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RECENSIONE: La consistenza delle idee (Clelia Farris)

La consistenza delle idee - Clelia Farris - Future fiction
RECENSIONE: La consistenza delle idee (Clelia Farris)

La consistenza delle idee

Valutazione:
three-stars
Autore:
Pubblicato da:
Data uscita:
18/03/2018

Pagine:
181
ISBN:
1980463093
ASIN:
B07BK4PXB3
Acquista:

La trama

Le idee di Clelia Farris hanno la consistenza degli aculei dei ricci di mare e un sapore, tra l’aspro e l’agrodolce, che si conficca nella mente. Nelle sue storie i personaggi possiedono identità liquide e sfuggenti come Kieser, che vorrebbe diventare se stesso mediante operazioni di “Chirurgia creativa”, oppure Yuliano, l’uomo senza gusto estetico di “Nemico segreto”, e ancora Gabola, impegnato in una lotta contro l’esproprio della collina di Piccolo Tuvu. Con una prosa asciutta e levigata, come le pietre della sua Sardegna, l’autrice ci porta tra le rovine di un futuro funestato dai cambiamenti climatici come in “Un giorno da ricordare” e in una casa-prigione abitata dalla figura enigmatica di una non qualunque “Rebecca”. Raccolti per la prima volta in un unico volume, questi sette racconti rappresentano il meglio della produzione breve di Clelia Farris.

– Scioccante –

La consistenza delle idee di Clelia Farris (Future Fiction) è un libro che non può lasciare indifferenti.  E’ la prima volta che leggo qualcosa del genere fantascientifico e devo dire che non sono rimasta affatto delusa.  La consistenza delle idee raccoglie sette racconti, piuttosto brevi, che ci parlano di un futuro inquietante e grottesco. La consistenza delle idee mi ha lasciato la stessa sensazione che mi lasciano gli episodi di Black Mirror: una leggera angoscia. Certo, sono racconti immaginari ma non così tanto lontani dalla realtà, e da alcune sfumature del nostro presente.
Apparentemente slegati i racconti ci parlano di persone diverse tra loro ma simili nell’amarezza che provano. Non posso svelare molto per non rovinare l’effetto sorpresa, quello che posso dire è che ho sottolineato molte frasi e tutte da brividi lungo la schiena.

Farris immagina un futuro orwelliano dove gli esseri umani si sono spinti troppo oltre nella loro mania di controllo. I limiti della morale vengono oltrepassati, se non addirittura annientati.

Un giorno da ricordare mi ha colpito molto. C’è una comunità di persone, sopravvissute alle calamità naturali, che vive dimenticando, manipolando e cambiando i propri ricordi. L’abbellimento della memoria consiste nel cancellare tutti gli episodi che non si vogliono più conservare, o perché ci ricordano una scommessa persa, o perché ci fanno pensare al dolore. Ma cos’è un uomo senza i suoi ricordi?

E ancora, gli esseri umani non imparano più ma comprano le competenze.

Vendo l’abilità a imparare velocemente il cinese e l’aravo, l’abilità a far crescere e prosperare le piante e due abilità a scrivere romanzi d’amore. La capacità di scrivere è poco richiesta, quasi nessuno legge storie lunghe e complesse, infatti gli scrittori professionisti si sono estinti, ma forse il mercato è in ripresa.

Gli abitanti della Terra modificano a piacimento (?) il loro corpo senza limiti di sorta disperdendo così la propria identità. Cani che diventano parzialmente gatti o altri animali da compagnia trasformati in maniera estrema.

Si dice “un uomo e il suo cane” perché ormai il cane è tutto quello che si può avere in termini di affetto. Nessun essere umano è più disposto a sacrificare tempo e passione per un altro essere umano. Perché voler bene a un estraneo quando posso voler bene a me stesso?

La presenza della tecnologia è una costante in questi racconti, invade e modifica le vite degli uomini. Protagonista in Buchi facciamo la conoscenza di un server che fornisce accoglienza e informazioni.

È bello avere i buchi. Mi piace avere i buchi. La conoscenza è il mondo che precipita dentro un buco. L’essere umano si è evoluto perché aveva i buchi. Alice trova il Paese delle Meraviglie in fondo a un buco.!

La consistenza delle idee è…

[amazon_link asins=’1980463093′ template=’ProductAdDESTRA’ store=’lalettricecon-21′ marketplace=’IT’ link_id=’ac0932e3-6e16-11e8-ba0c-a5e0805c37e2′]Un libro a tratti scioccante. Avrei potuto parlare di più racconti, tra cui Rebecca e La consistenza delle idee che dà appunto il nome alla raccolta, ma ho scelto di non farlo per non togliere nulla a voi, lettori. I finali dei racconti arrivano all’improvviso e danno senso a tutte le pagine precedenti…

Le storie sono originali, la scrittura è abbastanza scorrevole. Ho letto un racconto per volta, (uno a sera come se fosse una serie tv) per non trovare la lettura pesante. Adatto agli amanti della fantascienza, del genere distopico e consigliato anche ai lettori come me, che di solito leggono tutt’altro,  leggetelo e non ve ne pentirete.

three-stars

Alcune note su Clelia Farris

Nata a Cagliari nel 1967, Clelia Farris si è laureata in psicologia con una tesi di epistemologia. Molto apprezzata sia dai lettori che dagli esperti del genere, è considerata una delle migliori autrici di fantascienza italiana. Ha vinto il premio Fantascienza.com con Rupes Recta, il premio Odissea con Nessun uomo è mio fratello e il premio Kipple con La pesatura dell’anima, ambientato in un Egitto ucronico. Nel 2012 ha pubblicato La giustizia di Iside, ispirato allo stesso Egitto futuristico de La pesatura dell’anima. Nel 2015 ha pubblicato il racconto Chirurgia creativa, inserito nell’antologia Storie dal domani 2. Finalista al premio Urania Mondadori 2016 con Uomini e Necro, alcuni suoi racconti sono stati pubblicati sulle migliori riviste di genere italiane e internazionali come Robot, Fantasy Magazine e Strange Horizons/Samovar.

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