– Gioia – I giorni di reclusione mi hanno permesso di sperimentare, di buttarmi senza troppe domande. Leggere Felice come la coda di un cane di Anna Świrszczyńska (La Parlesia) è stata un’esperienza che non dimenticherò e soprattutto che sarò destinata a ripetere. Perché Felice come la coda di un cane è un libro da…
Recensioni e articoli su: Anna Swirszczynska
Anna Świrszczyńska (1909-1984) è considerata una delle voci più originali della poesia polacca. Esordisce negli anni ‘30 del Novecento, ma è negli anni ‘70 che la sua poesia conosce una straordinaria e inaspettata fioritura con le raccolte Sono una donna (1972), Ho costruito una barricata (1974) e Felice come la coda di un cane (1978). I suoi temi principali – la condizione femminile, il corpo, l’eros e una irrefrenabile gioia di vivere, affermativo controcanto alla disperazione dell’esistenza – trovano espressione in un verso aforisticamente essenziale, da cui emerge l’autentico modo di essere e di pensare di questa personalità ribelle, eccentrica, che pratica – a oltre sessant’anni – il jogging in spiaggia, il trekking in montagna e lo yoga in casa, ma si dimostra anche altissima maestra di ironia e compassione.