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RECENSIONE: Scura è la notte, luminose le stelle (Paul Broks)

Scura è la notte luminose le stelle - Paul Broks - Atlantide edizioni
RECENSIONE: Scura è la notte, luminose le stelle (Paul Broks)

Scura è la notte, luminose le stelle

Valutazione:
four-stars
Autore:
Traduttore:
Illustratore:
Pubblicato da:
Data uscita:
21/10/2019

Pagine:
325
Genere:
ISBN:
9788899591342
Acquista:

La trama

Dopo la morte della moglie Kate, Paul Broks, noto neuropsicologo inglese, si trova ad affrontare una delle esperienze più dolorose e insieme più profonde della sua vita: l’esplorazione del lutto e del dolore che ne deriva.
Inizia così un viaggio di conoscenza che lo porterà a confrontarsi con il proprio passato e il ricordo dell’amore che lo ha legato e lo lega ancora a Kate, e soprattutto con ciò che sino a quel momento non è riuscito a vedere davvero, di sé e del mondo che lo circonda.
Per farlo non saranno sufficienti i mezzi scientifici di cui dispone, ma dovrà avventurarsi in territori incerti e visionari quali quelli del mito, della letteratura e delle teorie quantistiche della fisica contemporanea, interrogandosi sul mistero della natura profonda dell’io e della coscienza individuale, che è, scrive, “una creatura della quarta dimensione: il tempo”.
Cosa significa dunque essere umani, e cosa è, se esiste, l’anima? E il mondo stesso, si chiede Broks, non è forse un’illusione che ci costruiamo giorno per giorno?

 – Esistenza –

Scura è la notte, luminose le stelle di Paul Broks (Atlantide) è un libro molto difficile da presentare. 

Scura è la notte luminose le stelle - Paul Broks - Atlantide edizioniNei giorni scorsi, attraverso i social, vi avevo anticipato le difficoltà e la bellezza di questa lettura. Paul Broks è un neuropsicologo che parte da un’esperienza personale dolorosissima: la perdita della moglie a causa del cancro. Allora parliamo di un’autobiografia? Non proprio perché c’è  anche molta finzione in Scura è la notte, luminose le stelle. Allora parliamo di un romanzo? Ancora no perché vengono riportati i casi di pazienti seguiti in passato dallo stesso Broks e poi ci sono i miti greci, gli episodi ai confini della realtà e ancora gli studi di neurologia, medicina e psicologia… ecco quindi è un saggio? No, nemmeno.  Si parla di mente, di anima, di credenze e il confine tra scienza e mito qui non  è così netto come si potrebbe pensare. Scura è la notte, luminose le stelle è tutti i generi che abbiamo citato mescolati insieme: è un ” libro esperienza” che cancella, fa tremare, piega e confonde i confini esistenti e ci porta verso la domanda più importante di tutte: cosa significa essere umani?

Durante la lettura mi sono chiesta spesso come avrei potuto parlarvi di un libro così e sapevo che sarebbe stato molto difficile. So anche che per comprarlo vi dovrete fidare: non potrò raccontarvi tutto, non potrò spiegarvi le teorie o raccontarvi ogni mito riportato, ma potrò provare a rendere – almeno in parte – la magia e la malinconia che si respirano in questo libro.

La grande protagonista del libro è all’apparenza Kate che però diventa uno strumento nelle mani di autore e lettore. E’ la sua tragica assenza la molla che fa scattare le riflessioni che partono da lontano, dall’inizio del mondo.  Lo so che sembra una banalità ma non lo è. Il lutto spesso rade al suolo le nostre vite. Niente torna più come prima, tutto va riorganizzato, ripensato, rivissuto in un modo che il nostro cervello fa fatica a  immaginare e addirittura all’inizio a percepire. Da lì, come matrioske i pensieri partono a catena fino a riflettere sul nulla più assoluto.

Scura è la notte luminose le stelle - Paul Broks - Atlantide edizioniRicordo che da bambina mi capitava di svegliarvi di notte (un disturbo che mi tiene spesso compagnia anche adesso) e arrivare a pensare al niente. Niente scoppio di pianeti, nessun Dio che decide di creare un mondo in sette giorni, niente di niente. Non una persona sulla terra, non un pensiero nelle teste… mi ha sempre scioccato pensare al niente come mondo alternativo a questo. Un mondo in cui non c’è nulla, un mondo che non è appunto… nulla.

Le domande di Broks sono le domande di tutti noi: da dove veniamo, perché siamo qui… ma il suo approccio è inedito (almeno per me) perché mescola scienza, letteratura, casi clinici che lasciano di sasso e il proprio dolore personale.

Gli strumenti scientifici servono a spiegare i processi della mente o forse solo il funzionamento del cervello ma sicuramente non bastano a chiarire tutto. Le nozioni scientifiche, alcuni capitoli sono decisamente complessi e ho dovuto rileggerli un paio di volte, illuminano un po’ del mistero umano ma non lo chiariscono del tutto.

Immaginate di intraprendere un viaggio, il vostro compagno sarà proprio Broks che si mostrerà senza veli. Insieme a lui osserverete l’orologio che ha regalato a sua moglie prima che morisse. Lo guarderete con dolore quando sentirete che quelle maledette lancette si muovono ancora. Vi chiederete spontaneamente se forse, in qualche universo parallelo non sia possibile cambiare il destino di Kate. Se Paul non l’avesse conosciuta forse potrebbe essere ancora viva? Se il tempo non scorresse così come siamo abituati a credere, ma si potesse tornare indietro, cambiare il destino… cosa faremmo? La condanneremmo alla morte non cambiando nulla o la salveremmo scegliendo di non amarla?

No, se ci troviamo qui è per l’azione delle forze fisiche cieche dell’universo, dell’evoluzione della vita sulla terra e delle contingenze della storia umana. Siamo qui perché siamo qui perché siamo qui, come cantavano i soldati durante la Prima guerra mondiale.
Non abbiamo voce in capitolo nell’esser nati, e il fatto stesso che esistiamo è un improbabile caso fortuito: quella madre specifica; quel padre specifico; quello specifico ovulo tra i milioni con cui la donna è nata; quello specifico spermatozoo tra i 250 milioni rilasciati di media da un’eiaculazione. Un’immensa serie di eventi, grandi e piccoli, determina il nostro sviluppo dal concepimento al momento presente.
Mio padre, un rifugiato lettone, arrivò in Inghilterra nel porto di Hull nel 1947. Insieme ai suoi connazionali venne portato nello Shropshire per lavorare la terra. Lì, un giorno, incontrò mia madre che attraversava la campagna in bicicletta. Aveva bucato una gomma; lui la riparò. Quindi, se devo la mia esistenza alla Seconda guerra mondiale, e alla condizione di espatriato di mio padre, la devo anche, né più né meno, a un chiodo abbandonato su una strada di campagna.
Io e mia moglie ci siamo incontrati perché io persi un autobus e feci tardi a un appuntamento con un’altra persona. «Sembri un po’ perso», mi disse. I nostri figli e nipoti devono la loro esistenza alla mia mancanza di puntualità, così come a un chiodo sulla strada e alla Seconda guerra mondiale. Eccetera, eccetera. Siamo qui perché siamo qui perché siamo qui.

Scura è la notte luminose le stelle - Paul Broks - Atlantide edizioniSe ho amato subito questa prima parte devo ammettere che ad avermi completamente conquistato è stata quella de Il labirinto, l’ultima. Dopo essere stata in compagnia di Frank che non sa distinguere l’orecchio dalla caviglia, dopo aver vissuto in compagnia di Apollo, dopo essere stata accanto all’ossigeno di Kate speravo nelle pagine finali del libro di poter approdare in un posto conosciuto, rassicurante. Ho pensato prima di cominciarla: “D’accordo Broks mi ha portato nel mondo delle allucinazioni, dei disturbi mentali, mi ha fatto piangere raccontandomi le ultime ore della moglie, mi ha confuso con i discorsi sulla coscienza, conquistato con quelli della percezione,  mi ha affascinato con le nozioni sugli atomi, mi ha inquietato trascinandomi nell’Ade…  ma ora mi condurrà verso una calda rassicurazione… deve essere così. Broks domanda quello che io non avrei il coraggio di chiedere, quindi merita delle risposte”, questo mi sono augurata prima di approcciarmi all’ultima parte. Ma questo è un libro vero, pieno di vita e la vita non ha sempre il suo lieto fine. Forse per questo Il labirinto è la chiusura più adatta: non termina.  Broks ci apre diversi mondi: dentro e fuori dal cervello. Metafore, allegorie, similitudini… chi può dirlo. Forse in questo libro ognuno di noi, in base alle proprie esperienze può vedere qualcosa di diverso. Conosci te stesso  è una promessa che ci facciamo spesso. Quante volte l’abbiamo mantenuta? Persi nel labirinto della vita di Broks e nella nostra, Scura è la notte, luminose le stelle ci conduce, beffardamente alle parole iniziali:

«Tu non sai quanto sia preziosa la vita. Pensi di saperlo, ma non è così».


Scura è la notte, luminose le stelle è…

Scura è la notte luminose le stelle - Paul Broks - Atlantide edizioniUn libro sull’esistenza. Leggendo queste quattrocento pagine si può imparare così tanto. Certo, ci sono parti difficili lo ammetto. Non sono un’amante della scienza o della psicologia ma il suo modo di raccontare è coinvolgente e l’alternanza dei capitoli tra mitologia, ricordi e scienza, rende più scorrevole la lettura.

Non è un libro da libreria. Scura è la notte, luminose le stelle è un libro da comodino. Pagine da tenere a portata di mano. Il libro di Broks va vissuto, servirà per interpretare una situazione, per consolare, per guardare in faccia il dolore, per abbandonarsi, per non smettere di farsi le domande più importanti, certi che le risposte che aspettiamo non arriveranno mai.

Non parlo mai dei prezzi dei libri. Questo, che ho comprato al Book Pride di Genova, costa trenta euro. Sono tanti lo so, ma oltre al fatto che stiamo parlando di un oggetto molto particolare (tutti gli Atlantide sono in edizione numerata e stampati su carta pregiata), è soprattutto un volume ricco di contenuti e con un grande studio alle spalle.  Alla fine dei capitoli sarete  avrete imparato qualcosa che (forse) ignoravate e questo, non ha prezzo.

Consigliato per chi ha coraggio e vuole buttarsi in un viaggio impegnativo, folle, tortuoso e rischioso ma necessario.

four-stars

Alcune note su Paul Broks

Paul Broks

Paul Broks è uno scienziato e neuropsicologo inglese. Scura è la notte, luminose le stelle è il suo secondo libro.

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