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I libri presi a Book Pride Milano 2024

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Quest’anno sono riuscita ad andare a Book Pride Milano e ho fatto un giro tra le case editrici del cuore. Ho portato via solamente tre libri e tutti Miraggi edizioni. Sono felicissima di aver trovato l’ultimo romanzo di Bianca Bellovà.

L’isola di Bianca Bellovà

L'isola di Bianca Bellovà miraggi edizioni

Bianca Bellová ci porta in un ’600 immaginifico in cui si intrecciano tre filoni narrativi imperniati sul potere salvifico della parola: il ritorno sull’Isola del vecchio mercante Izar e il suo rapporto con la principessa Núrit, apparentemente algida e distante; il diario privato di Izir, che svela il suo punto di vista sulla vicenda; infine, la storia di un ragazzo senza nome, figlio di un raccoglitore di letame, deriso da tutti per via del suo lavoro. Personaggi vividi, ciascuno alle prese con i propri traumi e le proprie colpe. In filigrana le fantasmagoriche storie di Izir, che nessuno sa se siano vere o inventate, ma che sanno portare sollievo dalle miserie del mondo (ACQUISTA QUI il libro).

Il secondo addio di Sylvie Richterová

Il secondo addio di Sylvie Richterová miraggi edizioni

«Viviamo tutti la stessa storia, ma ognuno ne vive una parte differente.» Siamo a Roma sul finire degli anni Settanta, la giovane Marie ha lasciato Praga negli anni bui post invasione sovietica e vive in una comune con Tommaso e Anna, dividendo il suo desiderio di amore tra il giovane rivoluzionario Mels (acronimo di Marx, Engels, Lenin e Stalin) e il più anziano studioso Pavel, amico di suo padre e restato in patria, con cui intrattiene un’intensa corrispondenza che resta platonica. Nel frattempo ha un figlio col suo compagno Jan, anche lui ceco in esilio. Ogni personaggio parla in prima persona, raccontando la sua parte di storia, nella ricerca di sé e di nuove radici, cercando un approdo nella disillusione delle utopie. Il racconto a più voci, procedendo senza seguire la linearità del tempo e dello spazio, cerca una sintesi esistenziale, e lo fa proprio grazie alla scrittura – lettere, poesie, interi romanzi, autobiografie, comunicati terroristici –, strumento e forza ordinatrice, per quanto labile e soggetta a incomprensione e smarrimenti. Ne risulta un ritratto estremamente pregnante del senso di oppressione, filosofico e intimo, dove pubblico e privato non sono così facilmente distinguibili, dovuto alla perdita della libertà oltre la cortina di ferro, che può essere valido e attuale anche ai nostri giorni (ACQUISTA QUI il libro).

Quello che dice una cameriera di Nicola Manuppelli

Quello che dice una cameriera di Nicola Manuppelli miraggi edizioni

Microstorie in poesia tra lo stile della grande letteratura americana, mescolato al sapore della pianura padana. «È evidente che con l’amore abbiamo a che fare, e che tra i baci, le api e il mare, viene fuori evidentemente che Nicola ha letto (e tradotto!) tante cose provenienti dal Nord America. Ruote, strade, rossetti, ciondoli e cappelli, e l’oceano, il motel. Come col suo romanzo Colazione da Hadelman (Aliberti), sembra di trovarsi proprio al centro di quell’oceano, a metà strada tra le traduzioni dei suoi favoriti e la nostra provincia padana. Gran bel viaggio, ne sono convinto.» Marco Petrella (ACQUISTA QUI il libro).

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