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RECENSIONE: La storia del Comunismo in 50 ritratti (Paolo Mieli)

La storia del comunismo in 50 ritratti - Paolo Mieli - Centauria
RECENSIONE: La storia del Comunismo in 50 ritratti (Paolo Mieli)

La storia del comunismo in 50 ritratti

Valutazione:
three-stars
Autore:
Pubblicato da:
Data uscita:
26/04/2018

Pagine:
159
Genere:
ISBN:
9788869212710
ASIN:
B07CQ32H2N
Acquista:

La trama

Un saggio, da un maestro del giornalismo italiano, per conoscere la storia del comunismo attraverso i fatti e le vite dei suoi protagonisti, con illustrazioni inedite e originali.

– Scoperta – 

La storia del Comunismo in 50 ritratti di Paolo Mieli (Centauria) è un colorato manuale che riassume, per sommi capi, la storia del comunismo mondiale.

E’ un libro particolare a prima vista si capisce subito perché, ogni biografia è accompagnata da illustrazioni che facilitano la lettura. La struttura ricorda quella delle celebri Storie della buonanotte per bambine ribelli: biografie accompagnate da suggestive immagini che, in questo caso non sono solo belle ma anche cariche di significati.

La prima parte del libro è tutta scritta: Mieli in pochissime parole riassume gli anni di Lenin, il terrore rosso, il poligono di Butovo, la cortina di ferro, i segreti della Guerra fredda e il dopo caduta. Poche pagine che tracciano un percorso da tenere ben a mente durante la lettura delle biografie.

(…) a ben leggere questo libro, ci rendiamo conto che il lungo viaggio iniziato da Eltsin e proseguito con Putin e Medvedev è servito a restituire (almeno in parte) alla Russia il rango che le spettava prima dell’ultimissima fase dell’era Gorbaciov. Giocando sulle divisioni tra Usa e Europa (ma avendo sempre come stella polare le pur complicate relazioni con gli Stati Uniti), nel giro di vent’anni Mosca è tornata a contare quasi come allora e senza avere il peso di un impero da portare sulle spalle. Un bilancio positivo, tutto sommato. Al di là, beninteso, di ogni giudizio etico.

I punti forti della scrittura di Mieli? La semplicità. In La storia del comunismo in 50 ritratti, non ci sono passaggi noiosi o di difficile comprensione. Altro punto di forza è il fatto che non ci siano giudizi, recriminazioni… in questo volume non c’è l’elogio del comunismo o la sua condanna.

Questi uomini e queste donne, non potrebbero essere più diversi tra loro eppure qualcosa li accomuna: l’ideologia. Le declinazioni sono diverse, i momenti storici anche e persino i Paesi sono differenti. Ci sono anche tanti italiani in questo libro e uno più di tutti l’ho ri incontrato volentieri: Pier Paolo Pasolini, la sua immagine (disegneta da Ivan Canu) è una di quelle che mi ha colpito di più. Sempre dalla parte dei più deboli,  Pasolini ha segnato la nostra epoca e la sua uscita di scena, ad oggi rimane avvolta dal mistero.

Stalin, ghigno feroce e ammiccamento con la morte o con il diavolo, non ha bisogno di grandi presentazioni.

Arrivato grazie al potere assoluto grazie alla capacità di mettere uno contro l’altro e di eliminare progressivamente tutti i suoi rivali nel gruppo dirigente, dal 1929 liquida la Nuova politica economica di Lenin e impone un piano quinquennale fondato sull’industrializzazione accelerata e la collettivizzazione delle campagne, attuata con metodi da guerra civile.

E ancora troviamo Pol Pot, seduto sopra a una montagna di teschi. Lui fu tra i fondatori del partito comunista in Cambogia e diede vita al regime comunista più sanguinario del mondo. La sua idea di invertire la rotta lasciando la capitale deserta e facendo tornare le persone alle campagne si trasforma in un incubo:

un nuovo medioevo in cui il semplice fatto di portare gli occhiali può costare la vita, perché avere un’istruzione senza essere iscritti al partito è sufficiente per essere additati come intellettuali, dunque nemici del popolo.

Le biografie sono ordinate in senso alfabetico (vicino a Picasso troviamo Pol Pot)  e le illustrazioni servono a richiamare alla memoria quei volti appena accennati nei libri di storia. Per me è stato un tuffo all’indietro ritrovare Rosa Luxemburg – uno dei miei personaggi storici preferiti -, Majakovskij del movimento futurista, Ingrao e tanti altri.

Tutti personaggi pieni di contraddizioni, di sfumature che fanno scaturire riflessioni e senza dubbio mi hanno lasciato la grande voglia di approfondire. Ad inquietarmi ancora una volta, la grande attrattiva che hanno i leader violenti, che procurano morte e sofferenza, repressioni che vengono osannate. Questo mi spaventa sempre, indipendentemente dal colore di una bandiera.

La storia del Comunismo in 50 ritratti è…

Un viaggio, una scoperta all’interno del mondo rosso. Il comunismo non è soltanto Marx con le sue teorie economiche ma è molto di più. Un fenomeno mondiale che Mieli analizza e ci restituisce con lucidità e obiettività attraverso i brevi racconti di queste vite. Le immagini di Canu sono la ciliegina sulla torta: acute e cariche di significato.

Quando studi la Storia devi essere in grado di lodare le luci e denunciare le ombre.

Consigliato per chi è amante della storia, per chi ha voglia di leggere un libro diverso dai soliti e perché no, consigliato anche per i ragazzi che stanno studiando  e hanno bisogno e voglia di provare qualcosa di più originale dei manuali.

three-stars

Alcune note su Paolo Mieli

paolo mieli

Giornalista e storico, negli anni Settanta allievo di Renzo De Felice e Rosario Romeo, è stato all’Espresso, poi alla Repubblica e alla Stampa, che ha diretto dal 1990 al 1992. Dal 1992 al 1997 e dal 2004 al 2009 è stato direttore del Corriere della Sera. Dal 2009 al 2016 è stato presidente di RCS Libri. Nel 2017, con grande successo di pubblico, ha presentato in vari teatri italiani il suo spettacolo Era d’ottobre, un omaggio alla Rivoluzione russa, da cui è nata l’idea di questo libro.

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