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RECENSIONE: Giorni felici (Brigitte Riebe)

Giorni felici - Brigitte Riebe - Fazi editore
RECENSIONE: Giorni felici (Brigitte Riebe)

Giorni felici

Autore:
Pubblicato da:
Data uscita:
09/09/2021

Pagine:
450
Genere:
ISBN:
9791259671493
ASIN:
B09B4643PK
Acquista:

La trama

Ritornano le sorelle Thalheim e il loro lussuoso negozio sul viale del Ku’damm. Con la guerra ormai alle spalle e gli affari ben avviati, le ragazze possono finalmente tirare un sospiro di sollievo. Ma i colpi di scena sono sempre dietro l’angolo.Berlino, 1952. «Vivi la vita come una danza»: questo è sempre stato il motto di Silvie Thalheim. Mentre l’attività di famiglia è la priorità assoluta per la sorella Rike, dopo il periodo oscuro della guerra Silvie vuole solo una cosa: godersi la vita al massimo. Terminata una storia passionale ma tormentata con l’attore Wanja Krahl, corona il sogno di una relazione stabile e felice con l’editore Peter van Ackern, conosciuto alla Fiera del libro di Francoforte. Grazie al boom economico, gli affari vanno a gonfie vele e i grandi magazzini Thalheim sono sulla bocca di tutte le berlinesi: sottogonne e calze di nylon, ma anche raffinate collezioni dall’Italia, vanno a ruba. Da quando il fratello gemello di Silvie è tornato dalla guerra, le dinamiche familiari sono cambiate: Oskar dovrebbe dirigere l’azienda, ma preferisce abbandonarsi alla frenesia delle notti di festa. Quando un concorrente minaccia di portare via tutto ai Thalheim, Silvie si rende conto che deve assumersi la responsabilità del negozio e dei suoi cari. Non conosce le stoffe come sua sorella Rike, non ha l’occhio per il taglio e i modelli di Miriam Sternberg e non sa disegnare con la maestria della sorellastra Flori. Ma Silvie sa vedere e sentire. Riesce a indovinare i desideri più intimi delle persone: in questo è unica.
Di Una vita da ricostruire, primo capitolo della saga, è stato scritto:
«Una nuova trilogia al femminile con tutte le carte in regola per diventare un bestseller».Benedetta Marietti, «il Venerdì – la Repubblica»
«Riebe costruisce un plot con lo stesso serrato ritmo di una serie tv, e con una tensione emotiva e un’atmosfera capaci di sedurre anche il più smaliziato lettore».Luigi Forte, «TTL – La Stampa»
«Un romanzo delicatamente femminista, che si fa leggere per la sua leggerezza, piacevolezza e non di meno per la sua accurata ricostruzione storica. Una fortunatissima trilogia di cui a questo punto attendiamo il seguito».Marino Freschi, «il Giornale»
«Berlino, la città in cui sono ambientati questi libri, è stata ed è tuttora un crogiolo di destini, nel secolo scorso come nel presente. La sua forza è stata meravigliosamente ritratta da Brigitte Riebe».Carmen Korn

 – Cambiamento –

Giorni felici - Brigitte Riebe - Fazi editoreGiorni felici di Brigitte Riebe (Fazi editore) è il secondo volume della saga dedicata alle sorelle Thalheim. Se in Una vita da ricostruire (LEGGI QUI la mia recensione) la protagonista era stata la risoluta e decisionista Rilke, in questo volume l’attenzione si sposta tutta su Silvie, molto diversa dalla sorella maggiore.

Devo dire la verità che pur essendo molto distante da me, Silvie ha conquistato la mia simpatia in questo secondo capitolo.

Silvie ha il cambiamento nel sangue, in famiglia non lo capiscono e parlano di “instabilità”, ma lei sa perfettamente che nulla rimane mai così com’è, e che tutto è destinato a mutare in continuazione.

La nostra protagonista non sta mai ferma: piena di impegni e passioni trascorre le sue giornate dividendosi tra il lavoro alla radio, i grandi magazzini e gli amori.  Silvie in Giorni felici mostra un altro lato di sé, giù fragile:

L’anno successivo avrebbe compiuto trent’anni. Silvie aveva sempre considerato ridicole le preoccupazioni di chi, avvicinandosi a quell’età, si comportava come se fosse un numero stregato ma, adesso che quel momento stava arrivando anche per lei, provava strane sensazioni. Era vero, a causa della guerra c’erano più donne che uomini in giro, eppure gli ammiratori non le erano mai mancati. Ma era sola.

Insomma, Silvie è una di noi. Sembra avere tutto ma si sente come se non avesse nulla e la sua libertà ha il prezzo della solitudine… almeno finché non incontra un ambiguo e affascinante attore…ma ora sto correndo troppo.

Se Rilke sembra aver finalmente conquistato la serenità che sognava: un marito e dei figli, lo stesso non si può dire per Silvie che ha di continuo uno sfiancante ritornello nella testa:

Senza un uomo. Senza una casa. Senza un figlio.

Giorni felici - Brigitte Riebe - Fazi editoreSiamo nella Berlino della 1952 e le cose non sono facili, specialmente per chi si trova nella Germania dell’Unione Sovietica. La divisione tra le due anime della Germania è bene visibile, lo sanno molto bene i lavoratori dei Grandi magazzini, e lo sanno molto bene le sorelle Thalheim che ancora una volta affrontano i cambiamenti della Storia a colpi di tessuti, modelli e vetrine da allestire.

Giorni felici è più frizzante rispetto a Una vita da ricostruire. Gli avvenimenti che si susseguono lasciano poca tregua al lettore. Sono tanti i colpi di scena che riguardano Rilke, Silvie, Miriam… e anche i dialoghi rispetto al primo volume sono più credibili e portano velocemente a un finale ad effetto.

In Giorni Felici assistiamo anche al cambiamento di Okar, dopo gli anni di prigionia in Unione Sovietica ha fatto ritorno a casa e non ha intenzione di sprecare nemmeno un secondo della sua vita. Sta sempre sveglio, si diverte e… combina inevitabilmente un sacco di guai.

Sono stufa di sentire questa storia! Trincee e prigionia non possono giustificare ogni fesseria che fa. Dopotutto non è stato l’unico ad andare al fronte e a finire in un campo di prigionieri di guerra. È toccato a intere generazioni, ma ora quegli uomini sono tornati al lavoro, e senza tanti capricci

In Giorni felici i personaggi sembrano tutti diversi, è lo sguardo di Silvie probabilmente a trasformarli e ad accelerare il ritmo della narrazione, una scelta che ho apprezzato davvero molto. La fine della Guerra comunque ha cambiato gli equilibri nelle famiglie e al lavoro.

Il personaggio che resta più indietro è quello di Florentine ma spero che avremo modo di approfondirlo nel terzo volume della saga.

Giorni felici è ancora una volta una ventata di ottimismo in un mare di avvenimenti oscuri. Ogni volta che uno dei personaggi sfiora la felicità, il destino si abbatte con ferocia ma, la speranza non si deve perdere mai.

Chi vuole nuotare controcorrente deve essere pronto a bere molta acqua.

 


Giorni felici è…

Cambiamento. Tutte le protagoniste di Giorni felici affrontano i cambiamenti con forza e ottimismo. Gli stessi cambiamenti storici e personali si riflettono sulla moda. Tornano i colori e l’idea che le donne possano riprendere il posto che avevano prima, mentre gli uomini riprendono le redini di aziende e famiglie. Giorni felici si ferma nel 1957, prima degli anni del boom economico e sono molto curiosa di scoprire cosa succederà più avanti.

Consigliato per chi è in cerca di una lettura leggera, ricca di colpi di scena. Vi sembrerà di trovarvi nella Berlino del 1952 in compagnia di questa famiglia allargata che schiva problemi e insidie sempre con il sorriso sulle labbra.

Alcune note su Brigitte Riebe

Brigitte Riebe

Brigitte Riebe ha conseguito un dottorato in Storia e successivamente ha lavorato come editor per una casa editrice. Ha pubblicato numerosi romanzi di grande successo, in cui ripercorre le vicende dei secoli passati. I suoi libri sono stati tradotti in diverse lingue. Vive con il marito a Monaco.

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