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RECENSIONE: La Primula rossa (Emma Orczy)

La primula rossa - Emma Orczy - Fazi editore
RECENSIONE: La Primula rossa (Emma Orczy)

La Primula Rossa

Valutazione:
three-stars
Autore:
Traduttore:
Pubblicato da:
Data uscita:
19/04/2018

Pagine:
320
Genere:
ISBN:
9788893253703
ASIN:
B07BFBG8Z1
Acquista:

La trama

Parigi, anno di grazia 1792. Il Regime del Terrore semina il caos. I “maledetti aristos”, sventurati discendenti delle famiglie aristocratiche francesi, vengono mandati a morte dall’implacabile tribunale del popolo: ogni giorno le teste di uomini, donne e bambini cadono sotto la lama della ghigliottina. Ma in loro aiuto interviene un personaggio inafferrabile e misterioso, il quale, attraverso rocambolesche e ingegnose fughe, riesce a portare oltremanica i perseguitati del regime, nella libera Inghilterra. Dietro di sé non lascia tracce, se non il proprio marchio: un piccolo fiore scarlatto, che gli varrà il soprannome di Primula Rossa. Ma quale identità si cela dietro questo pseudonimo? Chi è l’audace salvatore, disposto a rischiare la propria vita in nome della nobile causa? L’incognita ossessiona l’astuto e crudele funzionario del governo francese Chauvelin e affascina l’alta società inglese: ma la soluzione del mistero si rivelerà tanto insospettabile quanto geniale. La Primula Rossa, primo di un ciclo di romanzi scritto da Emma Orczy, è stato pubblicato nel 1905. Come scrive oggi Hilary Mantel, «la sua vera forza scaturisce dalla vivida qualità cinematografica della scrittura»: le immagini perfettamente inquadrate, l’emotività travolgente dei personaggi e l’equilibrio efficace tra narrazione e dialoghi hanno infatti conquistato generazioni di lettori e ispirato innumerevoli adattamenti per cinema, televisione e teatro. Ibrido tra spy story, romance e romanzo d’avventura, il ciclo della Primula Rossa viene qui presentato in una nuova traduzione. «La sua vera forza scaturisce dalla vivida qualità cinematografica della scrittura». Hilary Mantel

– Avvincente –

Leggere La primula rossa di Emma Orczy (Fazi Editore) è stato come tuffarsi nel passato, per me. Da bambina, ero fissata con la Francia, con la  gloriosa e sanguinosa Rivoluzione e … con la ghigliottina.  Da adulta, la passione è andata scemando ma ricordo ancora quanto mi elettrizzasse pensare al popolo di Francia che si ribella e riesce a governare, solo, il proprio paese. Quello che ignoravo era l’altra faccia della medaglia. Gli inutili spargimenti di sangue, la ferocia e il dramma delle persone coinvolte.

La primula rossa si apre nel 1792 , siamo a Parigi in pieno Regime del Terrore che semina morte e distruzione. I “maledetti aristos”, sventurati discendenti delle famiglie aristocratiche francesi, vengono mandati a morte dall’implacabile tribunale del popolo: ogni giorno le teste di uomini, donne e bambini cadono sotto la lama della ghigliottina.

In soccorso degli aristocratici sventurati però, arriva un eroe. Un uomo dall’identità misteriosa che rischia la vita per portare in salvo i francesi, accompagnandoli in Inghilterra. La sua firma diventa inconfondibile, tanto da diventare di moda: la Primula rossa, il simbolo viene cucito su vestiti, scialli e inciso sugli anelli.

La cerchiam di qua la cerchiam di là,
la cercano i francesi ovunque va
che sia lassù nel cielo o nell’infernale fossa
la dannata e inafferrabile Primula rossa?

Così tra indagini serrate, tra Londra e Parigi, andremo a caccia dell’uomo migliore e più coraggioso del mondo per dare risposta a questa domanda: “Chi si nasconde dietro quel simbolo?”  Ma attenzione, La Primula rossa non è solo avventura, colpi di scena e gesti eroici.

Facciamo la conoscenza di Marguerite St. Just, denominata la donna più intelligente di Francia sposata con Blakeney. Se Marguerite è intelligente, scaltra e bellissima, il marito è un uomo superficiale, attento alle mode e di scarso intelletto.
Un matrimonio infelice, come tanti a quell’epoca, ma che ha qualcosa ancora da chiarire. Possibile che l’amore e la dedizione di Blakeney sia svanita poco dopo le nozze?
Appena sposati la bella Marguerite ha rivelato un segreto angosciante al marito, da allora il loro matrimonio è andato avanti a forza di frasi fatte e gelide cortesie.  Scopriamo presto che la protagonista femminile è una donna tenace, coraggiosa, passionale e forte. Mentre cerca di recuperare il rapporto con l’uomo che una volta l’amava senza riserve, fa inquietanti scoperte che la porteranno a fare scelte difficili e soprattutto pericolose.

L’amore per il fratello Armand già in passato l’ha portata a un punto di non ritorno o quasi, ora il destino le gioca un altro tiro mancino.

All’inizio non mi piaceva Marguerite, mi sembrava il solito ritratto della donna  francese stereotipata di quell’epoca, acculturata ma un po’ stupida. Mentre andavo avanti con la lettura e scoprivo cosa le passava per la mente, ho capito che  in realtà è un personaggio con diverse sfumature, non tutte mi sono piaciute, ma questo l’ha resa più vera ai miei occhi. E alla fine ho fatto il tifo per lei, durante le indagini (non si è fermata davanti a nulla), per il suo matrimonio (ha ammesso di aver sbagliato e vuole rimediare), e per suo fratello.

Non sono mancati momenti di sconforto e di malinconia che, come in tutte le avventure che si rispettino si sono alternate a colpi di scena ed episodi dinamici.

Col suo stato d’animo il mare aveva un effetto deprimente sui nervi. E’ solo quando si è molto felici che si riesce a fissare con piacere la vasta e illimitata massa d’acqua che continua a ondeggiare con costante, tediosa monotonia, accompagnando i pensieri gravi o lieti che siano. Quando sono lieti, le onde risuonano della loro letizia, ma quando sono tristi, allora ogni frangente, rompendosi, sembra aggiungere tristezza e parlare della disperazione e della superficialità di tutte le gioie.

La Primula rossa è…

Un libro avvincente, ma per non rovinare la sorpresa non ho rivelato molti dettagli. E’ un racconto adatto a chi cerca una lettura leggera ma al tempo stesso appassionante. Lo sfondo è preciso, il contesto storico ben costruito ma non è per addetti ai lavori. Chi non ha dimestichezza con il romanzo storico non si deve spaventare, La Primula rossa è un vero e proprio libro d’avventura con colpi scena e la giusta dose di sentimentalismo. Amerete i personaggi e vi dispiacerà salutarli. Ma niente paura, questo è il primo di una serie. Le vicende della Primula rossa continuano.

three-stars

Alcune note su Emma Orczy

emma orczy

Emma Orczy nacque in Ungheria nel 1865. La sua famiglia, di nobili origini, fu costretta a fuggire in Francia nel 1868 in seguito a una rivolta, per poi stabilirsi a Londra, dove Emma lavorerà come traduttrice e illustratrice. La serie della Primula Rossa ottenne fin da subito un enorme successo, divenendo popolare in Europa e nel resto del mondo e introducendo nella cultura popolare la figura dell’eroe dall’identità segreta. L’autrice morì nel 1947.

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