Cerca...
TOP

RECENSIONE: Causa di forza maggiore (Amélie Nothomb)

Causa di forza maggiore di Amélie Nothomb (Voland edizioni)
RECENSIONE: Causa di forza maggiore (Amélie Nothomb)

Causa di forza maggiore

Valutazione:
three-half-stars
Autore:
Traduttore:
Pubblicato da:
Data uscita:
20/02/2009

Pagine:
114
Genere:
ISBN:
886243023X
Acquista:

La trama

Nell'esistenza di un individuo assolutamente normale irrompe l'imprevisto: uno sconosciuto sceso da una Jaguar suona alla porta di casa, chiede di fare una telefonata e viene colpito da infarto appena composto il numero. Un segno del destino? Un complotto? Una sfida? Baptiste Bordave non sta a porsi troppe domande e, ispirato anche da una vaga somiglianza con il defunto, si impadronisce dei documenti, dei soldi, della macchina e cambia vita per sempre.Romanzo d'amore? Storia di spionaggio? Manuale per estremisti dello champagne? Ancora una volta Amélie Nothomb sovverte tutte le regole del gioco letterario, e affascina i lettori con una vicenda avvincente ed eccentrica, in cui il culto per le bollicine dorate ha un ruolo fondamentale.

 – Identità –

Causa di forza maggiore di Amélie Nothomb (Voland edizioni) è una storia dai contorni decisamente inquietanti.  Nothomb si diverte a provocare, spaventare e come sempre a portare all’eccesso comportamenti e sentimenti.

Causa di forza maggiore si divora e come tutti i racconti noir di Nothomb è decisamente imprevedibile. Lo dico subito: non ho dato quattro stelle perché il finale mi ha lasciato un po’ tiepida, avrei preferito qualcosa di forte, proprio come l’inizio del romanzo. Sono stata un po’ severa lo so, ma parliamo pur sempre di Amélie e da lei mi aspetto sempre la perfezione.

Baptiste Bordave è il protagonista di Causa di forza maggiore, quando il libro si apre, Baptiste viene subito avvertito da uno sconosciuto incontrato a una festa: ““Se le muore inopinatamente un ospite in casa, si guardi bene dall’avvertire la polizia”.

Che conversazione bizzarra penserete, ma i personaggi di Nothomb sono sempre  inclassificabili e imprevedibili. Il giorno dopo, Baptiste apre la porta a un altro sconosciuto  che gli chiede di poter usare il telefono.  Sarà la sua ultima telefonata. Lo sconosciuto si accascia a terra morto senza riuscire a proferire parola mentre dall’altro capo del telefono una voce femminile risponde “Pronto?”. Comincia così la storia di Baptiste che decide di non chiamare la polizia, come gli era stato consigliato il giorno prima, e una volta presi i documenti e le chiavi della macchina del cadavere è pronto a fuggire… o meglio a tornare a casa.

Baptiste assumerà l’identità di Olaf, lo svedese morto. Fuga in direzione Versailles dove troverà ad attenderlo una maestosa villa con vetrate enormi e una bellissima moglie amante dello champagne.

L’incubo di avere un morto in casa si è trasformato in sogno. Baptiste diventa Olaf e trascorre le sue giornate a dormire e ad aspettare la moglie senza nome che mangia pochissimo ma beve moltissimo.

Le menzogne hanno curiosi poteri: chi le inventa gli obbedisce.

Ed è proprio così per Olaf. Baptiste non esiste più, è morto in quell’appartamento dove verrà ritrovati giorni dopo. Olaf diventa presto un marito innamorato, un uomo pigro, un amante dell’arte e dello champagne.

I continenti possiedono una linea di demarcazione delle acque, luogo misterioso a partire dal quale i fiumi decidono di scorrere verso est o verso ovest, verso nord o verso sud. Il corpo umano possiede una linea di demarcazione dello champagne, geografia ancora più misteriosa, a partire dalla quale il vino dorato smette di scorrere verso l’intelligenza per refluire in direzione del grande caos.

Baptiste da uomo mediocre si trasforma in un uomo brillante (?) e con una vita decisamente pericolosa. Cosa succede quando si decide di diventare un’altra persona? Causa di forza maggiore è un romanzo incalzante, accattivante e dai risvolti decisamente inaspettati.


Causa di forza maggiore è…

Un libro sull’identità. Mi sono divertita a leggere questa storia in apparenza strampalata. Altro non è che il racconto rimaneggiato (e riletto alla maniera cinica e spietata di Nothomb) del Fu Mattia Pascal e di tante altre novelle sull’identità.  Cambiare pelle, fuggire, diventare chi si sognava può essere un incubo o un meraviglioso sogno a seconda dei punti di vista.

Avrei voluto un colpo di scena finale, non c’è stato ma questo è cercare il pelo nell’uovo me ne rendo conto. Causa di forza maggiore è un racconto godibilissimo e no, non guarderete più lo champagne nella stessa maniera.

Consigliato per chi è in cerca di una storia incalzante, avvincente e spietata come la penna di Nothomb.

ACQUISTA QUI il libro link affiliati 

 

 

three-half-stars

Alcune note su Amélie Nothomb

Amélie Nothomb

Nata nel 1967 a Kobe, Giappone, trascorre l’infanzia e la giovinezza in vari paesi dell’Asia e dell’America, seguendo il padre diplomatico nei suoi cambiamenti di sede. A 21 anni torna in Giappone e lavora per un anno in una grande impresa giapponese, con esiti disastrosi e ironicamente raccontati in Stupore e tremori. Rientrata in Francia, propone un suo manoscritto a una solida e storica casa editrice, Albin Michel. Igiene dell’assassino esce il 1° settembre del ’92 e conquista subito molti lettori. Da allora pubblica un libro l’anno, scalando a ogni nuova uscita le classifiche di vendita. Ha ottenuto numerosissimi premi letterari tra cui il Grand Prix du roman de l’Académie Française e il Prix Internet du Livre per Stupore e tremori, il Prix de Flore per Né di Eva né di Adamo ‒ da cui nel 2015 è stato tratto il film Il fascino indiscreto dell’amore di Stefan Liberski ‒ e due volte il Prix du Jury Jean Giono per Le Catilinarie e Causa di forza maggiore. Oggi vive tra Parigi e Bruxelles.

«

»

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Segui @lalettricecontrocorrente