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RECENSIONE: Ti scriverò prima del confine (Diego Barbera)

Ti scriverò prima del confine - Diego Barbera - Casa Sirio Editore
RECENSIONE: Ti scriverò prima del confine (Diego Barbera)

Ti scriverò prima del confine

Valutazione:
three-half-stars
Autore:
Pubblicato da:
Data uscita:
18/05/2017

Pagine:
284
Genere:
ISBN:
9788899032234
ASIN:
B00SKBHJ46
Acquista:

La trama

M***o non ha mai avuto paura. È per questo che è stato ricoverato in fin di vita in una prestigiosa clinica. Tutti vorrebbero conoscere la sua storia, ma lui è disposto a parlarne solo con Giulia, una ragazza che, in quella clinica, ci sta da tutta la vita. A cavallo tra racconto di formazione e storia d'amore, Diego Barbera ci regala un'opera dove il racconto diviene luogo d'incontro e la dolcezza dello scrivere la via maestra che conduce alla scoperta dell'altro.

 -Comunicare –

Ti scriverò prima del confine di Diego Barbera (Casa Sirio), è una storia senza nomi, spesso senza voci, senza certezze e senza punti di riferimento. Due sconosciuti ricoverati in un ospedale comunicano in mondo non convenzionale. Poche regole da seguire: Giulia non parla ma scrive e disegna, M*** le racconta gli episodi della propria vita senza mai poter fare dei nomi. Riuscite ad immaginare una conversazione così? Noi no, ma Barbera sì.

Come farò a raccontarvi la trama di questo libro? Forse non riuscirò a farlo, ma spero che entri in gioco la fiducia, perché credo che Ti scriverò prima del confine sia una storia molto particolare, originale e che alla fine conquisterà anche i più scettici.

Il racconto è affidato a M***, è lui a guardare i disegni di Giulia e a collocarli nel tempo, un tempo che in ospedale sembra immobile, è lui a raccontarci tra pensieri ed episodi questa stramba amicizia.

Le notti in clinica erano tutte maledettamente uguali, fuori buie e liquide, dentro crepuscolari. E rumorose. Non riuscivo mai a prendere sonno.

M*** è stato ricoverato dopo il Fatto, come viene chiamato da lui stesso, un episodio violento che gli è quasi costata la vita. E’ un ragazzo cinico, disincantato, sembra aver messo una distanza incolmabile tra se stesso e gli altri. Perché? E cos’è quel Fatto che gli ha cambiato la vita?

Il nostro giovane protagonista è irrequieto, circondato da giornalisti, familiari e semisconosciute, è spesso insofferente ed annoiato. Non sopporta lo psicanalista della clinica e non vuole assolutamente parlare con lui, figuriamoci guardare dentro se stesso. Ma la vita ha qualche sorpresa in serbo per lo scettico venticinquenne. Un giorno, ogni giorno è per M**** una battaglia vinta contro la morte, l’infermiere gli consiglia di andare a fare visita alla ragazza della stanza 27, la ragazza che parla solo il linguaggio dei segni.

M*** non ha niente da perdere, quindi perché non andarci? Giulia è una ragazzina, sembra fragile e spaesata ma diventerà il punto di riferimento della vita di M***. Ha smesso di parlare molto tempo prima a causa di un trauma e da allora non ha più aperto bocca, se non per ridere o piangere.

Non avevo mai sentito il bisogno di raccontare la mia versione della storia.

Ma dopo aver conosciuto Giulia qualcosa cambiò, forse era troppo presto per crederlo, ma sentivo di aver trovato la persona alla quale avrei potuto affidare i miei ricordi e la mia verità. Ero  rinato, dovevo ricostruire la mia vita dalle fondamenta, e una compagna di viaggio, anche solo per qualche fermata, era il miglior regalo che potessi ricevere.

Loro non sono gli unici due personaggi, in Ti scriverò prima del confine compaiono anche uno strano e solitario vecchietto (che mi ha lasciato molta curiosità in testa) e un bambino che comunica solamente attraverso il vecchio telefono fatto a bicchiere. Un gioco che tutti i bambini almeno una volta nella vita hanno fatto.

Tutti esempi di comunicazione insolita e tutti spingono M*** verso lo stesso obiettivo: la consapevolezza. E come in un romanzo di formazione, il nostro protagonista raccontando la propria storia, analizzandola, riesce a capire il perché di scelte, errori e conseguenze. Un lungo percorso interiore fatto di amore, quello provato per Giulia e quello che alla fine si prova per stessi.

Tantissime le riflessioni che scaturiscono dalla mente di M***. Lui forse non si rende nemmeno conto  ma il modo di vedere la vita è radicalmente cambiato. Tante domande e  a volte qualche risposta.

Quanto è piccola la quantità dei momenti importanti della vita? Credo che l’unico modo per percepirla sia accostarle un numero. Per esempio quante volte ho tenuto in braccio il mio cane cucciolo? Quante volte ho osservato dall’inizio alla fine un tramonto, cercando un punto di riferimento rispetto al Sole, come una casa, una montagna o il mare?Quante volte ho passeggiato con i miei genitori senza parlare, assaporando la serenità di ogni secondo? Quante volte ho tenuto per mano una ragazza non perché fosse un gesto automatico, ma perché desideravo davvero un contatto con la sua pelle?

Ti scriverò prima del confine è…

Un romanzo profondo, originale e… sarebbe riduttivo provare a definirlo. Ho fatto un passo indietro in questa recensione, ho preferito far parlare il libro, perché raccontare del Fatto, dei disegni e magari far intuire le motivazioni che stanno dietro alla scelta del titolo sarebbe crudele. Voglio lasciarvi con tante domande e con la grande curiosità di leggere questo strambo (perché in effetti lo è) libro.

Serve sempre parlare per comunicare nel modo giusto? E’ tardi per dare una direzione alla propria vita? Vale la pena sfidare le proprie paure per riuscire a guardarsi dentro? Sono così importanti i nomi, le etichette, le classificazioni nella nostra vita?

Consigliato per chi ha voglia di leggere una storia fuori dal comune, per chi non ha paura delle trame insolite, per chi cerca l’amore. Ti scriverò prima del confine è un libro ricchissimo di spunti, di sentimenti, di profondità e… alla fine di commozione.

three-half-stars

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