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Cinque libri che mi hanno costretto a leggere

cinque libri che mi hanno costretto a leggere

Buon venerdì lettori! Torna l’appuntamento con la rubrica Cinque cose che… ideata dal blog Twins Books Lovers. Oggi vi parlo di un argomento un po’ strano, ovvero i cinque libri che mi hanno costretto a leggere. Libri che ho odiato, su alcuni ho cambiato idea, su altri no… e voi? Ricordate come me, con terrore i libri che vi hanno obbligato a leggere a scuola?

Il ritratto di Dorian Gray

Dorian Gray

Quello di Dorian Gray di Oscar Wilde è un caso che a distanza di anni mi fa ancora ridere. Quanto ho odiato quel libro, era tra i compiti delle vacanze e io, che già leggevo una discreta quantità di libri, non riuscivo a finirlo. Poi è scattato qualcosa in me. Mesi dopo ho preso il libro l’ho letto e l’ho amato così tanto da leggerlo in lingua originale e ho cercato ogni cosa scritta da Oscar Wilde. Quanto è bello cambiare idea?

I promessi sposi

I promessi sposi

Non sono originale, me ne rendo conto. Come me, migliaia di ragazzi sono stati obbligati a leggere I promessi sposi di Alessandro Manzoni e a differenza di Wilde… no, non l’ho mai amato. Mi dispiace dirlo ma a parte i capitoli sulla Monaca di Monza, per me è stato un romanzo di una noia mortale e non ho cambiato idea nemmeno da grande.

La coscienza di Zeno

La  coscienza di Zeno

La coscienza di Zeno, di Italo Svevo, era tra i libri obbligatori durante la quinta superiore. L’ho letto e credevo mi avesse lasciato completamente indifferente. Alla maturità invece, appena ho visto la traccia su Svevo, non ho avuto dubbi: ho parlato di questo libro e ho preso il punteggio massimo. Mi era piaciuto.

I vicerè

I vicerè

Inserito nel programma dell’esame di letteratura italiana all’università, il libro di Federico De Roberto mi è costato qualche punto in meno. Mi è piaciuto abbastanza ma avevo mosso la critica che i personaggi completamente negativi, dal primo all’ultimo, non mi avevano convinto. Non li avevo trovati reali. Nel complesso comunque non mi era dispiaciuto.

Madame Bovary

Madame Bovary

Per Madame Bovary è stato come per Il ritratto di Dorian Gray. Letto il primo o il secondo anno di superiori per imposizione e l’ho odiato! Qualche anno fa me lo sono portato in treno a Milano: non ho staccato gli occhi un secondo dal libro, catturata, innamorata…L’ho finito in un giorno.

 

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2 COMMENTI

  • Annalisa Panesi

    Spiegatemi perché i ragazzi di oggi sono ancora obbligati a leggere i “Promessi Sposi”. Ma siate convincenti, perché proprio non lo capisco…

    • Alessandra - La lettrice controcorrente
      AUTHOR

      Guarda me lo chiedo anche io… ricordo che mi annoiava da morire!

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