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RECENSIONE: Balena (Giulia Muscatelli)

Balena  di Giulia Muscatelli (Nottetempo)
RECENSIONE: Balena (Giulia Muscatelli)

Balena

Valutazione:
three-half-stars
Autore:
Pubblicato da:
Data uscita:
21/10/2022

Pagine:
170
Genere:
ISBN:
8874529937
ASIN:
B0BHZ8JJ1Z
Acquista:

La trama

Balena è la storia di un corpo che cambia e diventa gigantesco, ma è anche la storia di una donna che si riappropria di sé grazie a quel corpo. La morte improvvisa di un genitore è una perdita troppo difficile da sostenere per una bambina. Così, a undici anni, Giulia inizia a cercare di colmare quel vuoto enorme col cibo. Quasi volesse far posto "sotto la pelle che si dilata" al padre che non c'è più, reagisce alla mancanza e al dolore assumendo le sue forme - quelle di "un uomo grosso, un uomo enorme". Il peso di Giulia passa da 40 a 80, a 96 chili, sembra non fermarsi mai. Poi, insieme al corpo, cominciano a crescere il rifiuto di sé, la vergogna, il senso di colpa, il bisogno di nascondersi. E presto arriva il bullismo dei compagni, ma anche di qualche insegnante, a colpirla e umiliarla ogni giorno persino nel nome, ormai diventato quello di un animale: Balena. Fino a quando, con l'aiuto di sua madre, Giulia cambierà ancora e troverà una nuova consapevolezza, un nuovo equilibrio per sé, e un nuovo spazio per Balena - non più in primo piano, ma sempre lì. Alternando racconto e riflessione, facendo dialogare il passato con il presente, Giulia Muscatelli scrive un libro coraggioso che sceglie la speranza ma rifiuta le facili consolazioni. Un memoir toccante e acuto che racconta la stigmatizzazione del corpo, il superamento del lutto e la ricerca di un nuovo inizio

 – Specchio –

Balena  di Giulia Muscatelli (Nottetempo) è uno dei libri che ho preso al Salone 2025 e ho iniziato e finito in un giorno (complice un lunghissimo viaggio in treno).

Balena è il libro che avrei voluto avere tra le mani quando avevo 12,13 anni. Quando delle “amiche” di giochi mi chiamavano prosciutto, prosciuttona… ricordo le serate a piangere, ricordo che pregavo mia mamma di non farmi uscire e di farmi stare con lei. Ne ho mai parlato con qualcuno? No, chi avrebbe capito?

Balena  di Giulia Muscatelli (Nottetempo)Nel corso della mia vita il mio modo per affrontare il dolore, forse anche e soprattutto per questo passato, è radicalmente cambiato. Lo stomaco mi si chiude e nulla riesce ad andare giù. Racconto un episodio molto personale ma che rende l’idea della società in cui viviamo. Qualche settimana dopo aver perso mia mamma incontrai una persona che mi disse: “come stai bene”. Non ricordo quanti chili persi, so che non avevo un motivo per alzarmi, non sapevo come portare avanti la mia vita, non mangiavo e forse speravo di sparire. “come stai bene” e invece non ero mai stata peggio.  Magro vuol dire bello, grasso è uguale a brutto.

Non sono più quella persona, il mio rapporto con il cibo è spesso faticoso ma ho trovato un equilibrio che non è più così fragile. Tutta questa premessa per dire che la protagonista di Balena la conosco bene e vorrei tanto abbracciarla.

Ce l’abbiamo tutte, la fame. Ma qualcuna di noi la conosce meglio delle altre. È ancestrale, è la mancanza di ascolto, di cura e di amore, non soltanto la nostra ma quella di tutte le donne che popolano questo mondo. È sinonimo di desiderio la nostra fame, e a volte è persino fame di desiderio perché non sempre siamo libere di desiderare.

La protagonista perde il papà il 9 marzo del 2000. Da allora la sua vita cambia completamente, così come il suo rapporto con il cibo. Balena è una storia di formazione senza un vero lieto fine. Muscatelli dipinge una situazione decisamente difficile: i problemi economici,  il bullismo e il dolore della perdita.

Balena è come un diario, narrato in prima persona, è la fotografia di una pre adolescenza da brividi. Vorrei che Balena arrivasse a tanti giovani che tra i banchi di scuola hanno subito cattiverie e insulti. La protagonista comincia a foderarsi il corpo con il cibo,  più la madre dimagriva, più la figlia ingrassava.

Io mi sono resa conto del mio corpo quando me lo hanno fatto notare gli altri, le altre.
Ho compreso che c’era una parte che comunicava per me – indipendentemente da me – quando gli altri, le altre hanno iniziato a giudicarla,

Le pagine ancora da leggere di Balena diminuiscono e aumenta la consapevolezza della protagonista. Il comportamento del padre, le domande che le poneva, quell’attrazione inspiegabile per la morte servono a comporre un puzzle ancora più complesso.

Balena è un racconto che inizia con la morte e non finisce. Giulia va avanti con la sua vita, magra o grassa non ha importanza, sicuramente le cicatrici invisibili sono quelle più difficili da cancellare.

Ma al di là della narrazione personale, Balena rimane uno spaccato della società che ancora oggi non sa parlare di corpo e libertà:

Siamo ancora maldestri quando parliamo di corpi, confondiamo la libera espressione del sé con il dolore, e viceversa. Richiediamo a gran voce la libertà di mostrare il culo anche se non entra nel formato quadrato della foto, ma non rivendichiamo con altrettanta frequenza il diritto di avere un medico di base che sappia individuare e, quando necessario, curare l’obesità, o di un’istruzione scolastica che costruisca i presupposti per una cultura finalmente consapevole e informata della pluralità dei corpi e quindi scevra da giudizi.


Balena è …

Specchio. Mi sono riconosciuta e credo l’abbiano fatto molte persone della mia età. L’indifferenza a scuola, le battute degli insegnanti stessi, il senso di impotenza…

Purtroppo Balena è arrivata subito dopo Il giardiniere e la morte di Gospodinov che parla appunto della morte del padre. Due libri molto diversi certo, ma la centralità della morte di un padre è identica. Questo probabilmente mi ha condizionato. Ho sentito spesso parlare di Balena ed ero molto curiosa ma se il colpo di fulmine c’è stato per la trama non si può dire lo stesso per lo stile.Balena è un esordio ed è feroce nella sua ricerca di verità, sono convinta che leggerò altro di Muscatelli.

Consigliato per chi è in cerca di una storia dolora, intensa e spietata come la vita.

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three-half-stars

Alcune note su Giulia Muscatelli

giulia muscatelli

Giulia Muscatelli (Torino, 1989) si occupa di progetti di comunicazione per le aziende, di archivi e musei d’impresa. È consulente per la direzione creativa e artistica di alcuni centri culturali della sua città. Scrive articoli di approfondimento per diverse testate. Balena è il suo primo libro.

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