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RECENSIONE: Kurtz (Jean-Marc Aubert)

Kurtz - Jean-Marc Aubert - Prehistorica editore
RECENSIONE: Kurtz (Jean-Marc Aubert)

Kurtz

Valutazione:
four-stars
Autore:
Traduttore:
Pubblicato da:
Data uscita:
18/11/2021

Pagine:
140
Genere:
ISBN:
9788831234108
Acquista:

La trama

“Le questioni sessuali non mi hanno mai interessato, più di tanto. La stessa parola «sesso» mi infastidisce perché indica sia l’organo sia l’atto e quindi crea confusione. Finora, del resto, la mia vita sessuale si è svolta all’insegna della più assoluta normalità. Certo mi è capitato di frequentare qualche prostituta, ma più per necessità che per curiosità. C’è da dire, infine, che in società lascio volentieri campo libero alle persone carismatiche che ho intorno, preferisco guardare le altrui manovre di seduzione che il più delle volte mi sorprendono per la loro grossolanità. Mi riferisco alla grossolanità del desiderio che rende le frasi allusive e i taciti accordi tra futuri amanti immediatamente osceni.”
Incontrare l’irresistibile Laure ha cambiato tutto nella vita del nostro eroe, essere terribilmente banale che si immaginava condannato a una vita scialba. Se il suo desiderio è assoluto, il suo oggetto è più delicato da raggiungere poiché la signora in questione non ama la precipitazione e invita il suo spasimante a una sublime celebrazione carnale… qualche mese più tardi… giusto il tempo che lui si prepari intellettualmente, ¬fisicamente e sessualmente! Quando, durante i loro rendez-vous preliminari, i due parlano di Kurtz (soprannome del “membro” di questa curiosa associazione), parlano di letteratura, nella fattispecie di Joseph Conrad, la loro comune passione.

– Crudeltà –

Kurtz di Jean-Marc Aubert (Prehistorica editore) è un libro impossibile da raccontare. La trama è praticamente inesistente e il cuore del libro è una tensione costante, a tratti grottesca, a tratti spaventosa.

Crederete tutti di sapere chi è Kurtz non appena leggerete il mio indizio: Cuore di tenebra. E sì in un certo senso il Kurtz di cui parliamo è quello di Conrad e… in un certo senso no, non lo è.

Kurtz - Jean-Marc Aubert - Prehistorica editoreSe Aubert mi aveva già conquistato con Argomentazione di Linès – Fellow (LEGGI QUI la mia recensione) con Kurtz, fa un passo in più, e  si riconferma un grande (folle) autore. Entrambi questi libri hanno un punto di contatto: la crudeltà. In Argomentazione  troviamo un dottore senza scrupoli e con i peli sullo stomaco che si diverte, in nome della scienza o semplicemente della crudeltà, a fare “esperimenti” su un paziente; in Kurtz a comandare, oltre a un’evidente e crescente tensione erotica, è una donna imperscrutabile tanto quanto è affascinante.

Ma procediamo con ordine. Il nostro protagonista è un uomo senza arte né parte. Non ha passioni particolari, non ha molti amici, non ambisce a risultati o obiettivi… insomma è un mediocre. Ma, attenzione, perché Kurtz non ha nulla di simile agli antieroi dei romanzi che siamo abituati a incrociare.

La sua vita cambia quando incontra Laure, la donna più affascinante che abbia mai visto. Quello sarà il principio e la fine di tutto.

Le questioni sessuali non mi hanno mai interessato, più di tanto. La stessa parola «sesso» mi infastidisce perché indica sia l’organo sia l’atto e quindi crea confusione. Finora, del resto, la mia vita sessuale si è svolta all’insegna della più assoluta normalità. Certo mi è capitato di frequentare qualche prostituta, ma più per necessità che per curiosità. C’è da dire, infine, che in società lascio volentieri campo libero alle persone carismatiche che ho intorno, preferisco guardare le altrui manovre di seduzione che il più delle volte mi sorprendono per la loro grossolanità. Mi riferisco alla grossolanità del desiderio che rende le frasi allusive e i taciti accordi tra futuri amanti immediatamente osceni.

Kurtz - Jean-Marc Aubert - Prehistorica editoreMa con Laure è tutto diverso. Comincerà così un’estenuante e diciamolo, avvincente preparazione di ogni singolo dettaglio. Il nostro protagonista si risveglia infatti da un lungo e pesante sonno: la vita di prima così grigia e piatta si trasformerà improvvisamente  in una scalata ardua e ricca di colpi di scena.

L’atto sessuale con Laure non può consumarsi senza una pianificazione certosina. Prima della fusione dei corpi occorre diventare l’amante perfetto o almeno provare a trasformare ogni muscolo, coltivare la resistenza… Comincia così un conto alla rovescia di cinque mesi: la data finale è quella del 27 maggio. Nulla sarà lasciato al caso e durante le pagine (tanto lo so che lo divorerete senza fermarvi) sentirete l’odore dell’impazienza, vedrete il colore del sangue, respirerete l’eccitazione incontenibile e non potrete fare a meno di ridere  perché in fondo, anche se non vorrete ammetterlo, sarete conquistati dalla penna di Aubert, che vi convincerà di una cosa. Quale? Si può provare piacere persino leggendo la storia di una follia,  la trasformazione grottesca di un individuo. La buona letteratura fa anche questo.


Kurtz è…

Crudeltà, follia… una messa in scena grottesca e ipnotica. Ho divorato il libro durante il viaggio in treno per Più Libri più liberi. Ci sono alcuni passaggi che ho dovuto leggere un paio di volte. Non ero sicura di aver compreso… ma di più non posso dirvi.Molto difficile raccontare un romanzo in cui il punto forte non è la trama ma la musicalità, l’uso della lingua, meravigliosa traduzione quella di Federica Di Lella e Lorenza Di Lella. 

Un ottimo libro da regalare a Natale, un ottimo libro da regalare: perfetto per i lettori senza pregiudizi, per chi vuole essere preso in contropiede, per chi non ha paura di ridere delle disgrazie altrui.

four-stars

Alcune note su Jean-Marc Aubert

Stéphane Mallarmé insegna inglese in un liceo; Jean-Marc Aubert (nato a Nizza, nel 1951) fa il preside in un istituto di scuola secondaria. “È affascinante, comico, seducente come la follia”: questo fu il giudizio di Michèle Bernstein – tra i fondatori del Lettrismo – alla scoperta di Argomentazione di Linès-Fellow. Ha scritto in seguito diversi altri romanzi e raccolte di racconti – pubblicati presso alcune delle più prestigiose case editrici francesi, da Albin Michel a L’Arbre Vengeur, da Fayard sino a Seuil – consolidando così un immaginario incongruo e paradossale che non ha eguali nella letteratura contemporanea, ma che fonda le radici nella ricchissima eredità di Beckett. Finalista al premio Goncourt, ha ottenuto il prestigioso Prix De La Renaissance. Questo è il primo romanzo di Jean-Marc Aubert pubblicato in Italia.

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