La pazza di Itteville - Georges Simenon
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– Incompleto-  La pazza di Iteville  di Georges Simenon (Adelphi) è un giallo breve, brevissimo. Sono una sessantina di pagine che vengono divorate in pochissimo tempo e che lasciano, almeno per me è stato così, insoddisfatti. Premessa doverosa: a parte la Camera Azzurra (Recensione qui), non avevo mai letto nulla di Simenon. Ho visto in

La trilogia di Holt - Kent Haruf
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– Familiare – Solo quando ho finito di leggere Benedizione, ho scoperto che questo è in realtà l’ultimo volume della Trilogia di Holt. L’autore stesso, Kent Haruf, in una lettera, ha parlato di Trilogia sciolta. Canto della pianura, Crepuscolo e Benedizione, sarebbero tre romanzi a se stanti. (Per leggere la lettera dell’autore cliccate QUI). Eppure,

Sylvia - Leonard Michaels
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 – Struggente –  Sylvia di  Michaels Leonard (Adelphi) è un libro difficile, inquietante e… magnifico. Non riuscivo a staccare gli occhi dalle pagine, dovevo assolutamente sapere come sarebbero andate avanti le vite dei protagonisti. Volevo, e dovevo, quasi fosse un’esigenza, scoprire se il loro amore sarebbe sopravvissuto e in quale forma. Siamo negli anni Sessanta,

Un-innocenza pericolosa
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– Rivelatore –  Mi sono innamorata di Elizabeth Jane Howard subito. E’ stato un colpo di fulmine. Ho scoperto per caso Gli anni della Leggerezza in libreria quando ancora nessuno sapeva cosa fosse “La saga dei Cazalet”. Inutile dire che ho divorato quel libro e nell’attesa dei volumi successivi che cosa avrei potuto fare? Ovviamente cercare

Il mistero della torre Eiffel
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 – Complesso –  Il mistero della Torre Eiffel di Benjamin Monferat  è senza dubbio un libro complesso e di difficile definizione. Siamo nella Parigi del 1889. Mancano solo due giorni alla fine dell’esposizione universale, l’evento mondiale che sembra aver mitigato, seppure per poco tempo, la situazione internazionale esplosiva. Due cadaveri vengono ritrovati infilzati… un avvertimento

butcher-s-crossing
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 – Enigmatico –  Butcher’s crossing  di John Edward Williams, è per me enigmatico. Non penso che lo sia in senso assoluto, ma per me lo è stato. Mi sono piaciuti tanti passaggi, altrettanti li ho trovati ostici e…enigmatici. E’ il romanzo d’esordio di Williams e non si può avvicinarsi con l’aspettativa di  trovare un altro