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RECENSIONE: Rose di carne (Matteo Fiorino Torchia)

Rose di carne - Matteo Fiorino Torchia
RECENSIONE: Rose di carne (Matteo Fiorino Torchia)

Rose di carne

Valutazione:
two-half-stars
Autore:
Pubblicato da:
Data uscita:
2017

Pagine:
340
Genere:
ISBN:
9788892697836
Acquista:

La trama

In un piccolo borgo calabrese della costa ionica, l'arrivo di una drag queen risveglia i desideri reconditi dei suoi abitanti. È l'ottobre del 1985 e il mondo è sconvolto dalla morte di Rock Hudson, il primo divo hollywoodiano deceduto ufficialmente come vittima dell'aids.

 – Pittoresco –

Rose di carne di Matteo Fiorino Torchia (Youcanprint) è la storia di un paese in calabria in cui ogni avvenimento ha un sognificato e nulla sfugge agli occhi dei compaesani. In un piccolo borgo calabrese della costa ionica, l’arrivo di una drag queen risveglia i desideri reconditi dei suoi abitanti. È l’ottobre del 1985 e il mondo è sconvolto dalla morte di Rock Hudson, il primo divo hollywoodiano deceduto ufficialmente come vittima dell’aids.

E’ questa la descrizione della trama di Rose di carne. Il libro è frizzante e divertente. Ci sono spesso battute ed espressioni tipicamente dialettali che magari rallentano la lettura ma non la rendono incomprensibile, anzi conferiscono originalità alla storia.

L’estate qui piomba in un concetto che va al di là del calendario. E’ una terra di agrumi, di fichi d’India, di strade sterrate che si perdono negli ulivi, di mariti gelosi e di corpi timorati di Dio, coperti di scialli nerri e collant che poco lasciano alla fantasia.

Bastano poche righe per trovarsi immersi nelle descrizioni, alcune persino troppo minuziose, e facciamo la conoscenza di personaggi strambi ma al tempo stesso reali. Chi abita in paese – non mi stancherò mai di ripeterlo – conosce in un certo senso, e ha già incontrato i personaggi  presenti in Rose di Carne. Non sono calabrese ma ligure, e anche nei nostri piccoli borghi le persone non venogno presentate con nome e cognome ma con nome e soprannome.

[amazon_link asins=’8892697838′ template=’ProductAdDESTRA’ store=’lalettricecon-21′ marketplace=’IT’ link_id=’a3181dbe-8775-11e8-8966-a3aba15a2b8f’]Facciamo subito la conoscenza di Carmen, bella e sensuale che turba la tranquillità cittadina per il solo fatto di essere una novità. E’ grazie a lei, e attraverso i suoi occhi, che vediamo Sandra, Alessandro sulla carta d’identità.

Le donne del paese non sono turbate dalla presenza di Sandra, e anzi, saranno proprio loro a chiedere in massa di essere aiutate e consigliate. Stufe di essere diventate trasparenti per i mariti hanno voglia di cambiare e di valorizzarsi.  Basta grembiuli macchiati dal sugo e giornate in cucina, vogliono abiti seducenti e odori di passione.

Sullo sfondo si intrecciano diverse vicende e non sono tutte situazioni rosa, anche. Crimini e misteri si mescolano a surreali dialoghi.

Rose di carne è…

Un libro pittoresco, i personaggi sono ben delineati e la storia è senza dubbio originale. Ho trovato il romanzo un po’ troppo lungo e a volte alcune descrizioni  di azioni, come l’arrivo di Carmen, mi sono sembrate troppo minuziose.  Nel complesso resta un libro molto piacevole, a tratti divertente.

Matteo Fiorino Torchia è riuscito a mischiare diversi generi in un solo libro e il risultato è tutt’altro che scontato. Consigliato per chi ha voglia di una lettura d’evasione, un po’fuori dagli schemi e ha voglia di immergersi negli anni Ottanta, tra pregiudizi, convinzioni e un pizzico di leggerezza.

two-half-stars

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