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RECENSIONE: Gente nel tempo (Massimo Bontempelli)

Gente nel tempo - Massimo Bontempelli - Utopia editore
RECENSIONE: Gente nel tempo (Massimo Bontempelli)

Gente nel tempo

Valutazione:
four-stars
Autore:
Pubblicato da:
Data uscita:
17/09/2020

Pagine:
192
Genere:
ISBN:
9791280084002
ASIN:
B08HJDF321
Acquista:

La trama

Incipit tra i più incalzanti della letteratura italiana, il romanzo si apre con la morte della Gran Vecchia, donna molto autoritaria che ha plagiato sia il figlio Silvano che la nuora Vittoria. Fiera e severa, la vecchia ammonisce i parenti, avvertendoli che tutta la famiglia morirà giovane. E muore. È il 1900. Nelle settimane successive, Silvano e Vittoria sperimentano la libertà. L'assenza, però, della Gran Vecchia al timone della casa disorienta la famiglia; Vittoria si innamora di un altro uomo, Silvano si dimostra sempre più inetto. Per giunta si ammala. E muore. È il 1905. La vedova, divisa tra il rimorso e la libertà, prova a rifarsi una vita. Gli anni passano, è il 1910. Vittoria si ammala e muore. La gente del paese inizia allora a pensare che la famiglia sia vittima di una maledizione, per cui uno dei membri continuerà a morire ogni cinque anni. A Silvano e Vittoria sopravvivono le due figlie, Dirce e Nora. Le giovani si convincono presto che la maledizione della Gran Vecchia sia ricaduta anche su di loro, con delle conseguenze destabilizzanti per entrambe.

 – Surreale –

Gente nel tempo di Massimo Bontempelli (Utopia editore) è stata una conferma. Dopo aver letto e amato Il figlio di due madri (LEGGI QUI la recensione) ho deciso di voler leggere tutto di questo autore. Abbiamo affrontato Gente nel tempo con il gruppo Saghe familiari controcorrente e devo dire che sono rimasta colpita dal fatto che questo non sia un romanzo incasellabile precisamente. Mi spiego meglio, in Gente nel tempo ci sono diversi elementi: la famiglia che attraversa avvenimenti storici e personali, il perturbante, quel pizzico di realismo magico e l’angoscia tipica dei romanzi noir. Bontempelli in meno di duecento pagine rapisce e conquista.

Gente nel tempo - Massimo Bontempelli - Utopia editore“Del resto, nessuno di voi morirà vecchio”, è questa la frase che scatena tutto e dà origine al romanzo. La Grande Vecchia sta per morire  e convoca tutti: prete, medico, notaio e parenti. La frase è proprio rivolta ai parenti, nessuno di loro riuscirà a invecchiare, moriranno tutti prima.  Maledizione o minaccia?

Silvano e Vittoria rimangono turbati da quelle parole ma la morte della vecchia fa sì che la trasformazione di Vittoria spazzi via le preoccupazioni. Silvano è il figlio della Grande Vecchia e ha sposato la cugina. Alla morte della vecchia Vittoria rinasce e acquisisce un piglio da padrona. Silvano invece è sempre più tormentato, capace soltanto di stare in compagnia con i suoi libri. E poi ci sono Nora e Dirce, le figlie vivaci che amano trascorrere il tempo in giardino.

Siamo nel 1900 quando la Grande Vecchia muore e lascia le redini della Coronata alla famiglia, una famiglia destinata presto ad estinguersi secondo la profezia:

E nessun altro ha da nascerne, specialmente tipi come voi che non siete mai stati buoni a niente e morta io sarete ancora più inutili, perciò è meglio che la famiglia finisca; anche quelle due lì quando saranno grandi è meglio che non ne facciano.

I passi di Vittoria e Silvano al di fuori delle mura di casa sono incerti e spaesati. La loro vita cambia con l’arrivo di Maurizio che oltre a far compagnia alle bambine intreccia una relazione con Vittoria che però diventa sempre più irrequieta.

S’è trovata distratta e sconfitta, lontana da tutto e da sé, un vuoto infinito della cita avvolgerla intorno e non sapere dove uno si afferra per non precipitare nel niente che non ha termine; perché ci vuole molto più e molto meno che Roma per essere vivi.

Gente nel tempo - Massimo Bontempelli - Utopia editoreMa la spada di Damocle della profezia peserà molto di più sulle teste di Nora e Dirce che faranno i conti con la perdita dei genitori in una manciata di anni. La famiglia Medici è davvero maledetta?

Bontempelli costruisce una trama basata tutta sulla tensione. L’impressione è quella di leggere un giallo: chi è davvero il colpevole? La verità però è che il lettore, già dalle prime pagine, è certo di avere in mano un libro di letteratura, quella vera.

La vita di Nora e Dirce va avanti tra terrore, sollievo, imprevisti e gioie. E alla fine arriva la lezione più importante di tutte:

Non importa morire, importa non sapere quando. L’ignoranza è la giovinezza.


Gente nel tempo è…

Surreale. Ci sono tutti gli ingredienti per renderlo un romanzo indimenticabile: la famiglia, la Liguria (e dai si scherza ma fino a un certo punto), la tragedia, il terrore, il dolore e la speranza.

Il più grande nemico della famiglia è il tempo, le lancette scorrono e loro sanno che moriranno, ma è anche un grande alleato, è anche quello che dà senso alle vite:

Il tempo, discesa di fatti minimi; se vi getti dentro un’avventura intensa, lo ingombri e scompigli, intorbidi il ritmo, gli togli ogni verità, è una disperazione.

Quando ho comprato Gente nel tempo l’ho fatto a scatola chiusa e forse è stato il modo più bello di scoprire Bontempelli. Aggiungo anche che tra qualche settimana sarà il mio compleanno e guarda caso Utopia ha pubblicato anche Vita e morte di Adria e dei suoi figli… lo dico per chi volesse farmi un regalo!

Bontempelli si è ispirato a fatti realmente accaduti, una famiglia toscana i cui membri morivano ogni tot anni. Da brividi vero?

Consigliato per chi è in cerca di una storia carica di tensione, per chi non si accontenta delle solite storie per chi crede che gli italiani non sappiano scrivere romanzi di valore. Si vede che non avete mai letto Bontempelli (ma questo lo scrissi già per Il figlio di due madri).

 

 

four-stars

Alcune note su Massimo Bontempelli

Massimo Bontempelli

Massimo Bontempelli nacque a Como nel 1878. Autore tra i più innovativi del novecento italiano, fu padre ed esponente di spicco del realismo magico. Saggista, drammaturgo e traduttore, collaborò assiduamente alle pagine di riviste e giornali (il Corriere della Sera, Il Messaggero, l’Unità). Venne eletto accademico d’Italia, ma all’indomani dell’approvazione delle leggi razziali prese le distanze dal fascismo.Compagno della scrittrice Paola Masino, amico dei surrealisti Giorgio de Chirico e Alberto Savinio, si distinse come curatore editoriale e animatore culturale. Lavorò per il teatro con Luigi Pirandello. Insignito del premio Strega nel 1953, morì a Roma nel 1960. Tra le sue opere di maggior successo, “Gente nel tempo”, “Il figlio di due madri” e “Vita e morte di Adria e dei suoi figli”, tutte in corso di pubblicazione presso Utopia.

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