Eccoci con una brevissima lista dei libri in uscita a maggio 2025.
Goodbay Hotel di Michael Biblè
C’è un posto, a New York, che chiamano Goodbye Hotel, perché è l’ultimo rifugio di chi, per ragioni diverse, si è allontanato dal mondo e nel mondo non vuole (o non può) più tornare. Lì, mentre una nevicata «ipnotica» cade sulla città, François siede davanti al fuoco, stappa una bottiglia di vino da quattro soldi e inizia a scrivere la sua storia. Vuole metterci a parte di un avvenimento capitato venticinque anni prima, ma soprattutto raccontarci quello che sarebbe potuto succedere e – forse – è successo davvero. Ha a disposizione solo «un pezzetto di verità», che certo non basta a colmare tutti i vuoti. La sua voce, carica di un’antica sofferenza, ci trasporta ancora una volta a Harmony, un’anonima cittadina del Sud degli Stati Uniti, dove ogni sera «si confonde con un milione di altre sere» e i giovani sono «destinati a perdersi» ma non smettono di desiderare «l’impossibile». Dove «non c’è differenza fra chi è amato e chi non lo è», perché «tutti si sentono soli, con addosso la maledizione di un vuoto americano che gli cresce dentro». Eppure, come sanno i lettori di L’ultima cosa bella sulla faccia della terra, Harmony è anche un crocevia dove il destino dà appuntamento alle sue vittime ignare: in questo caso due ragazzi innamorati e un misterioso uomo con un completo di seersucker, che in una notte di fine estate si incontrano sotto lo sguardo benevolo e saggio di Lazarus, una tartaruga dai poteri chiaroveggenti, indimenticabile protagonista del romanzo. Perché nell’universo di Michael Bible il passato può facilmente diventare futuro e viceversa; come in un sogno di David Lynch, a una dimensione della realtà ne corrispondono infinite altre, parallele e comunicanti. Non ci resta quindi che abbandonarci al ruolo di testimoni involontari e accettare che la verità a volte risulti inaccessibile, protetta da un guscio di bugie e inganni simile a quello di una testuggine centenaria (ACQUISTA QUI IL LIBRO).
Proprietà privata di Julia Deck
Proprietà privata di Julia Deck tradotto da Lorenza Di Lella e Francesca Scala uscirà il 9 maggio per Prehistorica editore. “Era tempo di comprare. La nostra scelta cadde su un piccolo comune in pieno slancio, sicuri di fare un buon investimento. Già svariati mesi prima di traslocare avevamo preso le misure dei mobili. Non vedevamo l’ora di vivere finalmente a casa nostra. E forse avremmo potuto realizzare quel sogno se, una settimana dopo esserci insediati, i Lecoq non si fossero trasferiti dall’altra parte del muro.” Annabelle, del resto, è la vicina indesiderabile, quella che non conosce pudore, che prende in prestito lo zerbino, che ascolta e spia, e che provoca un po’ tutti, soprattutto gli uomini. Con questa presenza invadente, unitamente a quella del gatto rosso dei Lecoq – che entra nella casa degli altri quando vuole – la vita che si preannunciava idilliaca diventa un vero incubo. Tanto che Charles Caradec, marito di Eva, la narratrice di questo romanzo crudele, non regge. Quando progetta di uccidere Pel di carota, la sua vita e quella di tutta la comunità degenera. Al di là del cinismo che attraversa queste pagine, del sorriso che suscita, si prova una sorta di terrore davanti a questo quadro iperrealista della nostra epoca. La penna appuntita di Julia Deck non fa sconti. (ACQUISTA QUI IL LIBRO).
1991 di Frank Thilliez
1991 di Frank Thilliez tradotto da Daniela De Lorenzo uscirà il 27 maggio per Fazi editore. Conclusa la scuola ispettori, Franck Sharko a trent’anni approda a Quai des Orfèvres, prestigiosa sede dell’anticrimine di Parigi. È l’ultimo arrivato: gli assegnano i compiti più noiosi e trascorre il suo tempo negli archivi passando al setaccio centinaia di informazioni alla ricerca di un indizio utile per risolvere un vecchio caso. Tra il 1986 e il 1989 tre donne sulla trentina sono state rapite, brutalmente uccise e abbandonate in campi di periferia. Nonostante centinaia di deposizioni, notti insonni e denunce, il predatore è ancora in libertà. Siamo all’inizio degli anni Novanta, le indagini procedono ancora alla vecchia maniera: computer, cellulari, internet sono novità di cui si comincia solo vagamente a sentir parlare, come di un sogno futuristico. Ma Sharko scalpita, vuole dimostrare di meritare il suo posto nella squadra. Una notte di dicembre, uscendo dagli archivi ormai deserti per tornare a casa, intercetta un uomo in preda al panico. Ha in mano una foto – ritrae una donna legata, il volto coperto da un sacchetto di carta con sopra disegnati occhi e bocca – e gli racconta una storia confusa riguardo a una lettera con un enigma da risolvere e una poesia di Baudelaire. Sharko non ci pensa due volte: decide di aggirare le procedure e occuparsene di persona. Ha finalmente l’occasione di uscire dai box e iniziare la sua corsa (ACQUISTA QUI IL LIBRO).
La vita normale di Yasmina Reza
La vita normale di Yasmina Reza tradotto da Davide Tortorella uscirà il 13 maggio per Adelphi edizioni. «Per me il tribunale è un luogo di osservazione come un altro, come la strada, o la mia camera da letto» ha risposto Yasmina Reza quando le è stato chiesto perché, da quindici anni, segua processi, oscuri o clamorosi, in giro per la Francia. «Colui che crediamo altro da noi non lo è» afferma Reza, che, lasciando ai cronisti giudiziari il loro mestiere e alla giustizia di cercare (invano?) un senso nel caos, preferisce fare un passo di lato – e ogni volta spiazza il lettore. Senza curarsi di proclamare verità universali e concentrandosi invece su «frammenti di umanità» – un gesto, una frase, una postura, un dettaglio dell’abbigliamento –, Reza riesce a cogliere, nelle esistenze degli imputati, dei testimoni e delle vittime, qualcosa che non di rado alla giustizia sfugge, e che a quelle esistenze ci accomuna. È «la vita normale», che segue come un’ombra la sua controparte assassina, sovrapponendosi continuamente a essa. Come nel caso della donna che, un mattino di novembre, «incalzata, spinta da una forza senza nome», esce di casa per andare su una spiaggia ad abbandonare sua figlia alle onde, e poi torna a chiudersi nell’opacità della sua esistenza, «presente senza esserlo, come a strapiombo su sé stessa». A lei e ad altri fantasmi è dedicato questo libro. Fantasmi che irrompono sulla scena accanto a quelli dell’autrice, che ha la capacità, propria solo dei grandi scrittori, di insinuarsi nella psiche del lettore senza lasciargli il tempo di comprendere ciò che ha appena letto (ACQUISTA QUI IL LIBRO).
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