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RECENSIONE: L’amore non apprezzo (Arsenio Bravuomo)

L'amore non apprezzo - Arsenio Bravuomo - Neo edizioni
RECENSIONE: L’amore non apprezzo (Arsenio Bravuomo)

L'amore non apprezzo

Valutazione:
three-stars
Autore:
Pubblicato da:
Data uscita:
30/09/2021

Genere:
ISBN:
8896176735
Acquista:

La trama

Un mondo pieno di musica, ragazze, biciclette e solitudini, di innamorati, di notti che non vogliono finire mai, di Campari, Martini e Gin. Sembra di essere sulla prua di un battello, shakerati da un mare in tempesta. E il timoniere recita poesie per non perdere l'equilibrio, mentre l'ironia sferza e diventa malinconia, alla ricerca di una rotta in questo presente vago, alcolico, disperso, grottesco. "Come si fa a capire se un libro di poesie è un bel libro di poesie? Lo capisci se dopo averlo letto ti viene voglia di scrivere poesie. Questo è uno di quei casi. Mi è venuta un'irrefrenabile voglia di scrivere" (dalla prefazione di Guido Catalano).

 – Scoperta –

L'amore non apprezzo - Arsenio Bravuomo - Neo edizioniL’amore non apprezzo Arsenio Bravuomo (Neo edizioni) è una raccolta di poesie che vi farà ridere esattamente come vi ha fatto ridere il titolo.

Lo sapete che uno degli obiettivi di quest’anno era leggere più poesia per il progetto Poesia non ti temo nato durante la quarantena, e così mi sono buttata senza paura in questa raccolta. Dopo la piacevolissima sorpresa de La terza geografia di Carmine Valentino Mosesso (LEGGI QUI la mia recensione) sempre per Neo, mi sono buttata decisamente predisposta.

L’amore non apprezzo però ha un registro completamente diverso e infatti le due raccolte non sono paragonabili. Qui non ho avuto l’impressione di trovarmi di fronte a poesia, almeno non nel senso tradizionale. Bravuomo (e sorrido mentre lo scrivo) si prende gioco delle parole, le abbina, le mescola provocando in noi una reazione sempre diversa ma che tende sempre al sorriso, talvolta amaro, talvolta leggero. Mi sono sentita un po’ stordita alla fine della lettura, come dopo un Negroni di troppo.

Ne L’amore non apprezzo infatti, ci sono l’amore, la solitudine e tanti Negroni!

Come si fa a capire se un libro di poesie è un bel libro di poesie? Lo capisci se dopo averlo letto ti viene voglia di scrivere poesie. Questo è uno di quei casi. Mi è venuta un’irrefrenabile voglia di scrivere.

L'amore non apprezzo - Arsenio Bravuomo - Neo edizioniCosì Guido Catalano scrive nella prefazione de L’amore non apprezzo. E in effetti un po’ di voglia di buttarmi ce l’ho. O almeno, questo poeta così insolito è riuscito a convincermi che forse la poesia è molto di più di quello che credo: è divertimento, è musica, è canzonatura, è irriverenza.

Ci sono poesie sugli innamorati, sugli schiavi, persino su Bob Dylan. Tutte diverse, tutte slegate e tutte unite da un linguaggio fresco, talvolta disturbante (ma forse io sono un po’ bigotta) e senza regole. Perché forse la poesia è proprio questo, l’assenza schemi.

Poi mentre un gesuita scalzo mi ha fatto un tatuaggio dietro il collo / a forma di anatema / ho visto le menti mediocri della mia generazione / mandare tutto in culo.

Non è una raccolta politicamente corretta: l’autore non perdona niente a nessuno, nemmeno a se stesso.

(…) io lo so no cos’è la liberazione/io al massimo son rimasto schiavo del lavoro impiegatizio/ del consumismo/ dell’imperialismo ideologico americano/ ma ho mai fatto la fame/ (se non volontariamente)/ h0 sempre dormito sotta un tetto/ho potuto studiare/leggere pressoché tutto quel che volevo/ pressoché senza censure varie.

Ma tra un brindisi, una canzone dedicata all’innamorata, e una riflessione, c’è anche spazio per lo sconforto e qui voglio riportarvi una poesia intera:

un classico

di notte le distanze si accorciano
ma gli occhiali da sole che porto
servon solo a coprirmi gli occhi
e il contorno infiammato di pianto

e il mondo è più freddo del solito
ma le scarpe per tutte le stagioni che ho
servon solo a non andar scalzo
a mettere un centimetro di suola in mezzo

di notte le distanze s’allungano
e la mia casa è nessuna casa
son niente che ‘l classico solipsista
pronto a scriver di bui e silenzi bui

e il mondo è più ostile del solito
ma io son peggio di un cane arrabbiato
prendo a calci un bidone dell’umido
che ho voglia solo di buttarmi via

 

 


L’amore non apprezzo è…

Scoperta. Non avevo idea di cosa fosse il poetry slam e ora grazie a L’amore non apprezzo l’ho scoperto. I poeti gareggiano e si sfidano a suon di versi e sono sincera, non pensavo si facesse in Italia.

Quelli che sostengono che il poetry slam non è poesia / no quelli non li odio, / mi siedo, / appoggio il mento a una mano (bellissima), / sorrido / e li guardo rosicare.

Ed è vero che Arsenio Bravuomo cattura e trasforma le mille luci della città, regalandole ai lettori che a loro volta le trasformano.  Se volete un consiglio leggetele ad alta voce (come sempre faccio per le poesie) e riuscirete ad apprezzarle di più.

Consigliato per chi ha voglia di evadere, per chi è in cerca di stimoli, per chi non ha paura di misurarsi con le forme che non conosce. Io lo so cosa vi state domandando: “Come mai non sei andata oltre alle tre stelle?”, perché pur avendo apprezzato la raccolta, non mi sono innamorata come era successo per Mosesso e per altri poeti.

 

three-stars

Alcune note su Arsenio Bravuomo

Arsenio Bravuomo

Arsenio Bravuomo, vive a Torino.Ha un blog dal 2001. Scrive poesie e dell’altro, e ovunque gli sia data la possibilità ne fa dei reading.
Suoi i libri Piccolo bastardo racconta (Seed, 2008), Son sempre solo (Miraggi, 2014) e Sia ringraziata la notte. Tales from imaginary landscapes (Miraggi, 2016).
Partecipa e vince ai poetry slam dal 2006.
È uno dei più attivi animatori della scena slammer torinese.

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