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RECENSIONE: La prima volta che il dolore mi salvò la vita (Jón Kalman Stefánsson)

La prima volta che il dolore mi salvò la vita - Jón Kalman Stefánsson - Iperborea
RECENSIONE: La prima volta che il dolore mi salvò la vita (Jón Kalman Stefánsson)

La prima volta che il dolore mi salvò la vita

Valutazione:
four-stars
Autore:
Traduttore:
Pubblicato da:
Data uscita:
01/09/2021

Pagine:
288
Genere:
ISBN:
8870916421
ASIN:
B09FF6K1LH
Acquista:

La trama

Illusioni e disincanto, passioni, amore e ironia nel mondo poetico di Jón Kalman Stefánsson.
«Ho difficoltà a immaginarmi a scrivere narrativa. La forma poetica è la più adatta a me.» Così rispose Jón Kalman Stefánsson, al tempo dei suoi esordi da poeta, a chi gli chiedeva se avesse considerato la possibilità di cimentarsi nella narrativa. Alla luce della sua produzione successiva, fatta di svariati romanzi, tradotti e premiati in tutto il mondo, la risposta non può che strappare un sorriso. Eppure è anche molto vera: Stefánsson la poesia non l’ha mai abbandonata, l’ha nascosta nella prosa. E le tre raccolte comprese in questo volume – qui pubblicate con testo islandese a fronte – possono essere viste anche come una sorta di laboratorio espressivo per quello stile inconfondibile che riesce a essere lirico e prosaico, altissimo e leggero, disperato e ricco di humour allo stesso tempo. Le fonti d’ispirazione sono le più disparate: il sole che tramonta su Reykjavík, un incidente stradale, il martellante vociare delle radio libere, la morte di Elvis Presley, la fede incrollabile nelle parole smorzata solo dall’autoironia (... mi chiedi: / che cosa hai fatto oggi? / e ti porgo una poesia / che tu leggi in trenta secondi.). E poi la musica, l’altra grande passione, l’amore e la bellezza, le uniche forze capaci di rendere immortali anche le esistenze più precarie.
Completa la raccolta una spassosa e irriverente autobiografia – umana e letteraria – dei suoi tormentati e squattrinati anni giovanili prima in provincia, con il lavoro sul peschereccio e in fabbrica, la scoperta rivoluzionaria della lettura, e poi i faticosi inizi della carriera di poeta nella Reykjavík del secolo scorso, meno cool di quella di oggi, ma forse più autentica.

 – Imprevedibile –

La prima volta che il dolore mi salvò la vita - Jón Kalman Stefánsson - IperboreaLa prima volta che il dolore mi salvò la vita di Jón Kalman Stefánsson (Iperborea) è una raccolta di poesie originale e spiazzante.

Conoscevo Jón Kalman Stefánsson solo come romanziere e mi ha stupito leggere le sue poesie che sono precedute da una dettagliata introduzione dell’autore stesso. In La prima volta che il dolore mi salvò la vita, lo scrittore ripercorre il proprio amore per la poesia e racconta l’avvicinamento ai libri.

In questo volume  sono contenute quattro raccolte che vanno dal 1988 al 1994, possono quindi definirsi scritti giovanili, quelli che hanno gettato le basi per la sua produzione futura.

Di queste raccolte mi è piaciuta l’imprevedibilità.  Ci sono poesie in cui si sorride per lo stile scanzonato, e altre in cui si pensa alla morte, alla solitudine… non sapevo mai quale poesia aspettarmi.

Scusa ma
a causa di molteplici impegni
per mettere su casa
aumentare le entrate
nazionalizzare i venti,
va accantonata la vita
da oggi e per i prossimi giorni

Parole semplici, potenti… ma soprattutto che stimolano diverse riflessioni. Lo sapete, non sono un’esperta di poesia e ne parlo come parlerei di un piatto che ho apprezzato molto: con entusiasmo, sincerità ma forse non con la dovuta competenza. Poesia non ti tempo però, è nata per farmi,  e farci, sentire libera di dire quello che penso.

E leggendo Stefànsson mi sono sentita proprio così: libera.

Il senso della vita

Mica facile trovarlo
Infatti
Da me non si fa trovare

L’autore ha giocato con le regole sorprendendo i lettori e ricordando che in questo gioco non ci sono leggi:

La poesia è complessa, ma uno dei suoi aspetti più importanti, che allo stesso tempo è il motivo per cui spesso è una spina nel fianco dei dittatori di qualsiasi epoca e di chi nutre insofferenza per i punti di vista e le opinioni altrui, è la sua capacità di vedere oltre, e talvolta di smascherare, le opinioni e i luoghi comuni dei suoi tempi. Oppure di metterli in dubbio. Di costringerci a dubitarne. La poesia non rispetta le regole, è un gatto che non si lascia addomesticare mai del tutto. È figlia del suo tempo, eppure non è legata al suo tempo. E nei suoi momenti migliori ci mostra un mondo oltre il mondo, quelle idee di cui parlava Platone

La prima volta che il dolore mi salvò la vita - Jón Kalman Stefánsson - IperboreaSe La prima volta che il dolore mi salvò la vita parte dal presupposto che le sue poesie siano un enorme spreco di carta per qualcuno, il viaggio continua scandagliando desideri e mondi interiori, complessi e profondi.

Trovo queste raccolte particolarmente adatta per chi, come me, non ha grandissima dimestichezza con la poesia. Questi versi si possono centellinare, divorare, abbandonare… a seconda delle esigenze del momento.

Ci ho messo tanto a leggere questa raccolta perché volevo godermela ed è stato l’ultimo libro letto nel 2021. Non potevo chiudere l’anno in modo migliore.

Queste poesie sono il tentativo di accendere una luce nel buio, di far nascere un sorriso anche quando è difficile abbandonarsi.


La prima volta che il dolore mi salvò la vita è…

Imprevedibile, spiazzante, divertente e commovente. Non penso che Stefánsson diventerà il mio poeta preferito, ai componimenti scanzonati e brevi, ho preferito quelli più malinconici, ma sono davvero contenta di averlo letto.  Questa è anche la prima volta che mi capita sottomano la poesia di Iperborea e posso ritenermi soddisfatta.

Consigliato per chi non conosce ancora questo autore, per chi è in cerca di raccolte originali, imprevedibili e indimenticabili. Per chi ha desideri giganteschi per chi ha sogni minuscoli:

No!
Non chiedo l’esultanza del tempo
solo
un giorno intero intorno
a te
e il mare e il cielo
che ti seguono dappresso

solo un secondo

oltre la fine del mondo

Non voglio dirvi di più, tocca a voi.

four-stars

Alcune note su Jón Kalman Stefánsson

Jón Kalman Stefánsson

Jón Kalman Stefánsson (Reykjavík, 1963), ex professore e bibliotecario, è passato alla narrativa dopo tre raccolte poetiche. I suoi romanzi sono stati nominati più volte al Premio del Consiglio Nordico e pubblicati dalle più importanti case editrici europee. Luce d’estate ed è subito notte ha ricevuto nel 2005 il Premio Islandese per la Letteratura. Paradiso e inferno, primo volume della sua trilogia, è stato definito il miglior romanzo islandese degli ultimi anni.

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