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RECENSIONE: Wonder ( R. J. Palacio)

Wonder - R.J.Palacio
RECENSIONE: Wonder ( R. J. Palacio)

Wonder

Valutazione:
three-half-stars
Autore:
Traduttore:
Pubblicato da:
Data uscita:
07/05/2013

Pagine:
287
Genere:
ISBN:
8809058348
ASIN:
B00COMNYLE
Acquista:

La trama

Wonder è la storia di Auggie, nato con una tremenda deformazione facciale, che, dopo anni passati protetto dalla sua famiglia per la prima volta affronta il mondo della scuola. Come sarà accettato dai compagni? Dagli insegnanti? Chi si siederà di fianco a lui nella mensa? Chi lo guarderà dritto negli occhi? E chi lo scruterà di nascosto facendo battute? Chi farà di tutto per non essere seduto vicino a lui? Chi sarà suo amico? Un protagonista sfortunato ma tenace, una famiglia meravigliosa, degli amici veri aiuteranno Augustus durante l'anno scolastico che finirà in modo trionfante per lui. Il bellissimo racconto di un bambino che trova il suo ruolo nel mondo. Il libro è diviso in otto parti, ciascuna raccontata da un personaggio e introdotta da una canzone (o da una citazione) che gli fa da sfondo e da colonna sonora, creando una polifonia di suoni, sentimenti ed emozioni.

 – Originale – 

Wonder di R. J. Palacio (Giunti), è un libro originale e pieno di amore. Non ho mai letto nulla di simile, ed è la prima volta in cui mi imbatto in una storia per bambini che però è adatta a qualunque età. Anzi, penso che dovrebbe essere obbligatorio leggere questo libro a scuola.

Wonder è la storia di Auggie, nato con una tremenda deformazione facciale, il suo sogno è quello di essere come gli altri bambini, non essere fissato o preso in giro quando cammina per strada. Ha subito ventisette operazioni chirurgiche e non è mai andato a scuola.

So di non essere un normale ragazzino di dieci anni. Sì, insomma, faccio cose normali, naturalmente. Mangio il gelato. Vado in bicicletta. Gioco a palla. Ho l’Xbox. E cose come queste fanno di me una persona normale. Suppongo. E io mi sento normale. Voglio dire dentro.
Ma so anche che i ragazzini normali non fanno scappare via gli altri ragazzi normali fra urla e strepiti ai giardini. E so che la gente non li fissa a bocca aperta ovunque vadano.
Se trovassi una lampada magica e potessi esprimere un desiderio, vorrei avere una faccia così normale da passare inosservato. Vorrei camminare per strada senza che la gente, subito dopo avermi visto, si volti dall’altra parte. E sono arrivato a questa conclusione: l’unica ragione per cui non sono normale è perché nessuno mi considera normale.

I suoi genitori, un giorno gli propongono di andare a scuola. Auggie è terrorizzato. Sa quanto possono essere crudeli ragazzini ed insegnanti ma, alla fine accetta: potrà smettere di andarci quando vuole.

Le persone non sono mai solo buone o cattive. Qualcuno che reputava amico lo ferirà, per conformismo, mancanza di coraggio… e perché tutti prima o poi commettono degli errori.

Comincia per lui un’avventura impegnativa, raccontata in prima persona, che lo porterà a fare delle scelte, a subire delusioni ma a trovare anche tanto amore.

Appassionato di Guerre Stellari, ha portato per due anni della sua vita, un casco in testa, anche in piena estate. Solo così si sentiva bene, inutile dire che la sua festa preferita è Halloween, l’unico giorno in cui lui può passare inosservato.

I genitori di Wonder sono costretti a sopportare numerose difficoltà, ma sono un grande esempio di tenacia e determinazione, non nascondono le loro debolezze e riescono addirittura a  farne un punto di forza.

Ignoreranno gli adulti che faranno photoshoppare la foto di classe per nascondere il loro bambino deforme, ignoreranno le cattiverie, gli sguardi spaventati e invadenti.

Il libro è diviso in diverse parti, o meglio in diversi punti di vista. Ci sarà il punto di vista di Olivia, la sorella di August che spiegherà cosa significhi vivere con un’altra persona bisognosa di attenzioni e di cure costanti. Parleranno gli amici di Auggie, e varie persone che ruotano attorno alla vita di questo ragazzino.

Ammetto che alla fine mi è scappata una lacrima di commozione. E’ difficile parlare di questa storia senza svelare troppo.

«La grandezza  – ha scritto Beecher –  non risiede nell’essere forti, ma nel giusto uso che si fa delle forza. E’ il più grande colui la cui forza trascina il maggior numero di cuori grazie al richiamo del proprio».

Quando arriverete a quel punto… Wonder vi avrà già trascinato, e non potrete che essere d’accordo.

Wonder è…

Un libro che non può lasciare indifferenti. Mi ha colpito molto l’onestà dell’autrice, come le è venuta l’idea di scrivere Wonder?

L’idea mi venuta nel 2007 quando ero seduta su una panchina con i miei due figli e ho visto passare una bambina che aveva evidentemente la sindrome di Treacher-Collins, una rara malattia ereditaria che colpisce le fattezza di una persona lasciando inalterato tutto il resto. Ciò che mi ha colpito non è stata la ragazzina ma la mia reazione: sono stata presa dal panico, temevo che mio figlio di tre anni vedendola avrebbe reagito urlando come aveva fatto alla festa di Halloween. Mi sono alzata di scatto come punta da una vespa, ho chiamato l’altro figlio mi sono allontana di corsa. Alle mie spalle ho sentito la madre della ragazzina che con voce molto calma diceva ”Forse è ora di tornare a casa”. Mi sono sentita un verme e non riuscivo a dimenticarmi di quest’esperienza.

E questo mi è sembrato un motivo sufficiente per leggere il libro.

three-half-stars

Alcune note su R.J. Palacio

r j palacio

Nata nel 1964, R.J. Palacio ha lavorato per vent’anni in editoria come grafica e art director. Palacio è il suo pseudonimo, ispirato al nome della madre di origini colombiane. Il libro è il suo primo lavoro letterario.
Vive a New York con il marito, due figli e due cani. Nei primi mesi dopo l’uscita di Wonder ricevuto numerosissimi riconoscimenti, tra cui: New York Times Notable Book for Children;  N.1 tra i Best per ragazzi di Amazon.com; Best per libri per ragazzi di WASHINGTON POST, PUBLISHERS WEEKLY, KIRKUS, SCHOOL LIBRARY JOURNAL e BOOKLIST.

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