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Lydie Salvayre in tournée con Prehistorica editore

Lydie Salvayre

Prehistorica Editore, attualmente l’unica casa editrice italiana esclusivamente concentrata sulla Letteratura francese in traduzione, si propone di accompagnare il prossimo romanzo in uscita di uno dei suoi autori di punta: Lydie Salvayre (già premio Goncourt) pubblicata in Francia dalle leggendarie Edizioni Du Seuil, e ora tradotta in una ventina di lingue.

Lydie Salvayre in tournée con Prehistorica editore

La tournée prenderà il via da Pordenonelegge, dove l’autrice presenterà il romanzo La Conferenza (tradotto da Lorenza Di Lella e Francesca Scala), dialogando con Alessandro Mezzena Lona: domenica 17 settembre alle ore 15, presso Palazzo Montereale Mantica. La tournée proseguirà quindi in presenza dell’autrice a Bologna presso Lo Spazio letterario di Porta Pratello (il 19 settembre ore 20) in collaborazione con Alliance Française Bologna e La Confraternita dell’uva Libreria indipendente, a Rovereto di TN presso Libreria Arcadia in via Felice e Gregorio Fontana 16 (il 20 settembre, ore 19), a Parma presso Libreria Diari di Bordo in Borgo Santa Brigida 9 (il 21 settembre, ore 18), a Milano presso Institut français Milano in corso Magenta 63 (il 22 settembre, ore 18, sala Cinema).

Lydie Salvayre è una delle scrittrici protagoniste della scena letteraria francese, in quanto capace di coniugare sensibilità e ironia, unitamente a una verve linguistica che ha pochi eguali nella letteratura contemporanea. Le sue opere hanno riscontrato un enorme successo di Critica e anche di pubblico; le sue opere sono tradotte in una ventina di lingue. Salvayre nasce nel 1948 a Autanville (nel sud della Francia) da genitori spagnoli rifugiati, sfuggiti alla guerra civile. Si laurea in medicina ed esercita la professione dello psichiatra prima di dedicarsi integralmente alla scrittura. Esordisce nel 1990 col romanzo La Dichiarazione, insignito dal premio Hermès. Di lì, pubblica svariati testi, che le valgono importanti riconoscimenti, tra cui spicca il Prix Goncourt. Umoristico e malinconico, tenero e graffiante, questo romanzo incarna magnificamente la voce femminile per antonomasia, varia e travolgente, espressione dell’inconfondibile “style-Salvayre” – per dirlo con Le Monde.

Una voce, quella di Salvayre, che sonda vibrando le profondità dell’animo umano, facendo così da originale contraltare a quello “stile piatto” ormai tanto di voga, in Francia e non solo. In tal senso, La Conferenza costituisce una vera e propria dichiarazione di poetica. La sinossi Questo romanzo ha per protagonista un narratore che parla in prima persona e, dal suo pulpito, tiene una conferenza sul tema della progressiva Scomparsa della conversazione. Mentre ci illustra lo stato in cui questa versa, dato che è a suo dire sempre meno praticata ai nostri giorni, spesso sconfina nella sfera privata, con digressioni di volta in volta umoristiche, sarcastiche, tenere o terribilmente malinconiche. In filigrana del resto, l’argomentazione lascia intravedere la controversa storia d’amore con la moglie, da poco scomparsa ma onnipresente nelle parole del conferenziere.

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