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La portalettere vince il Premio Bancarella 2023

La portalettere vince il Premio Bancarella 2023

Con 172 voti su 179 totali ” La Portalettere” di Francesca Giannone, Editrice Nord è l’autentica mattatrice della 71esima edizione del Premio Bancarella.

La portalettere di Francesca Giannone

Salento, giugno 1934. A Lizzanello, un paesino di poche migliaia di anime, una corriera si ferma nella piazza principale. Ne scende una coppia: lui, Carlo, è un figlio del Sud, ed è felice di essere tornato a casa; lei, Anna, sua moglie, è bella come una statua greca, ma triste e preoccupata: quale vita la attende in quella terra sconosciuta? Persino a trent’anni da quel giorno, Anna rimarrà per tutti «la forestiera», quella venuta dal Nord, quella diversa, che non va in chiesa, che dice sempre quello che pensa. E Anna, fiera e spigolosa, non si piegherà mai alle leggi non scritte che imprigionano le donne del Sud. Ci riuscirà anche grazie all’amore che la lega al marito, un amore la cui forza sarà dolorosamente chiara al fratello maggiore di Carlo, Antonio, che si è innamorato di Anna nell’istante in cui l’ha vista. Poi, nel 1935, Anna fa qualcosa di davvero rivoluzionario: si presenta a un concorso delle Poste, lo vince e diventa la prima portalettere di Lizzanello. La notizia fa storcere il naso alle donne e suscita risatine di scherno negli uomini. «Non durerà», maligna qualcuno. E invece, per oltre vent’anni, Anna diventerà il filo invisibile che unisce gli abitanti del paese. Prima a piedi e poi in bicicletta, consegnerà le lettere dei ragazzi al fronte, le cartoline degli emigranti, le missive degli amanti segreti. Senza volerlo – ma soprattutto senza che il paese lo voglia – la portalettere cambierà molte cose, a Lizzanello. Quella di Anna è la storia di una donna che ha voluto vivere la propria vita senza condizionamenti, ma è anche la storia della famiglia Greco e di Lizzanello, dagli anni ’30 fino agli anni ’50, passando per una guerra mondiale e per le istanze femministe. Ed è la storia di due fratelli inseparabili, destinati ad amare la stessa donna.

Equilibrato invece il gradimento per gli altri finalisti:
Massimo Cotto, con “Il re della memoria”, edito da Gallucci Editore si è posizionato secondo con 86 preferenze incalzato da Davide Cossu, con “Il quinto sigillo”, edito da NewtonCompton a 2 sole lunghezze; ex aequo per Bea Buozzi con ”L’anno delle parole ritrovate”, Morellini Editore e Sandro Neri autore di ” Gaber ” edito da Hoepli, con 72 voti; leggermente attardata Federica De Paolis con “Le distrazioni”, Harper Collins, 53 voti.

Monica Marangoni, splendida conduttrice della serata, accompagnata dall’artista Davide Combusti in arte “The Niro” ha dato inizio alla manifestazione con i consueti saluti dei “padroni di casa”, il Sindaco di Pontremoli, Jacopo Maria Ferri, ed il Presidente della Fondazione Città del Libro, Ignazio Landi, che dopo aver salutato le autorità civili e militari presenti si è soffermato sui ringraziamenti al Segretario del Premio Giuditta Bertoli, ai Consiglieri della Fondazione Città del Libro, ai Presidenti delle due Associazioni dei Librai indipendenti, Angelo Panassi e Roberto Lazzarelli, alle ragazze dell’Istituto Penale Minorile di Pontremoli, che hanno realizzato dei segnalibri omaggio per i finalisti, ad Antonella Sotira, presidente del premio IusArtibri, a tutti gli Autori ed Artisti esibitisi durante la settimana ed infine a Vittoria Guidetta Strömberg Speranza, che ha coordinato l’ufficio stampa del Premio 2023.

Il salotto dei finalisti, è stato intervallato, come tradizione dalla consegna delle Gerle d’Oro a Davide Giovannacci, da parte del Consigliere della Fondazione Città del Libro Giovanni Tarantola; a Giorgio Tarantola dal Presidente ULP Roberto Lazzarelli che immediatamente dopo ha consegnato con Giuditta Bertoli la gerla d’oro ad Alessia Panassi. Momento toccante, la gerla d’oro alla memoria di Marco Mattioli, recentemente scomparso, consegnata da Alessandro Tarantola del Comitato del Premio Bancarella, alla moglie Giulia Faggian. Il Segretario del Bancarella della Cucina , Giuseppe Benelli ha infine insignito con un attestato, accompagnato da una targa ricordo per i 120 anni di attività, la Libreria Giovannacci di Biella. Ha ritirato Wilma Giovannacci.

 

 

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