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Viaggio a Parigi sulle tracce dei grandi scrittori

Tappa alla Shakespeare and Company

Le vacanze sono finite, ma per fortuna restano i ricordi. Si sono da poco concluse le mie ferie parigine. Ovviamente durante il mio breve soggiorno in Francia, non potevano mancare alcune tappe letterarie.

La primissima tappa, subito dopo la visita a Notre Dame, è stata quella alla libreria Shakespeare and Company. Il negozio più strano che abbia mai visto. Decine di turisti si accalcavano all’ingresso. Una volta entrati si rimane a bocca aperta. Decine di libri ordinati secondo regole personalissime. Colori e odori, così familiari, da farmi dimenticare di essere a Parigi.

Ovviamente l’occhio è cascato immediatamente su La ricerca del tempo perduto di Proust. Ma non solo, poco dopo ho trovato le amiche di sempre, Jane Austen, Emily Dickinson, Silvia Plath… e ancora una piacevole sorpresa. No, non mi sto riferendo nè al pianoforte con il cartello che invita a suonarlo, nè al gatto vicino alla macchina da scrivere d’epoca. Ho trovato Gomorra di Roberto Saviano e L’amica geniale di Elena Ferrante.  E’ stato strano, ed emozionante, trovare alcuni dei miei libri preferiti, italiani, tradotti in un’altra lingua.

Alla fine però, ho portato a casa “solo” Orgoglio e pregiudizio, uno dei libri che mi ha fatto innamorare dei classici e le poesie di Dickinson, foto allo specchio, timbro sui volumi e via, mi sono lasciata alle spalle quel luogo così strambo ma così familiare. Un posto in cui, persone di qualsiasi età o nazionalità, sfogliavano, leggevano o semplicemente si sedevano, per ammirare tutti quei libri colorati.

Per saperne di più (Cliccate QUI)

Tappa al cimitero  Père-Lachaise

Qualcuno penserà che è stato macabro… eppure non ho potuto fare a meno di meno di visitare il bellissimo cimitero Père-Lachaise. Non ci sono capitata per caso, subito prima di partire ho controllato più e più volte, che ci fosse la tomba di Oscar Wilde. Lì sono sepolti, scrittori, poeti, musicisti e personalità di spicco che hanno fatto la storia di Parigi e non solo.

Oscar Wilde - La lettrice controcorrente a Parigi 02Dopo aver letto Aspettami fino all’ultima pagina (recensione QUI), ero curiosa di vedere quella tomba piena di baci lasciati con il rossetto rosso. Un’usanza nata intorno agli anni 90. Ammiratrici, cercatrici d’amore, appassionate di letteratura e chi più ne ha ne metta, lasciavano un bacio sul monumento eretto per il dandy più famoso della storia.

Ora a proteggere la tomba c’è un vetro con tanto di targa che scoraggia chi vuole “sporcare” la pietra dell’autore.  Una ragazza vicino a me ha appoggiato un piccolo mazzo di rose, io ho lanciato un biglietto, mentre il segno di un bacio, pieno e rosso, attirava la luce sulla teca.

Mentre uscivo, altra tappa d’obbligo, il luogo dove è sepolto Marcel Proust. Anche lì un altro biglietto, anche lì tante emozioni, per un autore che mi ha fatto compagnia in un momento molto importante della mia vita.

So che ho saltato centinaia di posti importanti, ma spero di avere presto l’occasione di tornare a Parigi per scoprirli.

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