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Assassinio sull’Orient Express al cinema il 30 novembre

Una vittima, un detective, dodici sospettati

L’altro giorno, sfogliando il magazine di Mondadori, mi sono imbattuta in una notizia bellissima: è in arrivo, al cinema, il film “Assassinio sull’Orient Express”. L’ho ripetuto tante volte, non sono un’amante dei gialli, eppure i libri di Agatha Christie hanno sempre esercitato un certo fascino su di me. Mi ricordano la mia infanzia, i primi libri letti tutto d’un fiato…anche se devo ammettere di non aver mai letto questo in particolare. Quindi penso proprio che prima dell’uscita del film rimedierò e lo leggerò!

“L’affare comincia a chiarirsi in modo meraviglioso!” sbotta ironico il detective Poirot davanti alle prime sconcertanti osservazioni del medico legale. “L’assassino era un uomo di grande forza, era debole, era una donna, era destro, era mancino!”.

Tanto diverse sono le pugnalate sul petto di Samuel Ratchett, uomo d’affari americano trovato morto in una cuccetta del leggendario Orient Express: alcune violentissime, altre poco più che scalfiture. In viaggio da Istanbul a Calais, il treno è stato costretto dalla neve a una sosta tra i Balcani. Improbabile che qualcuno sia salito sul convoglio; quasi certo che il colpevole sia ancora a bordo. Già, ma chi? È il delitto della stanza chiusa, la quintessenza del giallo. Giù il cappello: Assassinio sull’Orient Express vanta come annata il 1934 ma, al pari dei grandi vini, invecchiando dà il meglio.

Il film

Non è un piccoletto con la testa d’uovo come immortalato dalla penna di Agatha Christie, ma Kenneth Branagh, ultima incarnazione dell’infallibile investigatore belga nato dal genio della regina del giallo, promette di non farci rimpiangere i suoi predecessori, da Peter Ustinov ad Albert Finney, che veste i panni Poirot nel precedente Assassisnio sull’Orient Express diretto da Sidney Lumet nel 1974. Oggi come nella pellicola di Lumet, la trama fitta di personaggi rappresenta un’occasione ghiotta per sfoggiare cast sontuosi. E se nel 1974 erano Sean Connery, Ingrid Bergman, Antony Perkins a sedersi negli scompartimenti del convoglio più celebre della storia, ora oltre a Branagh, interprete e regista, troviamo, tra gli altri, Johnny Depp e Penelope CruzDaisy Ridley e Michelle Pfeiffer.

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