Perché non l'hanno chiesto a Evans? (Il Giallo Mondadori)
La trama
Una tranquilla partita di golf: il giovane Bobby non si aspetta altro, in quel tardo pomeriggio. Una buca dopo l'altra insieme al compagno di gioco, sempre più vicini allo strapiombo sulla scogliera dove qualche pallina lanciata maldestramente va spesso a cadere. Ed è quello che avviene: un tiro impreciso, la parabola che finisce nel vuoto oltre il ciglio roccioso. Ma quando Bobby guarda giù, scorge un fagotto di stracci afflosciato lungo il dirupo. Si tratta di un uomo. Ancora vivo, ma non per molto, sostiene l'altro golfista che è anche un dottore. E mentre costui si allontana in cerca d'aiuto, il moribondo dice qualcosa: domanda perché non l'abbiano chiesto a Evans. Già, perché? E che cosa avrebbero dovuto chiedere? Ma soprattutto, chi è Evans... e chi è l'uomo che un istante dopo si spegne sotto gli occhi di Bobby? Semplici interrogativi, per trovare una risposta ai quali bisognerà fare luce sui misteri di una sinistra casa di cura. A rischio della vita.
Agatha Christie (1890-1976), creatrice di Hercule Poirot e di Miss Marple, nasce a Torquay, sulla costa inglese, da una famiglia agiata. Durante la Prima guerra mondiale presta servizio come crocerossina e nel 1920 pubblica il suo primo giallo: Poirot a Styles Court. A questo folgorante esordio seguono numerosissimi romanzi, racconti, testi teatrali e radiofonici. Dopo il divorzio dal primo marito, il pilota Archibald Christie, si risposa con l'archeologo Max Mallowan, con il quale intraprende diversi viaggi in Medio Oriente. Nel 1954 vince il Grand Master Award, nel 1955 il New York Drama Critics Circle Award e nel 1971 viene nominata dalla regina Elisabetta Dame dell'impero.
– Brillante –
Perché non l’hanno chiesto a Evans? di Agatha Christie (Mondadori) è stata la mia scelta per la tappa di maggio della Read Christie 2020. Lo so, sono arrivata in ritardo ma l’importante è avercela fatta! Per il mese scorso bisognava scegliere una storia che Agatha avesse dedicato a un familiare o a una persona cara. Ovviamente, anche questa volta, senza i ragazzi di Radical Ging non ce l’avrei fatta! Perché non l’hanno chiesto a Evans? è dedicato all’amico Christopher Mallock.
Non conoscevo questo romanzo della regina del giallo e anche se tra i protagonisti non ci sono i personaggi famosi usciti dalla sua penna, sono rimasta comunque soddisfatta.
Bobby e Thomas stanno giocando a golf e quando arrivano alla buca più particolare di tutto il campo, si trovano faccia a faccia con un uomo in fin di vita. Sì, perché lì accanto c’è una scogliera spettacolare e pericolosissima e proprio guardando giù scorgono una sagoma ferita. Entrambi si attivano per raggiungerlo ma solo Bobby resterà a fargli compagnia negli ultimi instanti di vita, mentre Thomas cercherà aiuto. Il moribondo riprende coscienza pochi istanti prima di morire e l’unica frase che è in grado di pronunciare è: “Perchè non l’hanno chiesto a Evans?”.
Bobby s’inginocchiò accanto a lui, ma non aveva dubbi: l’uomo era morto. Aveva ripreso conoscenza per un istante, aveva parlato, e poi era sopraggiunta la fine.
Dopo un’esitazione, Bobby gli infilò una mano in tasca, trovò un fazzoletto di seta e se ne servì per coprirgli pietosamente la faccia. Non c’era altro che potesse fare.
Poi si accorse che, prendendo il fazzoletto, aveva fatto uscire qualcos’altro dalla tasca. Era una fotografia, e, mentre la rimetteva al suo posto, Bobby le diede un’occhiata.
Vide un volto di donna, uno di quei visi che non si dimenticano facilmente. La donna aveva i capelli biondi, gli occhi grandi e ben distanziati,ed era giovane, sicuramente al di sotto dei trent’anni. Fu il suo tipo di bellezza a colpirlo.
Con delicatezza, rimise la foto nella tasca dello sconosciuto, e poi torno a sedersi per aspettare il ritorno del dottore.
Chi è la donna della fotografia? Ma Bobby non ha il tempo di soffermarsi, deve recarsi a un appuntamento e allora chiederà a uno sconosciuto di vegliare quel corpo.
Sarà proprio grazie alla fotografia ritrovata nella tasca che si riuscirà a risalire all’identità dello sconosciuto. Si tratta di Alexander Pritchard. Soltanto diversi giorni dopo il ritrovamento, il nostro simpatico protagonista si ricorderà dell’inspiegabile frase: Perché non l’hanno chiesto a Evans? . Così tramite una lettera avviserà i parenti… ma le stranezze non sono finite: qualcuno cerca di addirittura di uccidere Bobby. Così prendono vita le indagini di una coppia simpatica e dinamica: Bobby si farà aiutare nelle indagini dall’amica Frances.
Qui comincerà un vero e proprio turbinio di nomi, travestimenti, inganni… Agatha ci porterà fuori strada continuamente fino a sciogliere ogni dubbio nelle ultime pagine.
Perché non l’hanno chiesto a Evans? è…
Brillante, divertente. Sono sempre un po’ titubante quando mi avvicino ai romanzi della Christie in cui non ci sono Poirot o gli altri celebri personaggi e invece devo dire che Perché non l’hanno chiesto a Evans? è piacevolissimo e dinamico. Mi ha aiutato a staccare la spina durante giorni particolarmente difficili. Certo, non tutti i giochi di parole possono essere resi dall’inglese all’italiano, ma la postfazione lo precisa.
Ancora una volta Agatha Christie si diverte a confonderci con travestimenti e sotterfugi ma la soluzione l’abbiamo sempre avuta lì… sotto agli occhi.
Consigliato per chi è in cerca di un giallo classico ma dai tratti simpatici, Bobbt e Frances sono come vecchi e buffi amici che fanno compagnia durante le giornate lunghe.
1 COMMENTO
Marisa Salabelle
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