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RECENSIONE: La principessa ballerina (Stefania Colombo)

La principessa ballerina - Stefania Colombo - Morellini editore
RECENSIONE: La principessa ballerina (Stefania Colombo)

La principessa ballerina

Valutazione:
three-stars
Autore:
Pubblicato da:
Data uscita:
18/03/2021

Pagine:
144
Genere:
ISBN:
9788862988292

La trama

Il testo intreccia due storie, quella di una nave e quella di un bambino che diventa uomo. Sul piroscafo Principessa Mafalda si sono imbarcate alcune tra le più grandi personalità del tempo, da Luigi Pirandello a Guglielmo Marconi, ma la sua leggenda ha inizio già un anno prima della sua nascita, quando la nave gemella, Principessa Jolanda, affonda proprio al momento del varo. E si perpetua anche in seguito, con il naufragio del Mafalda stesso nel 1927. Ad accompagnare la vicenda del piroscafo c'è Menico, figlio di uno dei capisquadra dei cantieri navali di Riva Trigoso. Tra ribellioni, innamoramenti e momenti di crescita, Menico e Mafalda riportano in vita un'epoca non molto lontana, in cui l'esistenza dell'uomo e quella del piroscafo si incontrano nel momento in cui Menico si imbarca sul Mafalda, nel corso dell'ultimo viaggio prima del naufragio del 1927. Due storie universali, capaci di parlare di un'Italia che non c'è più e di un'umanità che non si smette mai di cercare, qui o altrove.

 – Poesia –

La principessa ballerina di Stefania Colombo (Morellini) è il racconto della vita di Domenico e al tempo stesso la ricostruzione della vera storia della principessa Mafalda, una nave soprannominata ballerina.

La principessa ballerina - Stefania Colombo - Morellini editoreQuando Sara Rattaro mi ha proposto di leggere questa storia ambientata in parte nei cantieri di Riva Tirgoso, non ho potuto (e soprattutto non ho voluto) dire di no. Ho un debole per i libri ambientati nei luoghi che conosco, specialmente quelli della mia Liguria.

La principessa ballerina è un romanzo molto breve, potremmo dire che è racconto, ricchissimo di sfumature. Ci sono poesie, canzoni, odori e rumori della tradizione ligure. C’è la sofferenza, quella accumulata dopo la Prima Guerra Mondiale e la fatica, quella che si respira nei cantieri navali.

Sono i primi anni del Novecento quando viene varata la Principessa Iolanda, nave che colò a picco subito tra lo stupore generale e le risate di bambini e giornalisti. Destino diverso per la sorella Principessa Mafalda che però qualche particolarità ce l’ha:

La Principessa Mafalda ondeggia non poco; durante la sua vita ondeggerà sempre di più, fino a meritarsi il nome di balaina, “ballerina”, in uno dei tanti dialetti liguri che si mischiano nelle taverne, a Sampierdarena, quartiere di Genova”.

Alla storia della nave si intreccia inevitabilmente quella di Menico, che non sarà mai Domenico se non per l’anagrafe, che dopo essersi innamorato ha deciso di partire per essere uomo.

Menico prende la sacca e va al porto.
Il porto di Genova.
E dice che sa navigare e ha studiato i motori a scuola.
E chiede di potersi imbarcare sulla Principessa Mafalda.
Per diventare uomo nel ventre del mare.

Prima di diventare come gli amati Montale e Ungaretti vuole accumulare l’esperienza necessaria nel mondo e quindi sceglie di imbarcarsi. E con lui salpiamo alla scoperta dell’oceano e ancora una volta della fatica.

In fondo la vita di un bambino è eterna, ma quando si diventa adulti ci si scopre mortali, e allora si smette di dire “no!” e si inizia ad approfittare della vita, che scivola via veloce, troppo veloce.

La principessa ballerina - Stefania Colombo - Morellini editoreLo scoprirà molto presto Menico e anche noi lettori che con apprensione e commozione seguiamo queste due vicende, appunto, inevitabilmente collegate e dal destino tragico.

Ad avermi colpito sono state soprattutto le parole: La principessa ballerina è un libro brevissimo. Colombo usa davvero poche frasi ma precise, in grado di evocare lo spirito del tempo e della famiglia di Menico. In grado di descrivere una terra “aspra, ostinata e superba”. La mia Liguria, dove le persone parlano poco, riflettono molto.

Colombo non dimentica nemmeno di descrivere l’aria di angoscia che si respirava: l’ascesa del fascismo e la catastrofe che si sarebbe susseguita. Tutto in una manciata di pagine.


La principessa ballerina è…

Poesia. Molto belle le parti in cui Menico si innamora, altrettanto emozionanti quelle in cui scopre l’amore per la poesia e per i libri.

Avrei preferito qualche dettaglio in più sulla famiglia di Menico e sulla vita a bordo ma La principessa ballerina è un libro appassionante e commovente, a tratti spietato.

Consigliato per gli amanti delle storie brevi ma intense, per chi vuole scoprire qualcosa di più sulla nostra terra che ha dato alla luce poeti e marinai.

 

three-stars

Alcune note su Stefania Colombo

Stefania colombo

Nasce a Milano nel 1979. Affascinata dal potere creativo della parola si interessa dapprima al potere performativo del linguaggio, lavorando come avvocato penalista dal 2004 al 2013. Contemporaneamente si forma come attrice, autrice e regista. Trasferitasi a Parigi, dove vive attualmente, ottiene un Master in Études Théâtrales alla Sorbonne Nouvelle-Paris 3. È membro del collettivo artistico La portée e della compagnia Il Palinsesto. Ha collaborato al libro A tutto sport, edito da La Spiga (2016).

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