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RECENSIONE: Il gioco bugiardo (Ruth Ware)

Il gioco bugiardo - Ruth Ware
RECENSIONE: Il gioco bugiardo (Ruth Ware)

Il gioco bugiardo

Valutazione:
four-stars
Autore:
Traduttore:
Pubblicato da:
Data uscita:
January 11th 2018

Pagine:
428
ISBN:
8867003895
ASIN:
B077DFZNKD
Acquista:

La trama

Il messaggio arriva in piena notte. Solo quattro parole: «Ho bisogno di voi». Isa saluta il marito, prende con sé la figlia di sei mesi e si precipita nella cittadina costiera di Salten, sulla Manica, dove aveva trascorso gli anni del liceo. A scuola Isa e le sue tre migliori amiche giocavano al gioco delle bugie: vinceva chi di loro avesse inventato la storia più assurda rendendola credibile agli occhi degli altri. Ora, dopo diciassette anni di segreti, sulla spiaggia viene scoperto qualcosa di agghiacciante. Qualcosa che costringe Isa a confrontarsi con il proprio passato e con le tre amiche che non vede da allora, ma che non ha mai dimenticato. Hanno preso strade diverse, non si riconoscono più nelle adolescenti di un tempo, ma è sufficiente tornare nella casa di Kate, il vecchio mulino vicino al collegio dove tutto è cominciato, perché ogni distanza venga annullata e perché le quattro donne di adesso tornino a essere le ragazze di allora. Ma la loro non è un'allegra e nostalgica riunione di ex compagne di classe: Salten non è un posto sicuro, non dopo quello che hanno fatto. E se avevano creduto che il tempo potesse cancellare ogni traccia, adesso capiscono che era solo l'ennesima menzogna: una menzogna che in questo caso avevano raccontato a se stesse...

 – Ipnotico –

Il gioco bugiardo di Ruth Ware mi ha angosciato, stupito, spaventato e… commosso. Non pensavo che questo genere, quello del thriller, potesse suscitarmi così tante emozioni tutte insieme.

Protagonista del racconto l’amicizia di quattro donne cementata da un segreto da nascondere. E’ notte quando a tre di loro arriva un messaggio con quattro parole: «Ho bisogno di voi». Un SMS che Kate, diciassette anni prima aveva mandato ad Isa,  Fatima e Thea.

Le stesse parole che Thea aveva usato quando si era procurata un brutto taglio e non riusciva più a fermare l’emorragia.

Quando la madre di Fatima aveva avuto un incidente con la jeep sulla strada di un paese lontano e pericoloso, quando Kate si era piantata un chiodo arrugginito nel piede mentre tornava di notte da una delle sue fughe… ogni volta avevamo usato quelle quattro parole e le altre erano corse a consolare, a dare una mano, ad aiutarci a rimettere insieme i pezzi come meglio potevano.

Giusto il tempo di avvisare i rispettivi compagni e le tre donne si precipitano a Salten. Un viaggio che si trasforma in un ritorno al passato. La vita di paese sembra rimasta sempre la stessa e le quattro amiche si ritrovano di colpo  poco più che quindicenni…alle prese con lo stesso segreto che aveva sconvolto le loro vite.

Mentre scendo la scala curva per tornare dalle mie vecchie amiche, vengo sopraffatta da un dèjà vu che mi fa l’effetto di una stilettata. Fatima, Thea, Kate sono sedute al posto che erano solite occupare e per un attimo, con la testa china attorno alla luce vacillante di una candela, potrebbero avere di nuovo quindici anni. Ho una stranissima impressione: è come se un disco di vinile fosse graffiato e la puntina dello stereo fosse saltata indietro, verso gli echi di ciò che eravamo, e sento affollarsi i fantasmi del passato, Ambrose… Luc (…) e per un momento – un breve momento lancinante – davanti ai miei occhi compare una scena  che ho cercato in tutti i modi di dimenticare.

Quale scena? Quale segreto nascondono queste ex studentesse che a scuola avevano ideato il gioco delle bugie con tanto di punteggi?

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Un vero e proprio ponte tra passato e presente è costituito dal Mill. La vecchia residenza di Ambrose e Kate. Una casa che minaccia di scomparire nel senso letterale del termine. Corto circuiti, travi traballanti e pontili ingoiati dall’alta marea. Una casa testimone di scene che non si possono svelare.

Dopo il breve soggiorno le tre donne ritorneranno alle loro vite, ma niente sarà più come prima. Isa, è lei a raccontare la storia in prima persona, verrà divorata dall’angoscia. Notti insonni e nervi a fior di pelle, atteggiamenti difficili da nascondere al compagno.

La polizia  intanto continuerà ad indagare e solo allora  Isa metterà insieme le tessere di diciassette anni prima, ma in un modo  del tutto inedito. Inutile dire che il finale è mozzafiato. Quando il lettore è convito di aver messo insieme tutti gli indizi… la trama prenderà un’altra piega.

Il gioco bugiardo è…

Un libro ipnotico, si smette di leggerlo solamente quando si arriva alla fine. Decine, centinaia, di pagine a chiedersi quale sia il segreto che nascondono le ex studentesse di Salten. Quando ho pensato di aver trovato ogni risposta… la storia ha travolto ogni mia convinzione. Non avevo mai letto niente della Ware e ora che l’ho scoperta non vedo l’ora di leggere gli altri libri.

I protagonisti hanno diverse sfumature e  Il gioco bugiardo non può essere considerato un thriller nudo e crudo. La scrittura è fluida come in un romanzo di narrativa, la storia accattivante ed originale e il ritmo mozzafiato. Consigliato a tutti!

four-stars

Alcune note su Ruth Ware

Ruth Ware

Ruth Ware è nata nel 1977 ed è cresciuta a Lewes, nel Sussex. Si è laureata all’Università di Manchester e ha lavorato come cameriera, libraia, insegnante di inglese e nell’ufficio stampa della Vintage Publishing. Ha vissuto a Parigi e a Londra, dove attualmente risiede con il marito e i figli. In Italia ha pubblicato L’invito, il suo primo thriller, e La donna della cabina numero 10, entrambi con Corbaccio.

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