Cerca...
TOP

Il mio bottino di Più libri più Liberi 2023

Il mio bottino di Più libri più Liberi 2023

Ecco qui il mio bottino di Più libri più Liberi 2023. Sono stata quattro giorni e sono stata a lavorare allo stand di Prehistorica quindi non ho avuto il tempo di curiosare (le fiere dall’altra parte sono decisamente diverse) ma ho ricevuto dei regali bellissimi e ho comprato quello di Utopia perché ormai mi sono innamorata di Bontempelli.

Vita e morte di Adria e dei suoi figli di Massimo Bontempelli

Vita e morte di Adria e dei suoi figli di Massimo Bontempelli (utopia editore)

Adria è una donna di straordinaria bellezza. Nel timore che qualsiasi effusione possa svigorire questa dote rarissima, consente ai propri figli, Tullia e Remo, un solo incontro settimanale. Anche al marito è vietato abbracciarla: la bellezza è la religione di Adria e nessuno può interferire. Col passare degli anni, però, la devozione incondizionata all’estetica inizia a risentire del peso della maturità. Adria si sente ancora più bella, ma avverte l’assedio delle emozioni, minaccia angosciante per la sua perfezione. Decide, perciò, di sparire. Parte per Parigi con la sua cameriera e ordina alla famiglia di non raggiungerla: nessuno potrà più vederla. Al marito e ai figli non resta che rassegnarsi. Incombe la Prima guerra mondiale e i loro destini sono segnati dalle vicissitudini e dal dolore. Adria, invece, trascorre i suoi anni in un’autentica clausura. A un certo punto, però, una nuova ordinanza impone la demolizione di interi quartieri per un ammodernamento urbanistico. Anche la sua abitazione parigina è coinvolta, ma la protagonista si rifiuta di abbandonarla. Non può sopravvivere alla segretezza del suo riparo, che da anni ne preserva la bellezza e la tiene lontana dal mondo e dalle persone. Riprende tra le mani lo specchio, in cui da tempo rifiuta di riflettersi, e si consegna a un epilogo sconvolgente e misterioso. Prefazione di Marinella Mascia Galateria.

Romanzo naturale di Georgi Gospodinov

Romanzo naturale di Georgi Gospodinov Voland edizioni

 

Un matrimonio finisce, un uomo si separa da sua moglie e dai suoi gatti. La vita di un individuo all’improvviso precipita, ma viene misteriosamente a coincidere con quella di altre due persone: l’io narrante, redattore di una rivista letteraria, e un giardiniere pazzo. La sua storia sono mille storie, nel romanzo come spesso nella realtà. Lo scrittore vorrebbe raccontare di qualcuno che, perso ogni interesse per l’esistenza, si è trasformato in un barbone, ma la trama continua a sfuggirgli mutandosi via via nella storia dei luoghi di decenza pubblici e privati, nella storia della mosca, nella storia delle api. Un’opera sfaccettata, come l’occhio di una mosca appunto, che è anche un trattato di nostalgia.

La primavera degli scomparsi di Anna Kańtoch

La primavera degli scomparsi di Anna Kańtoch Voland edizioni

Katowice, Bassa Slesia. Krystyna, poliziotta in pensione, conduce una vita monotona, dividendosi tra camminate, giardinaggio e indigestione di serie tv. A distanza di molti anni un avvenimento però continua a tormentarla: la scomparsa del fratello Romek, avvenuta in circostanze misteriose durante una gita sui Monti Tatra nel 1963. Della sfortunata comitiva di cinque amici era tornato solo Jacek che, sospettato di aver causato la morte dei compagni, aveva fatto perdere le sue tracce. Un bel giorno Krystyna lo rivede e scopre che l’uomo ha assunto una nuova identità. Decisa a farlo confessare, lo segue e si introduce in casa sua armata di coltello… Una protagonista caustica e lontana dagli stereotipi per un giallo coinvolgente che parla anche di vecchiaia, solitudine e famiglie che vanno in pezzi.

Gli amanti perduti di Piergianni Curti

Gli amanti perduti di Piergianni Curti miraggi editore

Maria e Giuseppe cercano un po’ d’intimità (soprattutto Giuseppe, in realtà, poiché Maria è un’influencer molto impegnata in difesa del concetto di verginità) e finiscono nell’albergo più grande della città, anzi dell’universo: l’Hotel Hilbert. Tra le infinite stanze dell’albergo ce ne sarà almeno una per loro, no?  Le cose, però, non sono così facili e il sornione concierge, laureato in matematica, sfrutta tutte le opportunità che gli vengono offerte dalla logica dell’infinito, che vale nell’Hotel Hilbert, e che appaiono erroneamente paradossali a chi vive nel finito, per irretire i due ragazzi e tentare di sedurre Maria. Nell’hotel, per esempio, alloggiano infinite copie di chiunque, e dunque infinite Marie, che per di più a loro volta vivono tutte le loro possibili vite, tutti i possibili amori e poliamori, e perseguono tutte le possibili missioni e tutti i loro contrari. Così, tra passioni, tradimenti, delusioni e successi, si snocciolano le avventure di Maria, Giuseppe e del concierge, verso un finale imprevedibile. Be’, si dirà, fuori c’è un mondo finito, dove le cose accadono una volta sola e ciascuno di noi non è che un irripetibile sé stesso (o così ci sembra), dove le storie (anche quelle d’amore) sembrano uniche. Forse, però, le cose non sono esattamente così, perché, come si vedrà, la logica del finito dipende strettamente da quella dell’infinito.

Quindici infatuazioni letterarie di Luca Bevilacqua

Quindici infatuazioni letterarie di Luca Bevilacqua Marsilio editore

Baudelaire distingueva, in fatto di critica, due tendenze. Una «divertente e poetica», l’altra «fredda e algebrica». Nessun dubbio che gli studi accademici attuali, in ambito letterario, siano ispirati a un freddo principio di oggettività, dove il rigore concettuale si trasforma spesso in schematismo, e la dimensione originaria del piacere, o il debito d’amore verso il testo (per dirla con George Steiner), vengono deliberatamente occultati. Ecco allora che la scrittura estemporanea di una recensione – su un romanzo appena uscito, o la riedizione d’un classico – diventa possibilità per il critico di recuperare una forma di sguardo che non trascura né tantomeno rimuove il motivo per cui ci occupiamo di libri. Giacché essi ci piacciono. Talvolta non del tutto, ma altre volte moltissimo. Slanci improvvisi, amori, infatuazioni. Come altrettanti capitoli della storia sentimentale d’un lettore che, muovendosi nella letteratura francese, si confronta con alcuni giganti del passato (Baudelaire, Rimbaud, Proust, Céline), così come con i contemporanei (Michon, Carrère, Reza, Houellebecq e altri).

«

»

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Segui @lalettricecontrocorrente