e strano» per Cleo, o quello per Paul, l’amico scomparso «come un temporale che passa sopra la campagna e si dilegua in un batter d’occhio»? O piuttosto quel dolore segreto, quel tedio insopportabile, quello sgomento di fronte a un universo infettato da un oscuro morbo di cui solo loro tre sembravano avere consapevolezza?

 – Malinconico –

L’ultima cosa bella sulla faccia della terra di Michael Bible (Adelphi edizioni) è stato un regalo. Avevo letto pareri positivi su questo libricino così breve ma in grado di scatenare riflessioni, emozioni… ecco per me non è stato proprio così. Non dico che L’ultima cosa bella sulla faccia della terra  non mi sia piaciuto ma mi aspettavo qualcosa in più. La prima parte è quella che mi ha convinto e coinvolto di più, dopo ammetto di essermi persa e soprattutto di non aver ritrovato la magia iniziale perché le parti mi sono sembrate scollegate… come se mancasse qualcosa.

Siamo ad Harmony , una tranquillissima cittadina degli Stati Uniti. Non succede mai niente, tutti si conoscono e si salutano quando si incontrano… la vita scorre lenta e diciamolo, forse anche i maniera un po’ noiosa… fino a che Iggy non dà fuoco alla chiesa durante la messa della domenica.

Perché l’ha fatto? Cosa voleva dimostrare? Per scoprilo è necessario fare un passo indietro, tornare all’inizio. Quando L’ultima cosa bella sulla faccia della terra (che tra l’altro è un titolo bellissimo) si apre così, con un incipit che mi ha catturato:

Eravamo innocenti. Convinti di essere speciali. Sbronzi tutti i weekend al centro commerciale. Il mondo era nelle nostre mani. Non ci importava del tempo. L’amore era una cosa scontata. La morte aveva paura di noi. Adesso abbiamo il grigio sulla barba. Il cielo è un livido viola. Il centro commerciale è morto. Siamo i vecchi che avevamo giurato di non diventare mai.

Quando Iggy entra in chiesa è perché vuole darsi fuoco ma qualcosa andrà storto… nell’incendio moriranno quasi tutti, ma lui no.  Il protagonista – in realtà non c’è un vero personaggio principale –  sta aspettando il giorno della condanna a morte. Il tempo scorre lentamente e velocemente allo stesso tempo. Rinchiuso in isolamento può guardare il mondo da una piccola finestrella. Intuisce così l’alternarsi delle stagioni.  La lettera scritta prima di morire è toccante e disarmante:

Forse ero così insensibile che volevo provare qualcosa, anche solo il dolore altrui.

Poi Bible sposta l’attenzione su altri personaggi qualcuno resta, qualcuno va via per sempre:

Eravamo innocenti. Convinti di essere speciali. Sbronzi tutti i weekend al centro commerciale. Il mondo era nelle nostre mani. Non ci importava del tempo. L’amore era una cosa scontata. La morte aveva paura di noi. Adesso abbiamo il grigio nella barba. Il cielo è un livido viola.


L’ultima cosa bella sulla faccia della terra è…

Malinconico. Si tratta di un romanzo delicato, quasi sussurrato e forse per questo non mi ha convinto del tutto. Per me mancava qualcosa, avrei voluto stare di più in compagnia di Iggy e provare a riuscire ad entrare nella sua testa e invece quella parte finisce rapidamente per far spazio ad altre voci (per me) meno interessanti.

Certo, bisogna tenere conto che si tratta di un esordio e quindi forse è normale che manchi qualcosa ma visti i pareri mi aspetto molto di più.

Consigliato per  chi è in cerca di una storia breve, malinconica in grado di aprire la finestra su un mondo lontano fatto di follia, incomprensioni e dolore (ACQUISTA QUI)

three-stars

Alcune note su Michael Bible

Michael Bible

Michael Bible è nato nel North Carolina e vive a New York. L’ultima cosa bella sulla faccia della terra è apparso nel 2020.

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1 COMMENTO

  • Gilberto

    Pensavo di averlo letto troppo distrattamente ma le tue parole esprimono esattamente quello che penso anch’io. Dopo un bel inizio tutto il resto sembra un puzzle di piccoli racconti mal amalgamati insieme.
    Ciao e grazie.

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