Cerca...
TOP

RECENSIONE: L’egoismo è inutile (George Saunders)

L'egoismo è inutile - George Saunders - Minimum fax
RECENSIONE: L’egoismo è inutile (George Saunders)

L'egoismo è inutile. Elogio della gentilezza

Valutazione:
three-stars
Autore:
Traduttore:
Pubblicato da:
Data uscita:
23/04/2014

Pagine:
73
Genere:
ISBN:
9788875215927
ASIN:
B00JVVIZI8
Acquista:

La trama

George Saunders è uno degli autori più amati e influenti della scena letteraria americana di oggi. La sua raccolta di racconti Dieci dicembre è stata uno dei casi letterari del 2013, sia negli Stati Uniti, dove ha scalato le classifiche ed è stata finalista al National Book Award, sia in Italia, dove sia La Repubblica che il Corriere della Sera l’hanno inserita fra i migliori libri dell’anno. La rivista Time ha incluso Saunders nella sua lista delle 100 persone più influenti al mondo. Nel dicembre 2013, La Repubblica e minima&moralia, il blog di minimum fax, hanno pubblicato un memorabile discorso di Saunders agli studenti della Syracuse University in cui lo scrittore invita i neolaureati a basare la propria vita sulla gentilezza verso il prossimo invece che sull’ambizione personale. In poche ore il pezzo è stato letto da decine di migliaia di persone (20.000 solo le condivisioni su Facebooke Twitter) e ripreso da altri blog e testate. Per chi non l’avesse ancora letto, perchi vuole conservarlo o regalarlo, minimum fax lo ripubblica ora in questo volumetto, accompagnato da un attualissimo saggio («L’uomo col megafono») contro la retorica politica urlata e violenta, e da un’intervista inedita all’autore.A cura di Christian Raimo.

 – Illuminante – 

L’egoismo è inutile  di George Saunders (Minimum fax) è un libro molto breve ma che lascia il segno. Non avevo mai letto nulla di Saunders ed è stato un primo incontro molto piacevole. Nella prima parte del libro viene riportato il discorso che lo scrittore ha tenuto di fronte ai laureandi della Syracuse University, e per un attimo sono tornata ragazzina anche io.  Io ho terminato gli studi universitari e lavoravo già da diversi anni. Quindi non ho vissuto quella sensazione di liberazione… quel salto nel buio. “Nei buio” c’ero già, facevo già parte del mondo lavorativo precario (ma questa è un’altra storia) e forse non mi sono goduta appieno il momento della fine.

Saunders in L’egoismo è inutile fa una riflessione semplice quanto acuta: la nostra vita è piena di avvenimenti, successi e rimpianti. Quando sei un ragazzo difficilmente ti guardi indietro, quando sei adulto molto di più. Cosa cambierebbe questo professore di mezza età che si ritrova a tenere un discorso di fronte a ragazzi eccitati, spaventati, felici e un po’ incoscienti? Cercherebbe di essere più gentile con una ragazza bullizzata. Sì, essere gentile è la chiave per una vita serena.

Quando mi guardo indietro vedo che ho passato gran parte della vita offuscato da cose che mi spingevano ad accantonare la gentilezza. Come l’Ansia. la Paura. L’insicurezza. L’Ambizione. La convinzione sbagliata che il successo mi avrebbe liberato da tutta quell’ansia, paura, insicurezza e ambizione. La convinzione che solo se fossi riuscito ad accumulare – successi, soldi, fama a sufficienza – le mie nevrosi sarebbero sparite.

L'egoismo è inutile - George Saunders - Minimum faxVe lo dico con un po’ di vergogna ma è così. Anche io spesso la penso così. Penso che l’ansia sparirebbe se lavorassi per il giornale più prestigioso che conosco, penso spesso che non ho il tempo di essere gentile e quasi senza pensarci scelgo di non regalare sorrisi e mi dimentico di quanto sia bello invece riceverne uno.

Sembra una banalità ma questo breve discorso mi ha colpito tanto in un momento in cui sono particolarmente vulnerabile, ha toccato un nervo scoperto e forse lenito qualche ferita.

La seconda parte del libro (stiamo parlando di 72 pagine in formato piccolo) riguarda un altro tema che mi sta molto a cuore: quello dell’informazione. Saunders si riferisce in particolare ai mass media negli Stati Uniti ma scopriremo che il discorso è perfettamente applicabile anche in Italia. Anche in questo caso mi sono sentita toccata, questa volta professionalmente parlando. Credo che l’autore abbia ragione su tutto.  E’ difficile essere un giornalista al giorno d’oggi. E’ difficile perché tutti si sentono tali. I social network sono diventati le nuove fonti che nessuno mette più in discussione mentre quelli che dovrebbero essere professionisti si riducono a parlare di avvenimenti che non sono notizie e secondo me, Saunders, ancora una volta centra il punto.

In ogni caso, quelli che in passato si chiedevano: “E’ una notizia?” ora sembrano chiedersi: “Farà colpo?” E la mutazione culturale è avvertibile a tutti i livelli.

L’autore sottolinea, anche nell’ultima parte del libro e cioè quella dell’intervista, il fatto che ci siamo abituati a sentire – e quindi inconsciamente a ripetere – finti ragionamenti e finte notizie, senza nemmeno stupirci.

Di più non posso dirvi, leggete L’elogio della gentilezza e non ve ne pentirete.

L’egoismo è inutile – Elogio della gentilezza è…

Illuminante. Ho passato un’ora divertente in compagnia di questo libretto. Mi è piaciuto molto, ho sorriso – anche amaramente – e mi sono sentita decisamente illuminata, raccontare di più sarebbe stato togliere il piacere di leggere questi ragionamenti.

Consigliato per chi non conosce questo autore, per chi ha voglia di qualcosa di nuovo e per chi come me ama i discorsi. Brevi, appassionati e carichi di significato.

 

three-stars

Alcune note su George Saunders

George Saunders (1958) è autore di una raccolta di saggi, Il megafono spento (2009), il discorso agli studenti L’egoismo è inutile. Elogio della gentilezza (2014), e delle raccolte di racconti Nel paese della persuasione (2010), Pastoralia (2014) e Bengodi e altri racconti (2015), tutti pubblicati in Italia da minimum fax. Il suo primo romanzo, Lincoln nel Bardo, è uscito con Feltrinelli nel 2017. Ha pubblicato racconti, articoli e reportage sul New YorkerGQ e il Guardian, e ha vinto più volte il National Magazine Award. È stato incluso dal New Yorker nella lista dei «venti scrittori per il 21° secolo» e nel 2013 è stato insignito del PEN/Malamud Award, il più prestigioso premio statunitense per gli autori di short stories.

«

»

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Segui @lalettricecontrocorrente