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RECENSIONE: Caraval (Stephanie Garber)

Caraval - Stephanie Garber
RECENSIONE: Caraval (Stephanie Garber)

Caraval

Valutazione:
two-half-stars
Autore:
Traduttore:
Pubblicato da:
Data uscita:
November 2nd 2017

Pagine:
432
ISBN:
8817096806
ASIN:
B076PXKH4J
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La trama

Ricorda, è solo un gioco...Il mondo, per Rossella Dragna, ha sempre avuto i confini della minuscola isola dove vive insieme alla sorella Tella e al potente, crudele padre. Se ha sopportato questi anni di forzato esilio è stato grazie al sogno di partecipare a Caraval, uno spettacolo itinerante misterioso quanto leggendario in cui il pubblico partecipa attivamente; purtroppo, l’imminente, combinato matrimonio a cui il padre la sta costringendo significa la rinuncia anche a quella possibilità di fuga. E invece Rossella riceve il tanto desiderato invito, e con l’aiuto di un misterioso marinaio, insieme a Tella fugge dall’isola e dal suo destino… Appena arrivate a Caraval, però, Tella viene rapita da Legend, il direttore dello spettacolo che nessuno ha mai incontrato: Rossella scopre in fretta che l’edizione di Caraval che sta per iniziare ruota intorno alla sorella, e che ritrovarla è lo scopo ultimo del gioco, non solo suo, ma di tutti i fortunati partecipanti. Ciò che accade in Caraval sono solo trucchi ed illusioni, questo ha sempre sentito dire Rossella. Eppure, sogno e veglia iniziano a confondersi e negare la magia diventa impossibile. Ma che sia realtà o finzione poco conta: Rossella ha cinque notti per ritrovare Tella, e intanto deve evitare di innescare un pericoloso effetto domino che la porterebbe a perdere Tella per sempre…

 – Avventuroso – 

Caraval  di Stephanie Garber (Rizzoli), è un libro intrigante e avventuroso anche se, alla fine non mi ha convinto del tutto.

La storia è principalmente quella di due sorelle: Rossella e Donatella  che hanno sempre vissuto su una piccola isola. Una vita difficile con un padre crudele che alza spesso le mani su di loro. Entrambe sognano una vita diversa, migliore. Inutile dire che sono quasi all’opposto le due sorelle: una riflessiva, impaurita e razionale mentre l’altra piena di vita, con un pizzico di incoscienza.

Se hanno sopportato questi anni di forzato esilio è stato grazie al sogno di partecipare a Caraval, uno spettacolo itinerante misterioso quanto leggendario in cui il pubblico partecipa attivamente.

Qualsiasi cosa tu abbia sentito raccontare di Caraval non è paragonabile alla realtà. È molto più di un semplice gioco o di uno spettacolo. È quanto di più vicino alla magia esista a questo mondo.

[amazon_link asins=’8817096806′ template=’ProductAdDESTRA’ store=’lalettricecon-21′ marketplace=’IT’ link_id=’4eeb3eb0-0b4c-11e8-9cb4-5fc6e8d7338d’]Rossella ha scritto per anni a mastro Legend e ora, a pochi giorni dal suo matrimonio, un’unione combinata con un misterioso conte, arriva l’invito tanto atteso.

A convincerla, con le maniere forti, a partire è l’affascinante marinaio Julian che accompagnerà Rossella per tutto il gioco a Caraval. E aggiungo “meno male”. Quello di Caraval è un mondo che funziona a rovescio, si esce di notte e si va a dormire di giorno.

Centinaia di persone in gara, cinque giorni, o meglio cinque notti, per vincere il gioco  e conquistare così il premio di quest’anno: un desiderio.

Rossella scoprirà che per vincere il premio dovrà trovare sua sorella, nascosta da Legend, cinque indizi e decine di inganni da smascherare. Riuscirà a trovare Donatella? E riuscirà di nuovo a credere nella magia?

Aveva smesso di credere  nei desideri il giorno in cui il padre aveva ucciso Felipe, ma Caraval le aveva restituito la fiducia nella magia. (…) Ormai credeva in quello che le aveva rivelato la nonna: Chiunque può realizzare un desiderio impossibile se lo vuole più di ogni altra cosa, e se riesce a trovare un po’ di magia che l’aiuti. Rossella amava sua sorella  più di ogni cosa al mondo; forse questo, insieme alla magia di Caraval, sarebbe bastato.

Chiunque mette in guardia i partecipanti, ricordando che Caraval è solo un gioco e non bisogna dimenticarlo.

«Ciò che succede oltre questo cancello potrebbe essere spaventoso o eccitante, ma non lasciatevi trarre in inganno. Proveremo a convincervi che sia vero, quando in realtà è tutta una messa in scena. Un mondo fatto di finzione. Noi cercheremo di coinvolgervi,e  voi state attenti a non farvi coinvolgere troppo. I sogni che diventano realtà possono essere bellissimi, ma anche trasformarsi in incubi quando le persone non vogliono svegliarsi»

Nessun amore resta impunito. Fino a che punto si spingerà Rossella per amore di Donatella?

Caraval è…

E’ un libro fatto per stupire, incantare, rovesciare qualsiasi convinzione. E forse, proprio per questo non mi è piaciuto così tanto. A volte è molto meglio “togliere piuttosto che aggiungere”. Caraval è comunque un libro consigliato per chi ha voglia di evadere, immergersi un un’altra dimensione che non è fatta solo di gioco, ma che  a tratti assume inquietanti sfumature.

Rossella non mi è piaciuta, se non verso la fine. E’ un po’ uno stereotipo: non rischia mai, non si lascia andare, per fortuna è affiancata da Julian, che riesce a tirarle fuori altri lati del carattere.

La storia però non si conclude qui, uscirà a breve anche il secondo volume.

two-half-stars

Alcune note su Stephanie Garber

Stephanie Garber

Stephanie Garber è cresciuta in California, dove spesso la paragonavano alla Joe March di Piccole donne e ad altri personaggi di finzione armati di sfrenata immaginazione e una punta di cocciutaggine. Quando non scrive Stephanie insegna scrittura creativa.

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