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RECENSIONE: Campo di battaglia (Carolina Capria)

Campo di battaglia - Carolina Capria - Effequ
RECENSIONE: Campo di battaglia (Carolina Capria)

Campo di battaglia. Le lotte dei corpi femminili

Valutazione:
four-stars
Autore:
Pubblicato da:
Data uscita:
29/01/2022

Pagine:
181
Genere:
ISBN:
9791280263209
ASIN:
B09SQ6MWRW
Acquista:

La trama

Dal primo sangue alla vecchiaia, il corpo femminile diventa oggetto di discussione, contese, critiche e giudizi. Non soltanto dai media: la stessa società dispone criteri specifici, e talvolta contraddittori. Devi essere forte, ma delicata. Devi essere bella, ma naturale. Devi essere assertiva, ma accondiscendente. Esiste una maniera di venirne fuori, di non rendere tutto questo una forma di schiavitù? Attraverso un'accurata, appassionata eppure semplice analisi critica delle convenzioni e imposizioni su ciascuna parte del corpo femminile, Carolina Capria (@lhascrittounafemmina), che da lungo tempo indaga questo tema in chiave 'pop'' si risponde che la via d'uscita sta nel vedersi per intero, e non dover essere, ma volerlo.

Campo di battaglia - Carolina Capria - EffequCampo di battaglia Le lotte dei corpi femminili di Carolina Capria (effequ) è un saggio che ho amato moltissimo. Ci ho messo come al solito un bel po’ prima di leggerlo (l’avevo preso mesi fa) ed è stata una bellissima sorpresa. Campo di battaglia è un saggio breve ma illuminante.  Con uno stile accattivante e semplice Capria getta nuova luce su dinamiche che credevo di conoscere.

Questo è un saggio e non mi sembra la recensione il modo giusto per parlarne ecco perché ho scelto di consigliarvi cinque motivi per leggere Campo di battaglia.

Parole semplici per concetti complessi

Io so che quando si parla di saggio qualcuno pensa: “No, ho bisogno di una lettura leggera” e invece questo saggio scorre come un romanzo. Le parole di Capria sono chiare, coinvolgenti e vanno dritte al punto. Gli esempi sono pratici e di impatto. Capria ci toglie il prosciutto dagli occhi e mostra come anche i modi di pensare di chi si sente libero siano in realtà condizionati dallo sguardo della società. Uno sguardo – neanche a dirlo – tipicamente maschile.

Non guarderete più gli spot con gli stessi occhi

“La cellulite è una malattia” o “Prendetevi cura di voi stesse” (o parole simili) sono alcuni spot che tutti noi abbiamo sentito e visto alla TV. Capria svela il meccanismo: la cellulite è sempre esistita, non è mai stata un problema ma ora il messaggio è che non solo va eliminata, ma va fatto con gioia. Se non stai in casa a bendarti o incremarti allora no, non ti prendi cura di te stessa. E io ho sempre creduto di farlo quindi le parole mi hanno colpito dure come uno schiaffo.

Le donne non sono l’utero che possiedono

Chi di noi non si è mai sentita rivolgere le domande: “Sposata? Figli? Eh pensaci bene perché il tempo passa e poi ti penti”. Come se la vita della donna ruotasse sempre e solo intorno alla possibilità di fare figli senza mai mettere in conto che magari una persona può anche non pentirsi e no, non volere figli non è una colpa:

la totale coincidenza tra una donna e il suo utero: malessere o benessere di una donna sono legati solo ed esclusivamente al funzionamento e all’uso che si fa della vagina.

Ho trovato così vera questa frase che mi ha fatto spavento.

Dimostra che non siamo padrone del nostro corpo

Una delle parti che mi ha colpito di più è senza dubbio quella in cui Capria dimostra che le donne sono solo custodi di un corpo che deve rimanere immacolato, conservato e non vissuto, consumato, “paciugato”. Le donne a una certa età devono pettinarsi in un certo modo, vestirsi di conseguenza…

Il corpo che abitiamo coi nostri tempi e i nostri modi può diventare nostro. Un passo alla volta, possiamo iniziare a guardarlo con i nostri occhi e non attraverso quelli della società, e riappropriandoci così della sua forza.


Il corpo è un campo di battaglia

Il nostro corpo è un campo di battaglia e lo è anche a causa delle donne stesse che hanno così interiorizzato lo sguardo della società che i ragionamenti, i commenti sulle altre sono viziati da questo sguardo distorto. Veniamo educate fino da piccole alla bellezza come valore assoluto: le bambine sono belle e se non lo sono devono fare di tutto per sembrare almeno graziose.

Le bambine iniziano a sentirsi dire che sono belle e carine nell’istante in cui vengono al mondo. A differenza dei maschi, però, che alla nascita vengono anche loro giustamente inondati di complimenti, per le femmine quello è solo l’inizio di un martellamento incessante che andrà avanti per tutta la vita.

Dai capelli bianchi alla cellulite passando per i commenti acidi delle donne sulle donne, tutte le battaglie consapevoli e non, vengono svelate e questo libro sembra dire: tocca a te.

Tocca a noi.

four-stars

Alcune note su Carolina Capria

Carolina Capria

Carolina Capria vive a Milano, dove ha iniziato la propria carriera da autrice per la TV, è stata ideatrice e sceneggiatrice di episodi per serie Piloti e per Camera Café. È autrice di libri per ragazzi, tra cui 4 amici online! (Piemme 2011), Quasi fratelli (Mondadori, 2013), La circonferenza di una nuvola (Harper Collins 2019). Insieme a Mariella Martucci è autrice di numerose opere tra cui le serie La Banda delle Polpette (Mondadori 2012-2013), Jo Corallina (Mondadori 2014), e Berry Bees, (Fabbri editori 2018, da cui è tratta la serie animata di Rai Gulp, 2019). È autrice e ideatrice della notissima pagina Instagram L’ha scritto una femmina, con cui promuove la letteratura femminile e abbatte pregiudizi e discriminazioni di genere.

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