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RECENSIONE: Il venditore di bibite (Achille Maccapani)

Il venditore di bibite - Achille Maccapani
RECENSIONE: Il venditore di bibite (Achille Maccapani)

Il venditore di bibite

Valutazione:
three-stars
Autore:
Pubblicato da:
Data uscita:
27/03/2018

Pagine:
328
Genere:
ISBN:
9788827595565
ASIN:
B07BS5N88S
Acquista:

La trama

«Adesso tutto va nel solco della nostra verità, guarda le pagine dei giornali, le televisioni. Ma col tempo diranno il tutto e il contrario di tutto. Eppure i risultati delle nostre indagini saranno tanto forti da resistere ai processi che ne conseguiranno. Quella di indagare era la missione che i miei superiori mi hanno dato. E che continuerò a svolgere fino in fondo.» Uscito dal coma dopo un attentato nelle campagne della piana di Gioia Tauro, il capitano dei carabinieri Roberto Martielli viene trasferito a Imperia. Assieme alla sua compagna, il sostituto procuratore antimafia Viviana Croce, il comandante del nucleo investigativo inizia una lunga indagine. In questo modo ricostruirà il funzionamento di un sodalizio criminale con base a Ventimiglia che gestisce un fiorente commercio legato all’usura, alla prostituzione e alla droga, in un clima di calma apparente, nel territorio costiero ai confini con la Costa Azzurra. Con una lunga serie di colpi di scena, il capitano Martielli si troverà, solo contro tutti, a dover sconfiggere una lunga rete di connivenze.
Achille Maccapani (Rho, 1964) ha pubblicato saggi di storia locale, manuali di diritto della pubblica amministrazione e i romanzi Taci, e suona la chitarra – Milano rock Ottanta (Fratelli Frilli Editori, 2005 - XXII Premio Città di Cava de’ Tirreni), Delitto all’Aquila nera (Zona, 2007), Confessioni di un evirato cantore (Fratelli Frilli Editori, 2009 – fiorino d’argento del Premio Firenze) e Bacchetta in levare (Marco Valerio, 2010). Dopo la prima apparizione nell’antologia Una finestra sul noir (Fratelli Frilli Editori, 2017), dedicata all’editore Marco Frilli, questa è la prima indagine dell’ufficiale dei carabinieri Roberto Martielli e del magistrato Viviana Croce.

– Dinamico – 

Il venditore di bibite di Achille Maccapani (Frilli Editore) è un romanzo dalle tinte gialle ambientato in Liguria. Non sono un’amante del genere, gli unici racconti gialli che ho letto sono quelli di Agatha Christie, faccio spesso fatica ad immergermi nelle storie e di solito, le trovo abbastanza noiose. Eppure, nonostante questa premessa, ho scelto di leggere Il venditore di bibite perché la storia raccontata da Maccapani, e ambientata nella mia Liguria, trae ispirazione da fatti realmente accaduti.

La vicenda si snoda principalmente in tre località: Gioia Tauro, Ventimiglia e Rapallo.  Cos’hanno in comune queste tre città? La mafia, in particolare la ‘ndrangheta.

Il protagonista è il capitano dei Carabinieri Roberto Martielli che dopo aver subito un attentato a Gioia Tauro, viene trasferito nella tranquilla Imperia, non sa che si troverà di fronte a situazioni fin troppo simili a quelle del passato. Facciamo anche la conoscenza della sua compagna, Viviana che fa il sostituto procuratore a Genova. Saranno loro due a condurre le indagini che sconvolgeranno la Liguria intera.

«Mi hanno mandato qui, in questa terra di Liguria, a indagare, a scoprire i mafiosi, a cercare le infiltrazioni tra mafia e politica. Come carabiniere, è mio dovere impegnarmi con tutta l’energia possibile. Ma siamo sicuri che tutte queste prove mancanti ci arriveranno? Che tutta questa fatica sia  stata utile, e giudicata come tale, tra una manciata d’anni?»

Intercettazioni, ambientali e telefoniche, soffiate, minacce e denunce. E’ questo il terreno sul quale si muove il comandante del nucleo investigativo che dovrà trovare i collegamenti tra personaggi bizzarri, eccentrici e i politici apparentemente integerrimi e stimati dalla comunità ligure.

I personaggi negativi di Maccapani non sono solo “cattivi”, sono malati, perversi ed egoisti.  Sesso, droga e locali notturni sono elementi che fanno parte della vita  quotidiana dei malavitosi, ma non sono figure stereotipate. I mafiosi sono avvocati, politici, personaggi di spessore che conducono una doppia vita e il lettore spia dalla serratura questo sdoppiamento inquietante aspettando che siano i cittadini liguri (e non solo) a farne le spese.

Lavori, appalti  pilotati scambi di favori e di voti, è questo il bottino che si portano a casa i mafiosi del libro.

«Questi soggetti, i politici, sanno il fatto loro. Non si fanno beccare al telefonino, non dicono una parola di troppo in ufficio. Quando si trovano con uno della banda, che sia Domenico Pace o il nipote, fanno in modo che nessuno li senta. Se ne vanno vicino al mare, camminano lungo la battigia, così le onde coprono i loro discorsi e addio intercettazioni ambientali»

Quello che ci mostra Maccapani nel Venditore di bibite è il nuovo, che poi così nuovo non è, volto della mafia. Ci mostra l’altra faccia della medaglia, non quella dei boss potenti, un po’ ignoranti che spargono sangue e terrore. Ma quella dei professionisti, sindaci e avvocati che stringono mani, rapporti e alleanze in cambio di soldi sporchi e favori illegali.

Il venditore di bibite è…

[amazon_link asins=’B07BS5N88S’ template=’ProductAdDESTRA’ store=’lalettricecon-21′ marketplace=’IT’ link_id=’7fcadfb6-6bd8-11e8-a8cf-453cdcc7500d’]Un romanzo dinamico: sono presenti molti elementi, sesso, amore, indagini e colpi di scena. Ci sono tanti dettagli, a volte troppi e a volte, almeno per i miei gusti, troppo pochi. Avrei voluto sapere di più  sul capitano Martielli, in particolare scoprire il perché di alcuni comportamenti che riguardano la storia d’amore con la compagna Viviana, ma so che questa è la prima indagine del Carabiniere e quindi ci sarà tempo e modo per approfondire.

Il venditore di bibite mi ha lasciato con l’inquietante sensazione che la mafia abbia trovato terreno fertile realmente in Liguria, anche a causa dell’atteggiamento delle persone. Sempre così schivi, sempre riservati, i liguri al clamore preferiscono il silenzio e questo, in certi casi, può diventare omertoso.

Consigliato per gli amanti dei gialli, per i liguri che dovrebbero approfondire queste tematiche e per chi ha voglia di una lettura piacevole, anche se forse un po’ troppo lunga per il genere giallo – noir.

three-stars

Alcune note su Achille Maccapani

Achille Maccapani

Achille Maccapani (Rho, 1964) ha pubblicato saggi di storia locale, manuali di diritto della pubblica amministrazione e i romanzi Taci, e suona la chitarra – Milano rock Ottanta (Fratelli Frilli Editori, 2005 – XXII Premio Città di Cava de’ Tirreni), Delitto all’Aquila nera (Zona, 2007), Confessioni di un evirato cantore (Fratelli Frilli Editori, 2009 – fiorino d’argento del Premio Firenze) e Bacchetta in levare (Marco Valerio, 2010). Dopo la prima apparizione nell’antologia Una finestra sul noir (Fratelli Frilli Editori, 2017), dedicata all’editore Marco Frilli, questa è la prima indagine dell’ufficiale dei carabinieri Roberto Martielli e del magistrato Viviana Croce.

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